Mentre guidava verso la palestra di Osman, Can si sentiva euforico. Tutti i dubbi che nutriva su se stesso erano spariti non appena Melis lo aveva baciato. Ora era più che sicuro che per lei non provava più nulla se non affetto. Adesso era davvero pronto a lasciarsi andare con Sanem. Sperava solo che lei lo volesse, in caso contrario avrebbe fatto di tutto per farle cambiare idea. Non era mai stato così determinato, pensò, neppure con Melis.
Quando arrivò, Sanem ancora non c'era, ma era presente il suo partner, un certo Serkan, un ragazzo molto simpatico e alla mano che raccontò a Can alcuni aneddoti divertenti su Sanem, risalenti a prima dell'incidente e della morte della madre, quando loro due erano solo ragazzini e sognavano di diventare i futuri Nureyev e Fracci. Can lo ascoltò con attenzione e poi ebbe un'idea.
" Ascolta Serkan ho una proposta da farti...in realtà è una proposta che riguarda anche Sanem, ma non credo che lei accetterebbe, per cui avrei bisogno del tuo aiuto.."
"L'ascolto..." replicò Serkan
"Ecco la Green Cosmetics, l'azienda dove lavora Sanem, sta per lanciare sul mercato un nuovo profumo e sta preparando la campagna pubblicitaria. Domani si girerà lo spot, ma l'idea che è stata proposta non mi convince molto. Ho avuto modo di vedere te e Sanem ballare insieme e siete stati semplicemente fantastici, così pensavo di inserire nello spot alcuni secondi di voi due, che danzate insieme sulle note di Perfect...che ne pensi?"
Serkan apparve dubbioso: "E vorrebbe farlo all'insaputa di Sanem?"
Can lo guardò dritto negli occhi e rispose sicuro: "Sì! So quanto si senta inadeguata dopo l'incidente ed è convinta di non valere abbastanza. Voglio dimostrale che si sbaglia!"
"Perché?" insistette Serkan
"Perché se lo merita. Ha sofferto tanto, troppo e voglio che ricominci a credere in se stessa."
"E se non dovesse funzionare?"
"Funzionerà!"
Serkan sembrava ancora molto indeciso, glielo si leggeva in faccia, ma poi con grande sollievo di Can finì con l'acconsentire: " D'accordo sig. Divit, voglio fidarmi di lei...facciamolo"
"Grazie, vedrai che non te ne pentirai.. ora parliamone con Osman perché è necessario anche il suo intervento...e chiamami Can"
Osman, al pari di Serkan, all'inizio, avanzò diverse riserve, ma poi Can riuscì a convincerlo.
" Il tuo compito è sistemare delle piccole telecamere all'interno della sala in modo che riescano a riprendere Serkan e Sanem mentre ballano. Del resto mi occuperò io!"
"Questo non è affatto un problema, la sala è già dotata di un impianto di registrazione, ma spero davvero che tutto vada bene perché se Sanem dovesse scoprirlo prima del tempo, nessun di noi tre avrà scampo..."
"In quel caso me ne assumerò io tutta la responsabilità" lo tranquillizzò Can.
"Te ne sei innamorato vero?" gli chiese Osman.
"Pazzamente, ma lei ancora non lo sa."
"E cosa aspetti a dirglielo?"
"Prima voglio dimostrarle che può ancora sognare e che i sogni possono anche avverarsi! Ora, però, è meglio che me ne vada. Non voglio che mi trovi qui o potrebbe insospettirsi. Ti chiamo più tardi per sapere come è andata."
"D'accordo fratello, a più tardi" lo salutò Osman
Alla Green Cosmetics, intanto, Sanem si stava preparando per uscire e raggiungere Serkan. Era un ragazzo d'oro, doveva riconoscerlo. Dopo l'incidente le era stato accanto sempre, motivandola, incitandola a non mollare e poi riprendendo a danzare con lei. Per aiutarla aveva anche trascurato la giovane moglie ed il bambino che avevano appena avuto e, per questo, Sanem gli sarebbe stata riconoscente per la vita.
Sulla porta incrociò Leyla e Gluiz che stavano rientrando dal servizio fotografico e non poté fare a meno di sentire quello che si stavano dicendo:
"Si stavano baciando ti dico, li ho visti benissimo e lui la stringeva tra le braccia..."
"Guliz, ne sei proprio sicura?"
"Sicurissima Leyla, te lo avevo detto che sarebbero tornati insieme..."
Sanem si bloccò all'istante incapace di dare un senso a quelle parole. Can e Melis si erano baciati?
Ma se lui voleva tornare con lei, perché le aveva chiesto di accompagnarlo sul set? A che gioco stava giocando? Non gli era bastato umiliarla una volta? Cosa gli aveva mai fatto perché si comportasse così nei suoi confronti?
Basta, si disse Sanem, si era stancata di subire i suoi cambi d'umore e di essere trattata come una vecchia scarpa. Era vero lui le aveva detto che doveva chiarire i propri sentimenti, ma a quanto pareva quelli erano già belli e chiari, perché continuare ad illuderla?
Con questi pensieri che le turbinavano in mente arrivò in palestra.
Serkan si accorse immediatamente che qualcosa non andava: "Stai bene Sanem?" le chiese.
"Sì tranquillo, è stata solo una giornata impegnativa, ma ora che sono qui va già meglio...dai cominciamo."
Iniziarono con i consueti esercizi di stretching e riscaldamento e poi Serkan le propose di riprovare il passo a due di "Perfect," con la scusa che aveva apportato alcune modifiche alla coreografia.
Sanem accettò entusiasta, completamente ignara che sarebbe stata ripresa.
In quella danza ci mise tutta se stessa, tutta la rabbia e la frustrazione per la propria condizione, tutto il dolore per essere stata ingannata ancora una volta e tutto l'amore che sentiva dentro di sé per quell'uomo che l'aveva rifiutata.
Quando, più tardi, Osman e Serkan guardarono il filmato convennero che Can aveva avuto ragione:
Sanem meritava una possibilità. Poche ballavano come lei, con una passione ed un'espressività tali da coinvolgere e trascinare nella danza anche lo spettatore, che rimaneva col fiato sospeso, in quella sorta di magia, fin oltre al cessare della musica, stordito ed inebetito finché piano piano si riscuoteva e sorrideva felice, consapevole di essere stato partecipe di un momento perfetto!
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LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONE
RomanceOgnuno di noi ha qualcosa che lo rende unico. Spesso questo qualcosa è invisibile agli occhi e sfugge a un primo sguardo, abituato a cercare la perfezione e dove non la trova non si sofferma, passa oltre perdendo così, il più delle volte, la vera be...