Iɴᴅɪᴍᴇɴᴛɪᴄᴀʙɪʟᴇ.

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"Hai finito di evitarmi?"

E ora che gli dico?

Non puó essersi dimenticato di quello che gli ho detto stamattina.

Eppure la sua preoccupazione per ora sembra solo capire come mai lo sto evitando.

Che cazzo mi posso inventare?

"I-io non ti sto evitando."
Ecco, il mio tentativo di risultare calma e tranquilla era appena andato a farsi fottere visto che non ero nemmeno riuscita a formulare una frase di senso compiuto senza balbettare.

In risposta mi guardó storto e alzó un sopracciglio.
"Seriamente, avevo da fare delle cose con Armin e dovevamo pulire. Non eri tu quello fissato con la pulizia?"

Levi:"Buona la colazione comunque."
"G-grazie."
Sta seriamente ignorando quelle due parole?

Non so nemmeno io se esserne felice o meno.

Ovviamente non mi aspettavo che mi rispondesse "anche io" ma nemmeno che si comportasse così.
Vedo che si avvicina e rimane a pochi centimetri dalla mia faccia.

I nostri sguardi si incrociano, mentre mi appoggia delicatamente una mano sulla guancia, per tirarmi a sè e darmi un leggero bacio sulle labbra.

Levi:"Comunque.."
Merda.
"T/N! Eccomi tornato!"


Non ci stavo credendo.
Quel piccolo stronzo che mi aveva mollata lì da sola prima, ora era in piedi sulla porta con in mano tre bicchieri di vino che mi sorrideva.

Che pensasse per caso che Levi se ne fosse già andato?
Eppure non sembrava troppo sorpreso quando l'aveva visto lì.

Aspetta ma poi perché tre bicchieri di vino?!

"Non ti hanno insegnato a bussare Arlert?"

Levi sembrava leggermente infastidito da quell'interruzione, mentre io ero fin troppo felice.
Armin:"Mi scusi capitano, è che questa è camera mia e non ci avevo pensato.. Jean ed Eren hanno litigato di nuovo, Mikasa sta cercando di calmare Eren, io vado un secondo a prendere Jean, non è un problema se sta qui con noi?"

Ma che cazzo era successo?

Levi:"Tsk."
Armin:"Arrivo tra un attimo t/n! Ti amo!"

COSA
CAZZO
AVEVO SENTITO?

Il tempo si era fermato per un secondo, non potevo credere alle mie orecchie.
Armin stava per caso cercando di suicidarsi?! Ma poi da dove poteva mai essergli uscito?

Mi stava prendendo in giro per la situazione di stamattina?
Nonono doveva essere un incubo.

"Che cazzo hai detto?"
Levi aveva già stretto i pugni e non era un buon segno.
Armin che stava già uscendo, si gira sorridendo e leggermente imbarazzato.

Armin:"Che ho detto di male? Ohh il ti amo! No non si preoccupi non è come pensa! Ce lo diciamo sempre tra noi! Tra tutti noi.. ecco ehm è come dire 'ti voglio bene'!"

Non ci posso credere.

Doveva essere un modo per aiutarmi forse?
Dubito che Levi si bevesse una cazzata simile.
"Non è vero Jean?"

Nel frattempo era arrivato Jean, con un occhio abbastanza nero e sembrava confuso.
Jean:"Ma cos..Ahi! Sisi certo certo!"

Quell'idiota di Armin gli aveva tirato una gomitata per fargli sostenere la sua versione dei fatti.
"Tsk. Me ne vado mocciosi non voglio sentire i vostri drammi."

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora