Capitolo 20

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 Il sig. Aziz si prese qualche attimo per raccogliere i pensieri e ricordare e poi iniziò: " E' stato uno degli ultimi casi che ho seguito prima di andare in pensione. Un brutto incidente stradale nel quale rimasero coinvolti Cemal Yilmaz ed una giovane ragazza. Lui era al volante di un suv, lei camminava sul ciglio della strada ed è stata investita. Non si è fermato a prestarle soccorso, ma alcuni testimoni sono riusciti a leggere la targa e così le autorità sono risalite a lui. Dalle analisi fatte successivamente è emerso che Cemal era in leggero stato di ebrezza ma la famiglia della ragazza non ha voluto sporgere denuncia e così non è stato possibile procedere penalmente contro di lui. Ferit Yilmaz ha messo tutto a tacere pagando una sonora sanzione amministrativa."

"E la ragazza?" chiese Can

"Da quello che ricordo delle testimonianze ha perso subito conoscenza. Era ridotta piuttosto male, ma non in pericolo di vita...non so che fine abbia fatto."

"Ti ricordi il nome? O dove sia accaduto l'incidente?"

"Mi spiace figliolo, il nome mi sfugge, ma ricordo che il fatto è accaduto all'esterno di una scuola di danza....aspetta, adesso che ci penso non troppo lontano dalle sede della Green Cosmetics..."

"Ne sei sicuro papà?" volle sapere Can, sconvolto da quanto aveva appena appreso.

"Sì...ma perché me lo chiedi?"


"Perché credo di conoscere la ragazza che è stata investita...Si tratta di Sanem Aydin che adesso lavora lì.."

"Stai scherzando??"

"Temo di no...e questo chiarirebbe molte cose..."

"Spiegati meglio.." volle sapere il sig. Aziz

"Da quanto ho appreso Sanem è stata assunta direttamente da Ferit Yilmaz che sembra nutrire per lei un affetto particolare, mentre il figlio Cemal, che ho conosciuto oggi, sembra non poterla nemmeno vedere..Sanem, inoltre, all'interno dell'azienda non ricopre nessun incarico particolare come se..

"Come se il suo impiego sia una sorta di risarcimento per quello che le è successo" concluse per lui il padre.

Can lo guardò amareggiato: "Già..."

"Allah che brutta storia!" commentò il sig. Aziz "Ma Sanem ne è al corrente?"

Can rifletté prima di rispondere: "Non credo...Sanem è troppo orgogliosa per accettare una cosa del genere. Inoltre l'incidente l'ha resa zoppa e le ha tolto la possibilità di diventare una ballerina professionista, perciò non penso che lavorerebbe mai per chi l'ha ridotta così...Dovresti vederla papà...E' una ragazza così forte e determinata. Tanti altri dopo un'esperienza del genere si sarebbero lasciati andare, ma non lei.. Lei ha reagito, ha combattuto con le unghie e con i denti ed è riuscita a tornare a danzare.. è fantastica!"

Suo padre lo guardò incuriosito: " E' da tanto che non ti sento parlare così di una donna...dai tempi di Melis..."

"L' ho rivista sai.."

"Chi?"

"Melis, quando sono stato ad Ankara. E' la testimonial della Turkey Cosmetics e questo significa che lavoreremo fianco a fianco" gli confidò con un sospiro.

"E questo ti mette in difficoltà?"

Can fece spallucce: " Non lo so...davvero non lo so. Mi sento così confuso. Non nego che incontrarla dopo tanto tempo mi ha fatto un certo effetto, ma non so dirti cosa ho provato."

"E l'altra ragazza, Sanem?"

" Sanem? Beh lei mi attrae, mi incuriosisce, ma è una donna impegnativa, molto esigente con ferite profonde ... "

"Come te del resto" lo interruppe il padre.

"Che vuoi dire?"

"Ti ho osservato Can, anche se non vivi più qui sei sempre mio figlio e ti conosco. La storia con Melis ti ha deluso ed amareggiato, ma forse lei non era la donna giusta per te. Concediti un'altra possibilità, non chiuderti in te stesso solo perché lei ti ha rifiutato. Se Sanem ti fa sentire di nuovo vivo, e da come ne parli sembra proprio sia così, provaci. E' meglio tentare e fallire che vivere di rimpianti. La paura di soffrire non deve impedirti di vivere appieno l'amore. Ne vale comunque la pena, credimi!"

Quella era, forse, la prima volta che suo padre gli parlava in quel modo, con il cuore in mano. Era sempre stato un tipo piuttosto taciturno, grande osservatore ed ascoltatore, ma molto riservato e si meravigliò di quanto bene lo conoscesse. Tutto ciò che aveva detto era vero: aveva paura, una maledetta paura di innamorarsi ancora e di non essere ricambiato, di mettere a nudo la propria anima e di vedersela poi lacerare. Per questo si era tirato indietro con Sanem: non tanto per proteggere lei, quanto per proteggere il proprio cuore.


EBBENE SI', MOLTE DI VOI CI AVEVANO PRESO, MA ORA??? COSA ACCADRA' ORA CHE CAN HA SCOPERTO LA VERITA'?

LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora