Il DC3 era carico di pecore produttrici della lana più fine,e quando iniziò a perdere quota ,il pilota consigliò ad Estelle di liberarsi del carico, e cioè di alleggerire l’apparecchio, mantenere la quota e cercare di raggiungere qualche pista di atterraggio sul continente.
Scandalizzato da questa proposta,il buon Estelle, un uomo un po’ burbero ma con il cuore grande, rifiutò categoricamente di buttare in mare quelle povere bestiole.
Il pilota Raimond, un uomo non cattivo di natura, ma infelice, rispose: “Non mi importa di quelle stupide bestie, se fosse per me le avrei già trucidate tutte: non fanno che belare e lasciare i loro escrementi e peli per tutta la stiva! E a chi tocca poi pulire?? Ehhh?? A chi tocca?? A me!!! Quindi ora scacci quelle bestiacce!!!” Il povero Estellle si trattenne dall’alzare gli occhi al cielo, era sempre la solita storia: Erison Raimond ,42 anni, maniaco della perfezione, come abbiamo detto prima era infelice poiché aveva perso tutta la famiglia d’origine in un bombardamento durante la seconda guerra mondiale; la moglie gli era morta fra le braccia e il suo unico figlio si era trasferito in Canada e non si faceva più vivo. Erison Raimond odiava tutto e tutti, non sopportava l’idea della felicità, aveva sempre da ridire su tutto ed era convinto che la sua sorte fosse la peggiore che si potesse immaginare; insomma, era un uomo con un carattere difficile che bisognava prendere dal lato giusto.
Estelle,con tutta la calma che riuscì a trovare propose: “C’è un’isola a poche ore da qui, che ne dice se vi atterriamo, lasciamo le pecore e ripartiamo?” Raimond ci rimuginò un po’ sopra e dopo qualche minuto grugnì: “Sì, mi sembra una buona idea.”.Ma Raimond ignorava che nella testa di Estelle stava nascendo un piano assai diverso …..
Nella testa di Estelle, infatti, si stava elaborando un piano che avrebbe guarito un uomo dall’odio in cui era piombato. Ma c’era un’altra cosa che Raimond ignorava: per ben dieci anni Estelle era stato allievo alla scuola di volo di Washington, ma aveva deciso di smettere per la continua amnesia di cui soffriva. Ma erano ormai sei anni che non aveva attacchi di questo genere. Comunque, dopo qualche ora, atterrarono sull’isola in mezzo all’oceano indiano: era un’isola brulla e con una spiaggia bianchissima.
Raimond balzò a terra ed ordinò ad Estelle: “Giù le pecore!”. Ma Estelle non si mosse, cioè per la verità si mosse ma verso la cabina di comando, accese i motori e iniziò a prendere quota lasciando un Raimond sbigottito sulla spiaggia qualche metro più in basso.
Ecco! Questo era il piano di Estelle, lui sapeva che Raimond era diventato così odioso perché aveva delle persone vicino su cui sfogarsi, ma ora doveva arrangiarsi da solo e non doveva più lamentarsi di questo e di quello.
Estelle comunque, non essendo il tipo d’uomo capace di lasciare qualcuno solo e sperduto in mezzo all’oceano, aveva preso delle precauzioni che gli sarebbero servite se fosse venuto il momento di ritornare a prendere il pilota: aveva segnato la posizione dell’isola e aveva attaccato alla maglia di Raimond una tele-camerina, collegata al suo computer, che gli sarebbe servita per tenere d’occhio Raimond.
Ritornato alla base ,Estelle raccontò ai compagni quello che aveva fatto e per mesi tennero d’occhio Raimond.
Fu soltanto dopo un anno e quattro mesi che decisero di andarlo a riprendere e poterono constatare che Raimond era davvero cambiato. Infatti al loro arrivo li accolse con un: “Salve amici miei!!”. Se non fosse avvenuto il cambiamento, li avrebbe come minimo affogati.
Fu così che Erison Raimond ritornò alla civiltà e grazie alla trasformazione avvenuta sull’isola, poté rifarsi una famiglia con cui trascorrere il resto dei suoi giorni.