3. Di Ghiaccio

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Dopo aver trascinato via i miei fratelli, decido di dirigermi verso il tempio di Feridia. È un enorme monumento di vetro, decorato con disegni delle fate più coraggiose che ci siano state. Fu eretto dopo la battaglia, dopo le tante perdite.
Gli ornamenti sono in oro e in un quarzo quasi trasparente.
Nell'antica Grecia il quarzo era chiamato anche cristallo, che si traduce poi in ghiaccio.
I greci credevano si trattasse di un ghiaccio tanto freddo da non poter essere disciolto.
Indosso sempre la mia collana di quarzo; molte volte è un premio che ti offre madre natura, e io la trovai dopo aver sconfitto il Gorka...ma nessuno sa che la posseggo.
Si narra che quando una fata vinca durante un combattimento, una piccolissima pietra di quarzo cristallino ti appaia di fronte.
Se trovata, essa ti indicherà la strada giusta da percorrere.
All'apparenza può sembrare una semplice pietra, ma in realtà tutto il campo è protetto da pietre di quarzo minuscole, racchiuse nella barriera.
Ci da l'energia necessaria per combattere e per incanalare la nostra magia.
<<Eve, perché ci hai portato qui?>>
<<Sapete come funziona, ora dovete donare una goccia di sangue per la regina Sidha. Sono le regole>> dissi fissando il grande cerchio di pietra.
La Regina Sidha è colei che governa il nostro regno. È una regina alquanto silente, non si mostra mai se non per cose importanti.
<< Perché la regina vorrebbe il mio sangue?>> Rhyd era sempre contrario a qualsiasi cosa.
<<Io lo trovo inquietante>> Vanya non era da meno.
<< Coraggio, dovete offrirne solo una goccia>> sospirai prendendo i loro palmi. Presi l'Athame e feci a entrambi un piccolo taglietto. Il sangue nella cerchio divenne di un dorato intenso, per poi scomparire.
Donare il sangue è una specie di rito, o così dicono.
Le vecchie saggie pensano sia un modo per ringraziare la Regina di essere ancora vivi, di riuscire ad instaurare un legame tra noi e lei e di poter continuare a prosperare il suo regno..e lei in cambio ti benedirà.
Non so esattamente se possa considerarsi un vero "legame", d'altro canto non si possono trasgredire le regole.
Certi dubbi è meglio tenerseli per sé.
<<Io penso siano un mucchio di stronzate>> Trisha.
Penso sia la fata più matta e più impavida del regno, oltre che la mia partner da quando avevamo tredici anni.
<<Puoi evitare di dirlo davanti a loro?>>
<<Ma devono sapere che in realtà la nostra "amata" Regina che tanto veneriamo non si fa mai vedere né tantomeno ci calcola di striscio>>
<<Okay ragazzi, giornata terminata. Sarà meglio che andiate>> restammo solo io e la mia strana amica.
<<Ti sembra il caso di dirlo ad alta voce?>> La osservai mentre si lisciava i capelli con le dita.
<<Ma se non ci credi nemmeno tu!>>
<<Lo faccio per non creare confusione! Cosa pensi che accadesse se non li portassi qui?>>
<<Fammi pensare..nulla? E poi che te ne frega di quello che pensano gli altri?>> Mi guardava divertita. E di conseguenza, faceva ridere anche me.
<<Trish, piantala, sono piccoli per sapere in cosa credere o meno. E comunque, perché stamattina sembri uscita da un covo di Muschie?>>
<<Ho avuto una lunga nottata>> sembrava sul punto di gridare dalla gioia.
<<Sei pessima>> purtroppo avevo capito a cosa si riferisse.
<<Sei tu troppo rigida!>> piantó i piedi e mi indicò.
<<Oh ma dai! Scommetto che sei stata con Klyde. Prima non vuoi averlo perché troppo un dongiovanni per "i tuoi gusti" e poi ci passi le notti!>> nemmeno se la Regina venisse a chiedermi di governare al posto suo bacerei uno come Klyde.
<<È carino e ha dei bei muscoli!>> Anche Trish è molto bella, poteva avere letteralmente qualsiasi ragazzo ai suoi piedi. Alta, capelli biondi e lisci, occhi di un verde smeraldo. E combatteva da vera guerriera. La sua arma preferita? Se stessa.
<<Il suo quoziente intellettivo è pari a quello di una Trota. Se i muscoli compensano beh, fai pure!>> non riuscivo a riprendermi.
<<Bene Miss "I bei maschioni senza neuroni non fanno per me" dimmi un po', come sta Trav?>>
<<Mi rifiuto di risponderti>>
<<Ti dovrei infilzare per il tuo rifiuto. È un ragazzo intelligente e ben messo.>>
<<Ma cosa avete tutte stamattina? Di punto in bianco ho bisogno di un uomo?>> mi sentivo esasperata.
Trish si appoggiò alla roccia di fronte.
<<Non ne hai mai avuto bisogno, ma lui ci muore per te. Lo si vede lontano un quarto di ceppo.>>
Provai a rispondenderle a tono, ma non mi venne nulla.
<<Ragazze!>> sentimmo gridare in lontananza.
Io e Trish ci voltammo curiose.
Protus che correva in lontananza mi sembrava ambiguo; e non fraintendetemi non era per la sua estrema rotondità, più che altro perché non si alzava mai dal banco dei dardi. Stava seduto su uno sgabello striminzito e cercava di venderne quanti più possibile alle povere fate che vi passavano davanti.
<<Protus? cosa c'è?>> Decisamente un cattivo segno.
<<Non ti vedevo correre da quando ti rubai un dardo>> Trish se la ride di gusto.
<< Dovete venire alla barriera! È.. importante.....oh Regina... è successa una cosa>> da i suoi tanti affanni capimmo che era serio.
Seguimmo Protus verso la barriera.
Ci proteggeva rendendoci invisibili al mondo esterno così da evitare attacchi indesiderati, come i cacciatori.
Quello che vidi mi fece ghiacciare.

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