Naoko

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È estate sono le 23:55 del 2007/08/16, sono seduta in giardino a prendere un po' d'aria fresca.
Da qui si può sentire il frinio delle cicale il che è strano visto che la sera ormai è passata. Si sente uno strano fruscio da dietro le canne di bamboo, mi alzo e vado a controllare, non vedo niente soltanto una grande distesa di alberi molto alti, sì vivo in un piccolo paesino sperduto nel nulla, il che mi piace molto perché non mi è mai piaciuto molto immischiarmi negli affari delle persone, sono troppo diverse da me, non mi trovo bene con loro, anche se purtroppo l'essere umano è un animale sociale il che sinteticamente significa che deve socializzare con gli altri individui della sua stessa categoria. È strano che una semplice umana come me non acconsenta alle leggi della natura che gli sono state imposte. Però è così, ormai vivo qui nella mia piccola minka in cima alla collina da circa 3 anni. Tutto è iniziato circa 3 anni e mezzo fa, quando abitavo ancora con la mia famiglia, ai tempi avevo 17 anni, era una giormata strana per me, stavo tornando da scuola e per la strada del ritorno vedevo strani esseri e luoghi, nessuno li vedeva oltre a me, pensando fosse stanchezza tornai a casa e mi misi a riposare. Era mezzanotte circa quando è successo, un essere a forma di ombrello bianco mi ha svegliata e portata in cucina, non ero coscente di quel che stavo facendo, lui controllava i miei arti, non potevo né parlare né muovermi se lui non me lo faceva fare. Arrivata in cucina, una piccola stanza in legno, mi fece prendere un coltello e mi dirisse in camera dei miei, ricordo ancora com'è stato, riesco ancora a sentire le loro urla e i loro implori, le loro vertebra uscivano sempre di più ad ogni singola pugnalata , una volta finito il massacro l'essere mi fece prendere i loro corpi e gettarli nel vecchio pozzo ormai in disuso nel karesansui. L'essere smise di possedermi in quel momento, avevo visto la morte dei miei genitori in prima persona, mi sentivo svenire ed ho avuto la nausea per qualche ora. La cosa più sicura che potevo fare era scappare, ma così non feci, restai in quella casa finché all'incirca due giorni dopo continuarono a presentarsi altri esseri, ognuno era diverso, c'erano esseri alti ed esseri bassi, esseri grassi ed esseri magri, esseri e non esseri. Decisi di farla finita e mi pugnalai al cuore...

Perché sono viva? È la domanda che mi sono appena fatta. Non so cosa stia succedendo ma perché, non posso essere viva, non posso, non posso. Cosa sta accadendo? Il fruscio continua, sento la testa esplodermi. È lui, l'essere di quella notte.

Mi sta trascinando al pozzo, mi solleva con calma e come se nulla fosse mi getta nel pozzo. Vedo attimi e luci cadenti nel vortice del pozzo. Sto cadendo, è finita dopo essere finita. Anche l'essere è saltato nel pozzo, riesco a vedere cosa c'è sotto il suo tessuto. Ci sono io.













Questa piccola oneshot è particolare,
Va interpretata e metaforizzata per capirne
L'essenza; sì questo piccolo messaggio è per giustificare la "confusionarietà"
Della storia. Detto questo spero vi sia piaciuta, e che qualcuno ne abbia capito l'essenza perché è molto profonda anche se non sembra ve lo assicuro ahah

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