Capitolo 14

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 Can non capiva se lei fosse un sogno o se fosse reale. La vide sorridere ed avanzare lentamente verso di lui e pensò che fosse ancora più bella di come la ricordava. Il suo viso aveva perso quella rotondità tipica della gioventù e si era fatto più maturo, con gli zigomi leggermente scavati che mettevano ancor più in risalto le labbra piene e carnose e i grandi occhi verdi. Anche la sua camminata appariva più sicura e sensuale. Non sembrava sorpresa di vederlo o, almeno, non quanto lui.

"Can" disse "che bello rivederti! Come stai?"

"Melis... Sto bene grazie, ma che ci fai qui?" rispose cercando di mantenere un tono freddo e distaccato che lei fece finta di non notare.

" Beh, sarò la testimonial della Turkey Cosmetics dopo che avrà concluso l'accordo con la Green Cosmetics; accordo del quale so che ti stai occupando tu...per questo ho accettato..."

"Non capisco..."

"Suvvia Can, ti conosco e so bene come lavori. L'accordo che concluderai sarà certamente vantaggioso per la Turkey Cosmetics e, di conseguenza, so di poter dormire sonni tranquilli"

"Piuttosto" proseguì prendendolo sottobraccio " che ne dici se più tardi andassimo a bere qualcosa insieme?"

"Ti ringrazio davvero Melis, ma ho l'aereo per Istanbul tra un paio d'ore e perciò devo affrettarmi...mi dispiace davvero, sarà per un'altra volta" rispose liberandosi dalla sua presa e dirigendosi a passo svelto verso l'uscita.

"Ho capito, per questa volta ti lascio andare, ma mi devi un caffè"

"Contaci."

Una volta fuori dall'edificio Can trasse un profondo sospiro, prese il cellulare e compose il numero di Luke: "Dannazione Luke, mi vuoi spiegare cosa sta succedendo e perché non mi hai avvertito di questo cambiamento?"

"Calmati Can. Non capisco davvero dove sia il problema..."

"Te lo spiego io dov'è il problema. Il nostro cliente non vuole salvare la Green Cosmetics, ,ma vuole impadronirsene, mandando a casa decine di lavoratori ed io dovrei essere partecipe di una simile azione?"

"Ascolta Can, il nostro compito è valutare lo stato di salute di un'azienda ed è quello che hai fatto tu. Cosa abbia deciso di fare sulla base di questa valutazione la Turkey Cosmetics non è affar tuo. Mi hai capito? E poi perché te la prendi tanto?"

"Non lo so Luke...forse perché questa volta ho conosciuto i dipendenti e le loro storie come non mi era mai capitato prima...ma hai ragione: non sono affari miei."

"Ehi, sei sicuro di star bene? Mi nascondi, forse, qualcosa?"

"No stai tranquillo è tutto ok. Adesso ti saluto, devo andare...ci risentiamo presto" lo salutò Can.

Aveva preso la sua decisione. Avrebbe fatto di tutto per non far fallire la Green Cosmetics ed aveva un piano. Sperava solo di avere l'appoggio di Ferit Yilmaz.

Chiamò un taxi e si fece portare in aeroporto. Desiderava tornare ad Istanbul il prima possibile ed allontanarsi da lì, da lei, da Melis.

Rivederla dopo tutto quel tempo era stato uno shock e aveva bisogno di riflettere con calma. Era innegabile che aveva provato qualcosa, ma non sapeva dargli un nome, certo non era indifferenza. Rabbia, forse. Rancore, probabile. Desiderio: beh lui era un uomo e lei una gran bella donna. Ancora amore? Quest'ultima ipotesi lo spaventò e ripensò a Sanem, che non aveva più visto dalla sera in cui si erano baciati, alla sua dolcezza, alla sua timidezza, alla sua fragilità e risentì le parole di Osman "Sei non sei sicuro lasciala perdere, non illuderla..."

In quel momento di una cosa sola era sicuro: si era cacciato in un grosso guaio e non sapeva proprio come lo avrebbe risolto. Da qualunque lato guardasse tutta quella faccenda temeva che qualcuno si sarebbe fatto male e maledisse mille volte il fatto di essere tornato lì ad Istanbul.

LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora