Capitolo 13

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 La settimana successiva Can si recò ad Ankara, dove aveva sede la Turkey Cosmetics, per un incontro con l'amministratore delegato ed i vertici della società.

Era ormai giunto il momento di sottoporre alla loro attenzione i risultati della sua analisi sulla Green Cosmetics.

La trattativa con le banche, circa la rimodulazione dei tassi di interesse sui finanziamenti, era andata a buon fine e così pure quella con i fornitori, che avevano acconsentito a concedere termini di pagamento più elastici. Rimanevano da risolvere, ancora, le questioni "Cemal Yilmaz" ed "esubero personale".

Alla fine, Can aveva deciso di non fare il nome di alcun dipendente, quale possibile candidato per il licenziamento; che se la vedesse la Turkey Cosmetics, non era un suo compito, lui si sarebbe limitato ed esporre i dati e loro avrebbero valutato il da farsi.

Ora si trovava seduto nella sala riunioni della società, all'ultimo piano di un edificio di recente costruzione al centro di Ankara. Gli arredi, moderni e minimalisti, ostentavano ricchezza e volevano impressionare, ma risultavano freddi ed impersonali, nulla a che vedere con gli uffici della Green Cosmetics, dove si respirava un'aria "di casa", che metteva a proprio agio.

"Sig. Divit, abbiamo analizzato attentamente la sua relazione e, come ci aspettavamo, non ci ha delusi" disse l'amministratore delegato " tuttavia rilevare l'intera Green Cosmetics, o comunque una quota maggioritaria, in questo momento, ci appesantirebbe troppo, per cui la nostra offerta è cambiata: o collaboriamo ad una partnership per la realizzazione ed il lancio sul mercato di un nuovo profumo, che certamente porterebbe vantaggi ad entrambe le parti, oppure noi siamo disposti a rilevare il solo settore produttivo, nulla di più e, questo, significherebbe la fine della Green Cosmetics!"

Non era certo quello che Can si aspettava e, tuttavia, da professionista e revisore dei conti quale era, capiva come fosse la decisione migliore, sia dal lato economico che finanziario, per la Turkey Cosmetics ed essendo, questa, il suo cliente non poteva che avallare la proposta, per cui si vide costretto ad affermare:" Beh alla luce dei dati che ho raccolto non posso che essere d'accordo. La ricerca e la creazione di nuove fragranze sono, da sempre, i punti di forza della Green Cosmetcs quindi è giusto investire su questo..."

"Ecco, a tale proposito, vorremmo che fosse lei a seguire la trattativa come nostro uomo di fiducia. Ormai conosce molto bene la realtà della Green Cosmetics e questo non potrà che accelerare e favorire la conclusione del contratto. Ho già parlato con i suoi soci a Londra e non hanno nulla in contrario affinché lei si trattenga qui ancora un po' di tempo. E' sottinteso che vi riconosceremo un compenso aggiuntivo rispetto a quello concordato ad inizio incarico..."

Lo avevano messo di fronte al fatto compiuto. Can non aveva alternative se non quella di accettare, ma la cosa non gli piaceva per niente e si ripromise di parlarne con Luke, appena uscito da lì.

Intanto fece buon viso a cattivo gioco e rispose: "Va bene ne parlerò con il sig. Yilamz e vi farò sapere."

Una vigorosa stretta di mano dichiarò concluso l'incontro.

Al piano terra, quando stava per andarsene, alla reception intravide, di spalle, una figura femminile vagamente familiare ed il suo cuore perse un battito: Melis!

Si bloccò all'istante senza sapere cosa fare: doveva andare da lei? Far finta di nulla ed uscire? Intanto lei si era girata, perlustrando con lo sguardo l'ambiente circostante, finché lo vide e lo riconobbe. Un timido sorriso si dipinse sul suo volto e con passo incerto si diresse verso di lui, che era rimasto incantato a guardarla mentre migliaia di ricordi riempivano la sua mente come un fiume in piena.


AGGIORNAMENTO NEL POMERIGGIO😊

LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora