Capitolo 24

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"Sei nervosa?" mi chiede Ale.

"Si, abbastanza" dico io.

Sta per arrivare la sua famiglia e sto iniziando a essere nervosa, spero che non se la prendano tanto con me per Emily.

"Tranquilla" dice dandomi un bacio sulla testa.

Dopo poco suona il citofono.

"Emily vieni qui!" dico io.

"Eccomi" dice.

Le ho fatto due codini che le stanno da dio, infatti Ale continua a guardarla e a dirle che è bellissima.

"Principessa" dice lui sorridendo.

"Il mio principe dov'è?" chiede lei.

"Ce l'hai davanti" dice Ale.

"Nah, io voglio un vero principe" dice lei.

"Ma hey" dice Ale fingendosi offeso.

"Scusa papà, ma i principi non hanno tutti questi tatuaggi" dice lei.

"Pensavo che i miei tatuafggi ti piacessero" dice lui guardandola.

"A me piacciono un sacco! Ma ora stiamo giocando e nelle favole i principi non hanno tatuaggi" dice lei.

"Si hai ragione" dice lui sorridendole.

Suona il campanello e io apro la porta.

Davanti a me ho Antonio con dietro Patrizia e Michele.

"Ciao Nina" dice Antonio sorridendomi leggermente.

"Ciao" dico ricambiando il sorriso.

Entra dentro.

"Ciao tesoro" dice Patrizia dandomi due baci sulle guance.

Mi lascia leggermente spiazzata.

Michele mi saluta con un semplice "Ciao" sorridendomi.

"Tu devi essere Emily" dice Antonio abbassandosi alla sua altezza

"Si, sono io" dice lei senza timore.

Non è una bambina che si vergogna, anzi, è molto disinvolta, specialmente con le persone che non conosce.

"Piccola, lui è mio padre, quindi tuo nonno" dice Ale.

"Okay" dice lei sorridendo leggermente.

"Lei invece è mia madre, tua nonna" dice e Patrizia si avvicina a lei.

Le sorride e le accarezza una guancia.

"Ti assomiglia molto" dice guardando Ale "Piacere piccola, io sono Patrizia"

"Piacere mio" sorride lei.

"Lui è tui zio, Michele" dice lui.

Lui si avvicina "Ciao piccola" accarezzandole la testa.

"Ciao" sorride lei.

Si accomodano tutti in soggiorno.

"Pss" sentiamo dire ad Emily e io e Ale ci giriamo verso di lei "Perchè ho un'altro zio?"

"Oh piccola, non hai ancora nemmeno conosciuto la metà di tutti gli zii che hai" dice Ale.

Lei fa spallucce.

"Ciao Ringhio" dicono accarezzandolo.

Si mettono tutti comodi e ci chiedono come stiamo, com'è andata a Torino ecc...

"Ascolta Nina, noi non siamo arrabbiati con te, se Ale è riuscito a perdonarti perchè noi non dovremmo farlo?" dice Patrizia.

"Grazie,ne sono contenta" dico io sorridendo leggermente.

"E diciamocela tutta, se è successo tutto questo non è di certo per colpa tua" dice lei e poi guarda Ale.

"Si mamma lo so" dice lui.

"Allora principessa? Come ti sembrano?" chiede Ale ad Emily.

Lei fa spallucce "Sono belli" dice confusa.

Noi ridiamo.

Le fanno un paio di domande per capire com'è.

"Il tuo papà com'è? E' bravo?" le chiede Patrizia.

"Si! E' bravissimo, ma non sa giocare alle bambole" dice lei.

Alessandro ride e la prende in braccio.

Io vado in cucina e apparecchio pian piano il tavolo e intanto guardo a che punto è la cena che sto preparando.

Dopo poco vedo Patrizia entrare.

"Vuoi una mano?" chiede lei.

"No no, tranquilla faccio da sola" dico sorridendole.

Mi sento un pò a disagio.

Lei probabilmente se ne accorge.

"Patrizia grazie per aver pulito casa prima che arrivassimo noi" dico io e le mi sorride.

"Figurati, niente di difficile" dice.

Io le sorrido.

"Nina puoi stare tranquilla, non ce l'ho con te" dice lei.

"Si, lo so, ma mi sento comunque in colpa" dico io.

"Non ce n'è bisogno, ormai è tutto risolto, stai tranquilla, davvero" dice lei.

Io annuisco.

"E' proprio bella" dice.

"Si, è identica ad Ale." dico io sorridendo.

"Dai, fatti aiutare" dice prendendo i piatti che ho in mano.

"Grazie" dico.

"Mi sei sempre piaciuta, ti ho vista molto vera e non interessata alla sua fama o ai suoi soldi. Anche se è stato un errore

non dire ad Ale che aveva una figlia, dall'altro lato mi ha fatto pensare" dice lei.

"A cosa?" le chiedo.

"Un'altra persona sarebbe cosa a dirgli che in grembo aveva suo figlio, solo per avere un pò dei suoi soldi, invece tu l'hai

cresciuta da sola senza l'aiuto economico di nessuno.

So che hai aperto una libreria, e ti faccio i miei complimenti" dice lei.

"I suoi soldi e la sua fama non mi sono mai interessati, io amo lui e sono contenta che lui provi ancora qualcosa per me, e

magari, finalmente, riusciremo a crescere nostra figlia insieme" dico io.

"Ve lo auguro" dice lei sorridendo.

Amati Sempre 2 - Alessandro CasilloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora