Ho sempre amato passeggiare nel nulla e quel giorno avevo davvero bisogno di staccare la testa.Era un periodo davvero stressante, con gli ultimi giorni di scuola arrivavano le mille verifiche e cercavo di arrivare alla fine evitando di farmi esplodere la testa. Facevo quinta superiore ma sono stata bocciata due anni di seguito, perciò mi trovavo a vent'anni chiusa in una scuola, la trovavo molto triste come cosa. Ero in una piccola stradina di campagna, lontana dal centro della città, perfetta per riuscire a rilassarmi quanto bastava per non impazzire. Attorno a me vedevo solo alberi e campi coltivati, tutta quella natura mi ha sempre tranquillizzata.
"Fara!"
Mi spaventai davvero sentendo urlare il mio nome, ero certa di essere sola. Passavo davvero tanto tempo in quella via e raramente vedevo delle persone, tantomeno qualcuno che potesse conoscermi. Non mi dovetti nemmeno girare per capire chi mi stesse chiamando.
"Alice ti adoro, lo sai, ma la prossima volta che arrivi dal nulla ti uccido." dissi ironica.
Alice, oltre ad essere la migliore amica di sempre, era bellissima: minuta, capelli biondi, occhi verde chiaro ed un sorriso meraviglioso, insomma era la tipica ragazza invidiata da tutti, soprattutto da me. Quel giorno indossava un paio di mom jeans slavati con strappi sulle cosce e sulle ginocchia, una t-shirt bianca e una borsa rosso fuoco, qualsiasi cosa su di lei era perfetta.
"Che cosa ci fai qui?! Mi avevi detto che saremo andate in centro oggi..." disse offesa. Non poteva essere vero, mi ero dimenticata un'altra volta.
"Cazzo! Ali mi dispiace così tanto, l'avevo completamente rimosso." dissi sinceramente dispiaciuta. "Ma come hai fatto a trovarmi?" solo ora mi ero resa conto che sapeva esattamente dov'ero.
"Sei la mia migliore amica, ti conosco come le mie tasche e poi ti ho vista abbastanza persa oggi a scuola, ho capito subito che saresti venuta qui."
"Non lo so Ali... è stata una giornata pesante." dissi con un tono più sconsolato di quello che pensavo.
"Fara Davis. Sputa immediatamente il rospo."
Non ho mai avuto problemi ad aprirmi con lei, purtroppo sfuggiva anche a me il motivo del mio malumore.
"Alice, se ci fosse qualcosa te lo direi ma credo che sia semplicemente tutto lo stress accumulato durante l'anno che mi fa sentire così."
"Per questa volta ti credo e lascerò stare. Ora, muovi il tuo magnifico culo e andiamo a comprare un vestito per questa sera." disse. Quella sera, alcuni suoi amici, l'avevano invitata ad una festa, non sapevo esattamente di cosa si trattasse. L'unica cosa che mi aveva detto Alice era che era tutto organizzato per un ragazzo che tornava da non so dove. Io non c'entravo assolutamente nulla con quelle persone, conoscevo praticamente tutti ma era da un po' che non mettevo il naso fuori dalla mia comfort zone, avevo perso i rapporti con tutti dopo quello che era successo.
"Ci dobbiamo andare veramente?"
"Me lo hai promesso, non ci provare signorina."
Non ho avuto il tempo per obbiettare ancora che Alice mi stava trascinando verso la mia macchina, una Fiat 500 bianca.
"Ehi fermati. Come ci sei arrivata qui?" Non ci potevo credere, l'unica cosa che riusciva a far camminare quella ragazza erano i saldi estivi.
"A piedi. Il mio motorino ha deciso di mollarmi a metà strada, ho chiamato un carroattrezzi e sono corsa qui." disse frustrata mentre io cercavo di trattenere le lacrime per quanto stavo ridendo.
"Alice Cooper, mi sorprendi sempre di più"
"Mi conosci, farei di tutto per un bel vestito." disse lei, ma sapevo che avrebbe fatto di tutto anche per me e non potevo esserle più grata. "Ora, sali in macchina, accendi la radio, metti in moto e diamoci una mossa, siamo in ritardo." Le diedi retta e partimmo verso il centro.
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Don't try to blame me.
FanfictionFara Davis è una ragazza che ne ha passate tante nella vita. Come se non bastasse la sua più grande paura è quella di affogare nel suo stesso passato. La vita sembra sempre cupa e monotona ai suoi occhi, fin quando un giorno non incontra Harry Style...