Passate le feste ,Anthony ,ormai nuovo boss giovanissimo, della città di Filadelfia, decide ,in un giorno freddo di Gennaio ,di espandere i suoi affari. Pensa dunque, seduto nella sua stanza, dove pensa cosa fare e come mandare avanti l'impero creatosi in un'età incredibilmente giovane, ad un espansione territoriale ,decidendo di occupare la città di Atlantic City, distante circa cento km da Filadelfia. Il giorno dopo quindi, il boss chiama i giovani più fidati che ha nella famiglia, sparsi per tutta Filadelfia, occupandosi di spaccio,estorsioni,usure,appalti, e altro ancora.
I ragazzi che riunisce sono: Fernando "Nando" Vitale ragazzo di vent'anni, originario di Enna,Sicilia.Cresciuto nel quartiere dove è cresciuto anche Anthony ,la Little Italy di New York. Il suo modo di vestire,infatti, non si discosta molto da quello di Anthony ,con l'immancabile coppola sul capo che non può mancare ,mai.
L'altro ragazzo, è George Restifo,ventidue anni immigrato da Bagheria, Sicilia, con la madre, quando aveva solo due anni, nella Little Italy di New York. Anche lui ,aspetto tipicamente "siciliano" con baffetti senza barba intorno, e con la coppola in testa.
L'altro però, non è siciliano ,ma campano, più precisamente casertano,il suo nome è Gennaro Landi,ventunenne. È il ragazzo che ,appena diciottenne, provò ad importunare Anthony ,allora quattordicenne ,nella stessa Little Italy newyorkese, è quindi un ritorno alle origini per Anthony, che l'ha scelto proprio perché da quel giorno, Gennaro, iniziò a rispettarlo.
Assieme a questi tre ,c'è ne sarebbe un altro:Albert Randazzo, italoamericano ,originario di Castelvetrano Sicilia. Un ragazzo di soli diciott'anni, ma abbastanza "famoso" in altre città degli Stati Uniti ,per le sue rapine ,furti, e per lo spaccio di droga.
Ragazzo che ,all'apparenza non ti dice gran che ,con la sua bassa statura, un metro e sessantaquattro per lui
ma che poi,guardandolo dritto negli occhi ,noti quello sguardo "cannibale",quello sguardo che non ti lascia stare,quello sguardo pazzo e malato.
Insomma ,una "squadra" voluta e riunita dal boss ,per compiere una missione: prendersi Atlantic City.
Atlantic City che però ha ,a sua volta,un boss: Joseph Morfeo, originario di Trapani, sessantanove anni,emigrò nel 1903 in America, e si stanziò assieme alla famiglia, con altri italiani, nel quartiere Little Italy.
Joseph controlla tutto ad Atlantic City.
Uno degli italiani con cui è cresciuto ,che sono oggi al suo comando ,è Michael Sciarra,killer professionista e spietato ,uno dei più feroci di tutta l'America,sotto il comando di Morfeo.
Joseph Morfeo è un uomo ad altezza media,abbastanza magro,capelli tutti all'indietro,color bianco, che mostrano tutta l'esperienza di vita che ha quest'uomo. Un uomo che però, appena lo si guarda ,si diventa "ciechi" ,per quanto timore insinui negli altri boss, giacca nera e camicia bianca con cravatta ,sempre addosso soprattutto quando si occupa del gioco d'azzardo assieme ad altri boss che invita nei vari casinò di Atlantic. Un uomo quindi, che ama il divertimento e il rischio, oltre che le belle donne e il lusso più sfrenato.
Insomma, i quattro picciotti di Anthony dovranno scontrarsi con la famiglia Morfeo, cosa per niente facile.
Il giorno dopo ,quindi, i quattro partono per Atlantic City. Sono le ventitré.
È passata la mezzanotte, e i ragazzi arrivano nella città.
I quattro però, come Anthony, non sanno dove sia il boss Morfeo. Casualmente, trovano un hotel per le strade della città, chiamato "Hotel Morfeo", ovviamente uno degli hotel del boss.
I ragazzi quindi ,si dividono :Nando e George restano in macchina, una Cadillac DeVille del 1964, bianca,mentre Gennaro e Albert ,che all'apparenza sembrano anche più "pazzi", e capaci veramente di fare di tutto e di più si addentrano nell'hotel ,in cerca del boss.
Albert ,esperto di entrate a mo di rapina ,all'interno di qualsiasi negozio ,o, in questo caso un hotel, con un mitra nella mano destra,fa sapere ,assieme a Gennaro chi è che comanda ora, e quindi ,con area impertinente, inizia a gridare:-"Figghi ri arrusa, ecco cu sunnu i nuovi padroni! Ditelo o vostru capu", e sparano ,lui e Gennaro
sparano qualunque cosa , distrutto qualsiasi oggetto ,finestre, divani, tavoli, tutto e di più.
Tutto distrutto , tranne la ragazza che lavora lì, all'entrata dell'albergo, che rimane lì,inerme bloccata,impaurita, tremante, che non può fare altro che obbedire e recapitare il messaggio al boss, anche se sicuramente con questo "sfreggio" ,sicuramente ne verrà a conoscenza molto prima che venga la ragazza.
I due ragazzi, salgono sulla Cadillac e scappano via, assieme agli altri due.
Il messaggio è stato inviato.
Quella stessa notte, i quattro prenotano due stanze in un altro hotel di Joseph, quasi a dispetto, quasi a sbattere in faccia la forza del clan Landolina.
L'Hotel si chiama "A.C Hotel" ,che probabilmente allude al nome della città.
Insomma,un grande hotel,come tutti del resto, i diciassette, di proprietà di Morfeo.
Tappeto gigante a terra ,con diverse tonalità di colore che ricopre tutto il pavimento della stanza, letto gigante ,con coperte bianche circondate da linee color oro, e quadri con la cornice dorata e forme sinuose.
Nando va con Gennaro ,e George assieme ad Albert.
Arriva dunque il momento di riposare, in entrambe le stanze prevale il silenzio.
Lo stesso silenzio ,però, viene interrotto bruscamente, con l'arrivo improvviso di una "squadra" di uomini, adulti, all'apparenza siciliani o perlomeno meridionali, con i loro baffetti ,e comunque un modo di vestire simile al boss Morfeo: Gennaro ,alla vista degli uomini,diventa veggente,uno dei più bravi al mondo,se non il più bravo: la premonizione di Gennaro è che quelli uomini siano picciotti di Joseph.
E lo dice infatti. Nando però,placa subito gli
animi, e risponde ,pieno di sé, ridendo, quasi scherzandoci su: -"O Gennà ,ma chi stai dicendo?Quel fifone nun sarrissi mai capace ri risponderci, picchì nuatri semu cchiù forti".
Mentre dall'altra stanza arrivano altri uomini ,con
George e Albert bloccati alle mani per mezzo di una corda, uno degli uomini misteriosi, forse il più furbo,il più intelligente ,il piu fidato, si avvicina con sguardo minaccioso ,sopracciglia abbassate e bocca con denti visibili anche dalla luna per quanto schierati nella loro totalità, verso Gennaro.
Gennaro,dopo tre secondi di sguardo fisso e freddo, ha le cosiddette "palle" di sputare sul volto dell'uomo.
L'uomo, che come i suoi compari, possiede un cappello sul capo, si attinge a levarlo, per pulirsi la faccia con un fazzoletto datogli.
Subito dopo, completata la pulizia facciale, riguarda Gennaro negli occhi, ma questa volta non passa neanche mezzo secondo, perché immediatamente parte il pugno nello stomaco. Gennaro non puo fare altro che reagire in modo istintivo e naturale al colpo.
La testa quindi finisce davanti alla pancia dell'uomo aggressore. La forza però ,costringe Gennaro a non arrendersi lì, alzando il capo verso in su ,verso il volto dell'uomo . Ma questa immediatezza viene pagata,salatamente ,da Gennaro, che riceve una ginocchiata in pieno volto. Fili sanguigni iniziano ad uscire dalle cavità nasali del ragazzo, che però,dopo circa quattro secondi, rialza ancora una volta la testa ,guardando ancora negli occhi l'uomo, e ridendo adirittura. Con il fisico a terra ,letteralmente, ma mantenuto e bloccato da entrambi i lati,sinistra e destra,dagli uomini alti e dominanti, Gennaro ,riceve un definitivo e violento calcio nello stomaco ,in pieno stomaco, da parte,ovviamente ,dell'uomo difronte al ragazzo ,che non può accettare la sfacciataggine di Gennaro.
STAI LEGGENDO
Welcome To Little Italy
General FictionLa storia di un ragazzo che nonostante le difficoltà familiari ed economiche ,ha un obbiettivo: farsi un nome all'interno della criminalità organizzata italo americana,partendo dalla Little Italy di New York. La storia pur essendo incentrata sul pro...