Ho Paura di Me Stesso

165 7 1
                                    

~14 anni~

Una persona il giorno del suo compleanno solitamente era al settimo cielo, per la festa, i regali, i parenti, la torta... Louis, invece, no.
Si era rinchiuso nella propria stanza dalla sera prima, non aveva chiuso occhio e non voleva uscire, per nulla al mondo.
Quel venerdì 13 di gennaio... Il giorno del suo compleanno, il giorno in cui, quattordici anni prima, era nato lui.

«Meow...» miagolò Renoir, saltando sul letto, dove il ragazzo era seduto con le gambe al petto.

Louis non aprì bocca. Non voleva parlare, non DOVEVA parlare. Ma comunque, qualsiasi parola potesse pronunciare, non avrebbe cambiato un bel niente.

«Meow» miagolò di nuovo il gatto, tenendo l'occhio sul ragazzo.

«... Vai via» disse lui soltanto, facendo chinare al gatto la testa di lato: «... Vai via...» ripeté in un singhiozzo, stringendosi più forte le gambe al petto.

Il gatto si avvicinò un pochino di più al ragazzo, vedendolo alzare di scatto la testa.

«Vai via ho detto!» ringhiò Louis con le pupille strette.

Il gatto indietreggiò paurosamente, scendendo velocemente dal letto e correndo fuori dalla stanza.

«Lasciatemi solo...» sussurrò subito dopo, poggiando di nuovo la fronte contro le ginocchia, mentre sentiva le sue unghie allungarsi: «... Io non voglio...» singhiozzò subito dopo, con anche i canini che aumentavano in lunghezza.

Aveva paura, paura di sé stesso, di tutto quello che sarebbe potuto accadere quel giorno. Non voleva festeggiare, non voleva uscire dalla sua stanza, non voleva fare niente.
Voleva solo... restare solo e piangere, nient'altro.

- - - - - - - -

«E anche questa è fatta!» esclamò Marinette chiudendo il forno, ridacchiando dopo aver visto com'era ridotto Hugo: «Tesoro, la farina andava nell'impasto, non su di te» gli ricordò subito dopo, vedendolo ridacchiare imbarazzato.

«Sono stato un bravo aiutante?» le chiese subito dopo, sorridendo e portando entrambe le anni dietro alla schiena.

«Un ottimo aiutante...» rispose sua madre, lasciandogli un bacio sulla fronte.

Hugo sorrise a ventotto denti: era felice di aiutare sua madre in cucina, lui amava tutto ciò che riguardava il forno, gli utensili e il cucinare.

«Ehi, che buon profumo... Cosa c'è in forno per stasera, chef?»
«Una meravigliosa torta di compleanno!» esclamò Hugo aprendo le braccia, ridacchiando dopo essere stato preso in braccio dal padre.

«Qui qualcuno ha bisogno di una piccola lavata di capo» aggiunse Adrien, scostando con la mano della farina dai capelli mori di Hugo.

«Vuoi pensarci tu, mon minou?» domandò Marinette con un sorriso, togliendosi i guanti da forno.

«Tutto per te, m'lady...» rispose lui, avvicinatosi per lasciarle un bacio sulla testa.

«Sbrigati, chaton

«Mamma...» la chiamò Emma, con le braccia incrociate al petto: «Non ti sembra che manchi qualcuno?» le chiese subito dopo, assottigliando gli occhi.

«Perché? I nonni ci sono, Alya, Nino, Alain, Nicole, Manon, le sorelline e i genitori di Alya anche...» rispose Adrien, guardando Nino avvicinarsi a lui.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora