Episodio 6

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Passarono quattro anni.

In quei quattro anni diventai la ladra migliore, più ricca e ricercata di tutta Las Vegas.

La polizia cercò in tutti i modi di mettermi tra le sbarre ma ogni volta fallì.

Con quella società viaggiai anche in altri Paesi: Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Cina e Giappone.

Ormai io possedevo un patrimonio che si aggirava sui cento miliardi di dollari ed ero felicissima.

Non ebbi radici e nemmeno legami nonostante ciò in quegli anni provai un forte senso di solitudine ed in parte scaturì da un uomo che si unì nella nostra società.

Lui si chiamava Kevin Thompson,detto Kilgrave, e assomigliava moltissimo, se non fosse stato per la sua mancanza di barba, ad Alec Hardy.

Quando si unì a noi, nel gennaio del 2002, al mio cuore mancò un battito: uno spiacevole ricordo piombò improvvisamente nella mia memoria facendomi sentire male

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Quando si unì a noi, nel gennaio del 2002, al mio cuore mancò un battito: uno spiacevole ricordo piombò improvvisamente nella mia memoria facendomi sentire male.

Ripresi conoscenza nella mia camera e accanto me c'era Kevin:

- Alec...? - chiesi confusa e con lo sguardo annebbiato.

- Chi è Alec? Io sono Kevin -

- È vero, scusami, ti ho scambiato per una persona che conosco -

- Dev'essere davvero uguale a me per scambiarci - sorrise lui al mio sbaglio involontario.

Anche quel sorriso e quegli occhi marroni mi ricordarono lui, solo che quelli di Alec sapevano leggermi dentro come nessun altro; all'improvviso iniziai a piangere e Kevin mi abbracciò:

- Ehi, tutto ok? -

- Per niente, l'ho lasciato solo con una terribile malattia al cuore, sono stata una stronza - dissi tra le lacrime.

- Ti riferisci ad Alec? -

- Sì, Alec è il mio fratello adottivo. Io sono stata adottata dalla sua famiglia perché i miei genitori non mi hanno voluta e quando sono morti io ho deciso di lasciarlo per non soffrire. Adesso che non ho più un' identità e sono ricercata in tutto il mondo non lo posso più rivedere - spiegai piangendo disperatamente.

Kevin mi strinse ancora di più nel suo abbraccio e io percepii tutto il suo calore e amore .

Anche se Kevin ebbe più di dodici schiave del sesso, verso di me provò un amore profondo e io lo ricambiai.

Non seppi però che Dio ebbe ancora una mossa da giocare e quella mossa riguardava la sua pedina più forte: Peter Carlisle.

Pochi mesi dopo il mio incontro con Kevin avevamo una missione a Londra per derubare il casinò di " Blackpool" di proprietà di Ripley Holden

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Pochi mesi dopo il mio incontro con Kevin avevamo una missione a Londra per derubare il casinò di " Blackpool" di proprietà di Ripley Holden.

Pensammo che fosse stato falice ma invece l'azione andò piuttosto male perché in mezzo alla rapina ci fu il detective Carlisle che mi riconobbe e catturò.

Venni portata in prigione per scontare la mia pena di dieci anni e in quella solitudine ebbi modo di riflettere sulle mie azioni avventate: mi mancava terribilmente Kevin ma soprattutto Alec, fui una stupida.

Piansi giorno e notte e spesso, quando guardavo il cielo stellato, mi ritornarono in mente i bei momenti passati con lui: quando ridevamo ai nomi più strani delle costellazioni, quando vedevamo passare le stelle cadenti ed esprimevamo i nostri desideri più profondi, tutto ciò mi oppresse il petto facendomi mancare il respiro. Il mio cuore lo reclamò a gran voce e tutto ciò mi fece sentire male.

Poche settimane dopo una persona, che il mio cuore riconobbe subito, mi venne a trovare:

- Alec, non ci credo, sei vivo! -

- Ciao, Beckham - mi salutò freddamente.

- Mi dispiace per quello che ti ho fatto, ti prego perdonami -

- Mi hai lasciato solo sapendo che ho una grave malattia al cuore e ti dovrei perdonare? Pochi giorni dopo che tu mi avevi lasciato stavo per morire, ma come potevi saperlo?! Meno male però che una mia cara amica, Fiona Black , mi ha soccorso - mi spiegò freddamente.

Nei suoi occhi notai tutto il dolore che aveva e che stava passando e io mi sentii una merda:

- Ma adesso sono cambiata, te lo posso provare se mi liberi -

- No, non mi fido, Beckham. Farai i tuoi anni qui in carcere e se sarai veramente cambiata allora ti perdonerò -

Detto ciò uscì e io rimasi nella mia solitudine.

Alec Hardy e il caso Beckham ( DA REVISIONARE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora