Mistero svelato.

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MISTERO SVELATO.
"Tu devi pensare a distrarla per tutto il giorno chiaro?" annuisco sicura ed euforica dentro di me. Il mio migliore amico innamorato seriamente. Era ora eh. Poi lo è della mia migliore amica quindi va bene.
"Tranquillo Leon ci penso io, non scoprirà niente di tutto quello che stai combinando, ma stai attento a non farti scoprire ","Mi credi così stupido? Se lo scoprisse rovinerei tutto". "Ecco quindi vedi di non fare il bravo altrimenti ti ammazzo" .
Mi butto sul divano sentendo le urla di mia madre che sgrida mio padre. Quello che sento è: "Sei cretino? Vent'anni che siamo insieme e ancora fai diventare i boxer rosa?". Io scoppio a ridere. Mio padre e la lavatrice non andranno mai d'accordo. Sento il mio telefono squillare per l'arrivo di un nuovo messaggio dal mio amore scagnuzzo.
"Mi manchi vieni qui"
Amore che è
"Dammi 5 minuti e arrivo"
Mi alzo in piedi, mi sistemo i capelli ed esco lasciando mio padre alle prese con i boxer.
Appena mi trovo davanti a casa sua suono notando che non c'è la macchina dei suoi genitori. La porta si apre facendomi vedere quel figo del mio ragazzo senza maglia. Lo fa apposta? "Ciao" mi dice con voce roca. Ciao sto cavolo, se non si mette una maglia gli salto addosso. "Ciao" rispondo cercando di non strozzarmi. Mi fa entrare e andiamo in camera sua. "Sei l'unico ragazzo sulla faccia delle terra che a fine marzo gira per casa a petto nudo" dico incrociando le braccia sotto il seno guardando la camera. "Ma come amore, lo sai che lo faccio per te" mi dice attirandomi a se facendo scontrare il mio petto col suo. Non c'è sensazione più bella dei nostri corpi che entrano in contatto. Le mie mani vanno sul suo petto e le sue mi stringono la vita. "Sei preoccupata ?" Chiede all'improvviso facendomi alzare il capo per guardarlo negli occhi. "Ho paura che vada storto qualcosa con la storia di Leon" dico sincera continuando a specchiarmi nei suoi occhi. "Andrà tutto bene piccola. Leon ha preso la sua decisione. Non si farà scoprire"."Grazie" dico posando le braccia intorno al suo collo.
"Per cosa?Non ho fatto nulla" dice alzando le spalle e regalandomi un sorriso. "Mi rendi felice e questo conta più di ogni altra cosa"."Ti amo Francesca"."Ti amo Scagnuzzo del mio cuore" dico scoppiando a ridere e alzandomi per baciarlo. Le nostre lingue si scontrano creando una danza sublime che solo noi conosciamo. Poggia le mani sul mio fondoschiena e allaccio le gambe alla sua vita il tutto senza staccarci. Mi stende sul suo letto accarezzandomi dolcemente come solo lui sa fare. Accarezzo il suo petto mentre lui mi lascia una scia di baci sul collo. Ho i brividi ogni volta che lo faccio con lui.
"Sei mia" sussurra prima di alzare la mia maglietta e lanciarla in qualche angolo della stanza. Continuiamo a baciarsi con sempre più passione senza smettere di toccarci ovunque. "Sarò sempre tua" sussurro mentre si libero dei miei pantaloni. Ci disfiamo di ogni capo e diventiamo una cosa sola.
Ci stendiamo e io mi appoggio al suo petto mentre lui mette una mano dietro la testa e una la usa per accarezzarmi i capelli. «Ora hai lasciato il tuo profumo ovunque e quando non ci sarai sarà come se mi dissi "Io sono qua,sarò sempre qua" parla lui. È fatto così può essere stupido e cretino ogni tanto, ma è la persona più dolce che conosca. "Io sarò sempre qua amore mio, sempre" dico lasciandogli un bacio sul petto per poi rilassarmi accanto a lui.
"Andrà tutto storto, lo so" dico esasperata a Diego che cerca di calmarmi da mezz' ora. "Hey biondina smettila andrà tutto bene, Leon sa quello che fa" . "Mi dite tutti così", "Perché è così" afferma lui sedendosi sul divano della sala libera per noi studenti della scuola. "Violetta è a pezzi, non ha esagerato quando diceva di non notarla?" Chiedo cercando una risposta da lui che arriva:"Il piano prevedeva ciò e poi se Vilu sapesse cosa combina Leon invece di stare a casa lo ucciderebbe". Annuisco e il mio corpo viene scosso da brividi quando mi accarezza una guancia delicatamente come se fossi di porcellana. "Sai biondina pochi giorni con te mi hanno migliorato", "Sei felice di ciò ?" Chiedo sussurrando. "Si ma avere te vicino mi rende più felice" sorriso arrosssendo. No aspettate. Io? Che arrossisco? L'amore cambia eh. "E se ti baciassi saresti felice comunque" scoppia a ridere si avvicina di più. "Sarebbe come toccare il cielo con un dito" e così mi avvicino con un sorriso stampato sulle labbra prima di appoggiarle alle sue. Ci diamo due o tre baci a stampo quando mi lecca il labbro inferiore per chiede l'accesso che gli viene subito dato. Continuiamo a baciarci finché il mio telefono non squilla. Francesca. Quella ragazza ama interrompere i momenti intimi? Prima Violetta e ora me. Sbuffo sentendo anche Diego che scoppia a ridere.
«È ARRIVATO IL MOMENTO»
Prendo la borsa e saluto con un veloce bacio Diego che mi sorride. Cavolo è bello quando sei il sorriso di qualcuno. Perché sono io quel sorriso vero ?
"Ragazze, scusate ma non voglio uscire" dico esasperata alla pilota e copilota davanti a me. "Se stai male per Leon non vuol dire che devi fare la zitella casalinga noiosa" mi sgrida Francesca. "Moretta, il tuo ragazzo non sta mica cercando il modo di lasciarti senza spezzarti il cuore quindi zitta che non puoi capire". Ludmilla è silenziosa. Strano.
"A che pensi bionda?" Chiedo cercando di non pensare a Leon. "Ho baciato Diego" annuncia con un sorriso unico. Io e Fran scacciamo un urletto battendo le mani. "Che bello" dico io. "E ti è piaciuto?" chiedo curiosa. "Tantissimo" risponde arrossendo. Ludmilla che arrossisce. Posso filmare questo momento.
"Ora non pensiamoci, ti racconto domani" dice Ludmi quando la macchina si ferma. Fran parla: "Scendi e apri la porta della casa". Le guardo con sguardo interrogativo e cerco altre informazioni, ma loro dicono di fare ciò che mi hanno detto e così faccio.
Apro la porta con la chiave che c'è sopra e quando entro noto che è tutto buio, illuminato solo da delle candele e delle rose per terra. Oh mio dio. Trovo un biglietto rosso e lo leggo:
«Segui il sentiero che ti porterà da me»
Seguo le candele e le rose per terra quando mi trovo davanti a una porta. La apro piano e quello che mi trovo davanti è una camera matrimoniale con sopra una scritta formata da petali di rose vicine. Metto le mani sopra la bocca quando leggo
«TI AMO». Non può essere vero. Una lacrima esce dai miei occhi e poi vedo un peluche con una scritta sulla pancia.
«Ho bisogno di te»
Altre lacrime sfuggono al mio controllo. Le mie mani tremano di felicità. Il mio cuore batte a una velocità indescrivibile. Noto un biglietto vicino alla scritta e con mani tremanti dall'emozione la apro.
«Apri la finestra e guarda il cielo scimmietta»
E dall'ultima parola confermo il pazzo che ha architettato tutto questo alle mie spalle.
Mi giro e apro la porta che da sulla veranda. Mi appoggio con le mani alla ringhiera del balcone e guardo in alto. Fuochi d'artificio. Li guardavo sempre da piccola. Poom. Ed ecco il primo. Una cascata di colori nel cielo. Poom. Ecco il secondo. Un cerchio di luci che si allarga nel cielo. Poom. Ecco il terzo. Particolare. Si apre in una scritta. L&V. La guardo finché non si disperde.
L&V. Leon&Violetta. È un caso. Ditemi che è un caso perché non può averlo veramente fatto.
"Se ti stai chiedendo se è un caso non lo è amore mio" la voce calda di Leon inonda il mio mondo. Mi giro e me lo ritrovo davanti bello come il sole con le mani nella tasca dei jeans. Porta una camicia bianca che gli snella i fianchi e marca il corpo asciutto. Sembra un dio. "Piaciuta la sorpresa?"."Tu sei pazzo" affermo facendolo ridere. "Che fossi pazzo di te mi sembrava chiaro"si avvicina a me finché i nostri nasi non si sfiorano e con le mani mi asciuga le lacrime di gioia di qualche istante prima. Mi bacia il naso e io gli do uno scappellotto in testa. "Hey che ho fatto?" Grida lui massaggiandosi la nuca. "Mi hai fatto credere che mi volessi lasciare e non mi hai cagato per tre giorni" lo sgrido incrociando le braccia sotto il seno. "Era nel piano, a questo punto ti mancavo così tanto che la sorpresa ti sarebbe piaciuta il doppio" dice alzando le spalle. "Pff" dico io girando il capo dall'altra parte. "E poi come hai potuto pensare che io ti potessi lasciare" dice prendendomi il viso tra le mani. Poggio le braccia sui suo fianchi mentre mi bacia. "Credimi mi è costato starti lontano","Dove andavi se non eri a casa?" chiedo appena mi viene in mente che spariva. "Ecco. Ho iniziato un lavoretto per potermi permettere la sorpresa per te" la mia bocca si apre. "Ma come ti è saltato in mente" dico urlando e agitando le braccia. Me le ferma ai fianchi facendo incontrare i nostri sguardi.
"Amore mio, sono anni che non hai un compleanno come si deve, volevo fare qualcosa di speciale e che ti saresti ricordata sempre" mi sciolgo davanti alle sue parole e lo bacio di slancio. Nella mia mente penso a tutto quello che ha fatto per me e so che questa serata potrebbe essere ancora più speciale. "Leon" sussurro il suo nome mentre ci stacchiamo per prendere aria. "Che c'è ?"."C'è una cosa che potrebbe rendere la serata ancora più speciale" -abbasso lo sguardo ma lui con due dita lo rialza rifacendomi specchiare nei suoi occhi - "cosa?" chiede. Siamo qui io e lui sotto un cielo stellato durante il miglior compleanno di sempre.
"Voglio essere tua" sussurro guardandolo negli occhi. I suoi occhi si illuminano e le sue labbra si distendono in un sorriso. "Piccola se non sei sicura non ti do fretta sai che ti voglio più di chiunque altro, ma voglio darti il tuo tempo"."Leom tu mi dai tutto il tempo del mondo ma io voglio che sia stasera". Quel bacio passionale che si stavano scambiando riscaldavano l'atmosfera, facendo contemporaneamente salire il loro calore corporeo. Sentii l'eccitazione di Leom anche attraverso i pantaloni e sorrise mentre continuava a baciarlo. "Forse dovremmo entrare"proposi con le guance che mi andavano a fuoco.Leon mi teneva la mano per infondermi coraggio mentre entravano all'interno. Per quello lo amo."Sei sicura ? "mi chiese all'ingresso della stanza. Annuì convinta fecendolo arretrare fino al letto baciandolo con passione e si immersero nel buio della stanza. Ci separammo per guardarci negli occhi sorridendo, posai le mani sul suo petto facendo si che si sedesse ai piedi del letto Non ebbe il tempo di dire nulla perché mi avventai sulle sue labbra mettendomi a cavalcioni su di lui. Avevo paura di fare qualcosa di sbagliato, ma la mia voglia di lui mi faceva dimenticare ogni cosa. Riuscivo ad avvertire l'intensità del bisogno fisico che avevamo l'uno dell'altro.Senza separarci lo feci distendere esercitando una leggera pressione sul petto e si distese sopra, portando su la sua maglietta fino all'altezza delle spalle. Leon si risollevò con il busto e alzò le braccia, gli sfilai senza problemi la maglietta e feci scendere le mani lungo tutto il busto fino a soffermarsi sugli addominali. Certo lo avevo già visto senza maglia, ma sentirlo al contato così in un momento come questo cambio tutto. Leon sospirò a lungo, socchiudendo gli occhi e godendosi quelle carezze; posai le labbra sulla sua pelle con cura. Si ridistese poggiando le mani sui fianchi della ragazza e guidandola in quel lento movimento. "Violetta..." lo sentii sussurrare mentre sentiva il suo respiro farsi ansimante. Mi sentii chiamare, così risalì con i baci dal collo fino alla guancia e alla sua bocca. Lo guardai negli occhi "Sei sicura di voler andare avanti? Io posso ancora controllarmi...per ora" lo sentii dire. Annuì perdendomi in quegli occhi verdi, poi tornai a baciargli il collo, passando la mano sul torace. "Ecco...ad esempio, adesso non mi controllo più" sussurrò nuovamente sentendo i brividi per tutto il corpo. Scoppiai a ridere più silenziosamente possibile continuando a baciare ogni centimetro di pelle. Lo guardai e mi morsi il labbro inferiore in modo involontariamente provocante. Mi fermai sui suoi pettorali, rivolgendogli un'occhiata ardente, e passando lentamente la lingua sul suo capezzolo sinistro. Lo sentii gemere di nuovo e rise sentendo di avere un potere mai avuto prima d'ora . Lui con un movimento fluido, capovolse la situazione trovandosi sopra di me. Si avvicinò al mio orecchio e lo morse in modo affettuoso e allo stesso tempo provocante. "Adesso tocca a me divertirmi"sussurrò, ridendo a bassa voce. Fece scendere con una lentezza quasi snervante la manica della maglietta, e cominciò a baciarle le spalle con intensità. Portò su i lembi della maglietta accarezzandole il ventre. Era la mia prima volta e volevo che tutti particolari rimanessero impressi nella mia mente. Avvertì il suo corpo rigido non appena fece salire ancora di più la maglietta fino a sfilargliela del tutto. Il buio aiutava a rendere tutto più intimo, e il pensiero che in quella casa non ci fosse nessuno a interromperli la sollevava e non poco. Leon notò il mio reggiseno bianco che spiccava nell'oscurità, e ne abbassò la spallina sinistra per continuare a baciare la spalla in tutta tranquillità.Tremai e inarcai leggermente la schiena sentendo nuovamente le labbra morbide di Leon sulla sua pelle. Sentiva un fuoco ardere dentro, e il caldo le stava dando al cervello. Non si era mai sentita così priva di controllo, la lucidità la stava lentamente abbandonando. La paura si impadronì lentamente di me quando avvertì le mani di Leon sfilarmi la gonna e gettarla sul pavimento. Leon infatti se ne accorse e decise di non proseguire senza averla prima tranquillizzata un po'. Si mise in ginocchio di fronte a me e si piegò con la testa baciandomi il ventre e risalendo sempre più su fino al solco dei seni e fino a raggiungere il collo, a cui rivolse le maggiori attenzioni. Terminò il suo percorso con il mento, su cui lasciò un bacio infuocato. "Apri gli occhi" mi sussurrò con voce roca sulle labbra. Io che aveva tenuto gli occhi chiusi per tutto il tempo, li riaprì piano. Leon era piegato su di lei, circondando il suo corpo con le gambe, e la guardava con quegli occhi verdi che riuscivano sempre a farla sentire unica e protetta. "Va tutto bene?" Mi chiese premuroso. Il suo fiato sul viso la fece rabbrividire, quindi gli rivolse un sorriso. "Si, scusa, è solo che...ho paura" confessò arrossendo ancora di più. "E' normale, ma devi fidarti di me" disse facendo sfiorare le loro labbra, in un bacio dolce e lento. Portai le braccia al suo collo e lo attirai di più a me mentre la sua mano scivolò lungo la sua schiena cercando il gancetto del reggiseno, dandomi una sensazione di solletico. Risi e lui mi morse il labbro inferiore con vigore. Quando finalmente fu riuscito nel suo obiettivo, sfilò lentamente il mio reggiseno, e lo lanciò nella stanza, facendolo inghiottire dal buio. Divenni nuovamente tesa, e il mio sguardo si fece cupo. Mi copri quasi automaticamente ma lui mi sussurò: "Non vergognarti sei perfetta" Sorrisi sentendomi più sicura. Avvertì le labbbra di leon sul mio seno sinistro, mentre con la mano mi accarezzava quello destro, e un vampa di calore mi inondò, mentre i brividi scuotevano il mio corpo. Si separò da me all'improvviso rimanendo in ginocchio sul letto sopra e cominciò a togliersi la cintura dei jeans frettolosamente. lo guardai incantata, percorrendo con lo sguardo i lineamenti del petto e dell'addome, quindi osservò i suoi pantaloni. Con un movimento secco si tolse quel fastidioso indumento dai piedi, stendendosi nuovamente su di me. non appena avvertìi i miei seni in contatto con il petto di Leon, scesi con le mani fino all'altezza dei boxeur, e più giù fino alle cosce, senza staccare il contatto con il suo corpo. Avvertìi i muscoli delle gambe di Leon contrarsi leggermente al suo tocco per poi rilassarsi nuovamente. Mi lasciò una lunga scia di baci umidi e morsetti lungo il suo corpo, partendo dall'incavo del collo, e soffermandosi sui miei seni, che con la mano destra sfiorava e massaggiava lentamente. Raggiunse il soffice tessuto degli slip e con un gesto veloce delle mani che aveva fatto scendere lungo i suoi fianchi me li sfilò. MI Lasciò dei baci lungo i fianchi per non andare subito al sodo, quindi scese lungo l'inguine, mentre con le mani afferrava le sue cosce. Lui afferrò dal comodino quella sudatissima scatoletta blu per poi tirare fuori un preservativo, che mise subito, dopo essersi finalmente liberato dei boxeur. Si posizionò tra le mie gambe guardandomi pieno d'amore e di desiderio. "Sei pronta?" Mi chiese con voce roca,annuii titubante. Lui sorrise baciandomi la guancia, e si avvicinò al mio orecchio, mordendolo amorevolmente. "Se vuoi chiudi gli occhi fino a quando non te la sentirai di aprirli. Sentirai del dolore all'inizio; se ti fa troppo male, dimmelo, mi raccomando" mi sussurrò.Baciandomi teneramente entro dentro di me non troppo in fretta.Mi lasciai scappare un piccolo urlo, ma strinsi i denti per non farlo fuoriuscire del tutto. Quando sentì il mio corpo rilassarsi un poco, segno che il dolore mi stava passando, diede una leggera spinta dentro di me. Non riusciva a spiegare a se stessa come si stava sentendo. Il legame che li univa era come rafforzato, quella notte avrebbe raggiunto un nuovo stadio. Continuo con spinte sempre più decise finché entrambi non vennero travolti e sfiniti se stesero.
Il loro respiro era irregolare e ancora non riuscivano a credere a ciò che era appena accaduto.
Mi avvicinai a lui che iniziò ad accarezzarmi e mi venne in mente una cosa: "Leon" lo chiamai e lui girò il viso nella mia direzione. "Dimmi piccola"."Ecco per te è stata o ..." Non riuscivo a chiederglielo. Mi avrebbe preso per stupida sicuramente. "È stata la mia prima volta, non guardarmi così. Ho avuto ragazze ma nessuna è stata importate prima di te". "Ti amo" sussurro prima di lasciargli un bacio. "TI AMO ANCHE IO ORA DORMI SARAI SFINITA" mi sussurra.
E così mi addormento tra le braccia dell'unico ragazzo che io abbia mai amata con cui ho appena fatto l'amore.

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