10. Ti penso ancora

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A confronto di ieri oggi, il sole splende ed illumina la mia schiena mentre sono seduto nella scrivania,ascoltando una lezione,ma il mio cervello ancora non connette, ho la mente e il pensiero fisso su di te, la tua mancanza si sente, il senso di angoscia lo sento nel mio cuore, quando nel nostro gruppo arriva un tuo messaggio tutto comincia a paralizzarsi, il mondo si ferma e il mio volto cambia, come stai? Stai bene? Ripenso alla lettera, l'avrai capita? Ripenso al nostro ultimo giorno, non so cosa sento, so che mi manca averti qui,mi manca sentirti, la gente dice che ti stancherai di me, sono il primo a stancarmi di me stesso perché tu non dovresti farlo e quelle ghiacciate e laceranti parole girovagano per la mia testa trovando rifugio dove nessuno può trovarle nemmeno io...sei così distante, cosa sentirai quando scrivo un messaggio, sentirai qualcosa? Una nostalgia, non tristezza ma nostalgia, come quando si corre durante l'inverno in mezzo alla neve e si ha nostalgia del mare, quando si è lontani da casa e si vorrebbe tornare, quando si hanno nostalgia di momenti che non si posso rivivere, quando hai nostalgia di persone che sono lontane. I tuoi messaggi arrivano e io mi sento ghiacciare, come se di colpo arriva un colpo di freddo e rimani impassibile, cosa faccio? Come pensare, il mio cervello in tilt e tu li che giri per la mia testa sorridendo, camminando e guardandomi, e io che rimango fermo a guardarti, io ti penso, appari in ogni momento, nella notte che è la mia unica protettrice quando sono avvolto dal velo di solitudine e indifesa, e li tu entri , appari nei miei sogni, e io sorrido, posso vederti, posso tornare a sentirti, a toccarti, è un sogno e posso farlo,non mi importa degli altri ne a te, mi prendi in braccio, giochiamo, ridi, sei mio amico, scherziamo e le nostre risate si uniscono in qualcosa di unico così a formare la melodia della canzone che io nostro cuore ha scritto, come quando le onde del mare scontrandosi fra loro formano la propria canzone, la nostra, e mi guardi, io ti guardo e ci perdiamo in quel oblio , limbo di sguardi e ti sento dentro me, avverto il senso di vuoto che svanisce perché mi sono perso in te, e ora, mi dici che è ora di andare tu ti allontani e svanisci.. e io rimango solo, come sto, come sono sempre stato, nebbia e poi, il suono della sveglia che risveglia le mie funzioni celebrali ancora rimaste nel sonno profondo, ora della lezione è un nuovo giorno. Il buongiorno sul gruppo e osservo il tuo, buongiorno a chi? A tutti? A me anche? Perche non mi hai scritto niente? Perché non hai coraggio? Ti importa un minimo di me? Perché sei diverso? Le insicurezze e i complessi tornano a colpirmi duramente il cuore cercando di penetrarlo dentro, cosa ti manca di me? Niente. Ti mancano gli altri? Ho bisogno di risposte,ho bisogno di te, quanto manca al rivederti, nonostante il mio corpo starà lontano da te, e il mio cuore metterà un campo di forza affinché tu non ti possa avvicinare, la mia anima, la mia mente sarà sempre lì, con te, come ti dissi l'ultimo giorno, tu per me sarai sempre l'unico ragazzo, perché succeda quel che succeda io ti vorrò sempre bene , bene.. ma non è quello che sentivo... che sento? Cosa hai sentito leggendomi? Hai letto i miei occhi, quando dopo essere stato immerso in quel abbraccio pieno di dolore e affetto, mi ritrovo sotto il tuo sguardo, i miei occhi ti guardano, piccoli, a mandorla, osservano i tuoi, il tuo sorriso, e la mia mano ripercorre ogni tuo frammento, cosa hai pensato? Cosa pensi ora ? Mi pensi un po'? Perché ti penso così tanto, perché la gente si preoccupa più per quello che tu possa provare, fastidio, rabbia, perché non pensa a come mi sento io? Ci fosse stato qualcuno che mi abbia scritto, stai bene? Dicono di conoscermi, di capirmi? Ma nessuno immagina come mi sento, nascondere il senso di inadeguatezza sotto il velo del sorriso, trattenere le lacrime ridendo, e pensare a tutto ciò che non riguarda lui,avere l'ansia del suo ritorno,dove io sarò diverso, dove il nostro rapporto sarà definito sfumato e perso come il sogno che ho avuto, dove quando lo guarderò, mi distruggerò , dove non potrò sentire i suoi abbracci, dove lo guarderò da lontano come si fa con le persone che desideri e lo vedrò essere felice di essere tornato, e io.. felice che sia vicino ma lontano, e in quel momento le mie lacrime fuoriescono scorrendo nei contorno dei miei occhi, e penso a te...penso a noi..tu tornerai, e io? Io lentamente morirò, perché ora sono troppo fragile, un solo tuo tocco può spezzarmi e le cose spezzate, non possono tornare ad essere quelle di prima Nico... e tu, e io? Che saremo? Che ci aspetta la vita? Non lo so ma voglio vivere, voglio vivermi, Nico,io ti penso ancora? E tu ? Mi pensi? Ti sei rassegnato? Forse sì forse no, forse quel aereo di carta avrei dovuto regalarlo a me stesso, per volare fuori dal tuo mondo, dove sono intrappolato, dove l'unico pensiero sei tu. Tu è sempre tu. Le lacrime tornano indietro e io rimango vuoto, vedrò come ti allontanerai, lontano lento, e io ti amerò sempre di più , e quando io rimarrò indietro, aspetterò sempre che ti fermi e ti giri a cercarmi, trovami, vienimi a prendere e non lasciarmi da solo. Cercami come io ti ho trovato nei tuoi occhi, come ho trovato l'amore nel tuo sorriso unico. Più sarai lontano e poi il mio amore sarà lì con te. Niko.

Al cuore non si comandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora