Aᴅ ᴏɢɴɪ ᴄᴏsᴛᴏ.

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"Buongiorno dormigliona."
Svegliarsi con Levi che mi chiamava così dolcemente era una delle cose più belle probabilmente di tutta la mia vita, a cui non ero peró ancora abituata.

Aprii gli occhi che ormai il sole era alto nel cielo.

Mi ha seriamente lasciata dormire?

"Levi sei impazzito?"
Mi alzai di scatto facendogli scappare una risatina.

"Quanta preoccupazione, è andato tutto bene, eri così bella mentre dormivi che non ho voluto svegliarti, non ce n'era bisogno."

"Mh. Che non succeda più però, voglio partecipare anche io a tutto."

Levi:"Va bene, ora scendi a mangiare qualcosa"
Mi lasció un leggero bacio sulle labbra e uscì dalla stanza.
Mi rigirai nel letto, non sapendo neanche io se essere felice di tutto ció o preoccupata per Eren.

"Ehm.. Sei viva?"
Sbuffai affondando la testa nel cuscino.

Armin ormai è la mia sveglia personale.

"Mmh. Che vuoi?" Brontolai di risposta.

"Levi è qui sotto con Hanji.. stanno torturando quelli della gendarmeria per convincerli a parlare.. Scusa non riuscivo nemmeno a mangiare qualcosa sentendo quelle urla e da qui non si sente niente."

Mi alzai immediatamente a sedere e notai subito quanto fosse pallido Armin, sapevo che era sensibile a queste cose, ma sembrava davvero sconvolto.
"È così traumatizzante?" Sussurai, sperando che mi rispondesse di no, perché immaginare Levi in quel modo un po' mi preoccupava.

Armin:"Se ti può consolare urlavano di più quando c'era solo Hanji.."

"Sono comunque in pensiero.. non voglio scendere finché non si fermeranno"

"Ah non ti preoccupare, nemmeno io, sto qui a farti compagnia "
"Armin.. ieri mi ha detto 'anche io'.."

Strabuzzó gli occhi e poi fece un piccolo urletto che mi lasciò sorpresa, sembrava quasi più felice di me.
"Finalmente ce l'avete fatta. Sono troppo contento! Spero che vada tutto bene d'ora in avanti!"

Già, lo spero tanto anche io.

"Abbiamo finito, Armin puoi scendere! Ah ci sei anche tu, buongiorno!"
La voce squillante di Hanji che era appena sbucata dalla porta interruppe i nostri discorsi, erano passate almeno un paio d'ore.

"Ora che facciamo?" Chiesi, abbastanza preoccupata della risposta.
Hanji:"Abbiamo scoperto che il signor Reiss possiede dei terreni non troppo lontano da qui. È stato lui a volere Eren e Historia. Da quanto ne sappiamo, Eren rischia di essere divorato. Presumiamo che li stiano portando nelle terre di Reiss. Ora devo tornare in città ad aiutare il figlio di Rives, vi spiegherà tutto Levi. Stanno facendo posti di blocco ovunque per non farvi passare, Erwin ha in mente un piano che però non ci ha rivelato."

La situazione sembrava molto più grave di quanto avessimo previsto.




Eravamo in marcia ormai da un bel po' e in mezzo a quel bosco in cui ci eravamo cacciati non si vedeva molto, per fortuna ci eravamo potuti fermare per qualche minuto di pausa.
"Stanca?"
Annuii, rispondendo ad Armin che si era appena seduto di fianco a me.
Jean e Connie sembravano messi molto peggio peró.

Eravamo tutti esausti e sovrappensiero, Sasha peró era riuscita a sentire dei passi che venivano verso di noi, prima che fosse troppo tardi.
Probabilmente senza di lei non ci saremmo accorti di nulla.

"Perfetto, grazie comunque ."
Hitch e Marlo. Così si chiamavano i due soldati della gendarmeria centrale che avevamo sequestrato.
Ci avevano aiutato, indicandoci il posto di blocco più vicino e più facile da passare, grazie a Jean che li aveva messi alla prova per vedere se davvero fossero leali a noi come avevano detto all'inizio.

Sembravano due brave persone e sentire Levi ringraziare era davvero raro, quindi immagino che anche lui la pensasse così.
Ora era arrivato il momento di attaccare quel posto di blocco e sperare di ottenere informazioni su dove stessero portando esattamente Eren e Historia.





Era andato tutto alla perfezione, Levi aveva catturato il comandante che si trovava in quel posto di blocco e ora stava cercando di convincerlo a parlare.
Io ero seduta in disparte, poco lontano dagli altri, stava iniziando a calare il sole, da quanto aveva detto Hanji oggi ci sarebbe stata la sentenza per decidere ciò che sarebbe dovuto succedere al comandante Erwin.

L'aria era tesa, fin troppo.
Ognuno di noi aveva troppe preoccupazioni e pensieri in testa e per quanto riguarda me, vedere Levi prendere a calci quell'uomo sicuramente non aiutava.

Mi ero allontanata dal gruppo perché volevo evitare domande inappropriate e preferivo stare sola in quel momento.




"Ti spaventa quel lato di lui vero?" Sussurró Mikasa, notando probabilmente come cercavo di guardare da un'altra parte e ogni tanto mi coprivo le orecchie per non sentire le urla.
Era venuta di fianco a me qualche minuto prima, senza però parlare fino ad'ora.

"Abbastanza. Per quanto noi possiamo essere dalla parte della ragione, sono comunque persone. Penso sia normale che io mi senta così ora."

Mikasa:"Sì lo è, cerca solo di pensare che lo stiamo facendo per una giusta causa. Io rivoglio indietro Eren."
A sentire quel nome mi sentii invadere nuovamente dalla tristezza e dallo sconforto.

"Spero che stia bene e non gli stiano facendo nulla. Non me lo perdonerei mai."
"Sta tranquilla, andrá tutto bene. Me lo sento."
Le sorrisi e la ringraziai per aver cercato di confortarmi.
Ci avvicinammo agli altri e ci mettemmo seduti a mangiare quel poco che rimaneva delle nostre provviste.


"SIAMO LIBERI!"
La gioia nel sentire quelle parole fu tanta.
Connie e Sasha saltellavano intorno a tutti noi, forse erano i più felici.
Hanji e Moblit erano venuti a informarci che il colpo di stato programmato da Erwin aveva avuto successo, ora non eravamo più ricercati e potevamo tranquillamente camminare alla luce del sole senza nasconderci.
La nostra tranquillitá peró non duró poco.

"Hanji.. Dobbiamo andare a prendere Eren.."

"Dobbiamo immediatamente raggiungere le terre di Rod Reiss. Dovrebbe aver portato Eren e Historia in una cappella lì da quelle parti. I soldati di Erwin partiranno all'alba, ma se non ci sbrighiamo, Eren verrebbe divorato in modo da far tornare il potere del suo gigante alla famiglia Reiss."
Hanji stava cercando di spiegarci tutto, ma non c'era tempo, la notte era appena calata e noi ci eravamo subito messi in marcia.

Da quello che avevamo capito, se un gigante avesse mangiato Eren avrebbe recuperato i suoi poteri, compresa la coordinata, ovvero la capacità di comandandare gli altri giganti.
Affianco a me cavalcava Levi, che dopo un bel po' di silenzio finalmente si degnó di parlarmi.

"Cerca di seguire il piano e non farti sopraffarre dalle emozioni." Mi sussurró.

"Lo faró, ma dobbiamo salvarlo ad ogni costo."

Levi:"È così importante per te quel moccioso?"
Sentivo una nota di gelosia nella sua voce, ma ora ero troppo ansiosa per farci caso, volevo che filasse tutto liscio e riavere Eren con noi, il resto veniva dopo.

"È una delle persone più importanti della mia vita, smettila di pensare chissà cosa. Nel mio cuore ci sei comunque solo tu.."
Mi resi conto dopo della cagata che avevo appena fatto.
Stavo seriamente diventando troppo sdolcinata.

Girandomi verso di lui, peró, lo vidi sorridere.
"Recupereremo tutti e due, non ti preoccupare. Tu peró vedi di non stargli troppo appiccicata."
"LEVI!" Gli gridai infastidita.
Sempre il solito.

Forse quel lato di lui però stava iniziando a piacermi seriamente. 

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Spazio autrice!🤍
Wow.. quasi 2mila letture.
Ancora non ci credo.
Spero che la storia vi stia piacendo, siamo quasi arrivati alla fine ma ho già in mente una nuova Levi x Oc
Se vi interessa andate a vedere sul mio profilo, ho pubblicato la descrizione dei personaggi, inizieró a scrivere a breve.
(Sì, sono fissata con Levi)
Grazie ancora di aver letto la storia fino a qui, un abbraccio!🍩🤍

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora