Cap 7.

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Hinata era nervoso e arrabbiato, ma non a causa della telefonata appena rifiutata. Aveva in qualche modo paura a rispondere a quel numero sconosciuto, che poi tanto non lo era, perché poteva essere solo il padre del ragazzo del suo amato Rintarou.
- Perché non ho risposto? Sono un idiota. Non devo avere così tanta paura. Non ho sbagliato io, ma quel mentecatto di ragazzo biondo e affascinante. - non stava fermo un momento e camminava in lungo e in largo per tutta la cucina.
Rintarou era uscito da pochi minuti e sapeva bene dove sarebbe andato.
- Che succede fratellone. - Natsu lo abbraccia da dietro, fermando quella camminata nervosa.
- Non so cosa fare... ho sempre desiderato conoscere un altro padre che come me e Yuuri, ha dovuto crescere da solo il proprio figlio... ma qualcosa mi fa temere di rispondere. E se a causa di una pesante discussione tra me e questo signore... impedisse a suo figlio di vedere il mio? Rintarou mi morirebbe dal dolore, oltre a mandare a pappa il suo futuro di campione mondiale di pattinaggio di figura maschile. - la voce di Shouyou faceva capire il suo stato d'animo agitato alla sorella.
- Sho! - Natsu lo obbliga a voltarsi e guardarla negli occhi - Tu e lui non potrete mai impedire questo amore. Se quel padre sarà contrario, puoi solo dire a Shinji che la porta di questa casa è aperta. Ma solo se va male. Ok? -.
Shouyou sorride annuendo e da un bacio dolce sulla fronte di sua sorella - Grazie cucciola. -.

Il telefonino ricomincia a suonare facendolo sobbalzare. Shouyou lo guarda per alcuni secondi e risponde - Pronto? -.
- Signor Hinata? - una voce profonda fa fremere leggermente Shouyou - Sì, sono io. Con chi ho il piacere di parlare? -.
- Mi chiamo Kageyama Tobio e sono il padre di Kageyama Shinji, il ragazzo di suo figlio Rintarou. - segue un lungo silenzio dove Shouyou non riesce a pronunciare nemmeno una parola.
- Pronto? È ancora in linea? - a quelle domande risponde con voce trattenuta a stento trattiene un urlo - SÌ-sì-sì ecco io... ma... -.
- Signor Hinata? - la voce di Tobio era confusa.
- No, scusatemi è che... beh è un piacere conoscervi. Da tempo... ecco... - non riusciva a formulare una frase sensata.
Natsu guarda suo fratello completamente rosso dall'imbarazzo, ridendo leggermente per quel suo strano atteggiamento.
- Per prima cosa la vorrei ringraziare per non avere tradito la fiducia di mio figlio, credo le sia costato molto non pretendere il mio numero per contattarmi a riguardo della situazione. Seconda cosa merita delle scuse per il comportamento indecoroso sempre a causa di mio figlio... eh... beh. Mi piacerebbe parlare con voi... a riguardo della loro relazione e dei bulli che li perseguitano. Mio figlio non mi ha detto niente a riguardo. Ho scoperto tutto oggi per caso... - la voce di Tobio era tesa, sembrava non riuscisse a restare calmo.
- Signor Kageyama. Sarebbe un piacere e un onore, fare la vostra conoscenza e vi dirò... sono molto preoccupato anche io, specialmente per i bulli. - Shouyou era davvero felice.
Dopo quel discorso segue un momento di silenzio rotto da Shouyou - Posso farvi una domanda? - chiede con una emozione celata.
- Certamente! - dall'altra parte del telefono, Shouyou non poteva vederlo, ma lo immaginava teso e sull'attenti. Quell'immagine nella sua mente gli strappa un sorriso che solo Natsu può vedere - Ma voi... siete proprio Kageyama Tobio? Quel Kageyama... l'alzatore della squadra nazionale del Gi... - non riesce a concludere a causa dell'urlo che sta trattenendo.
Natsu sgrana gli occhi capendo tutto quello strano atteggiamento del fratello e rimane basita nel leggere la conferma a causa degli occhi grandi e lucidi di Shouyou.
- Ehm... sì, sono l'alzatore principale della squadra nazionale del Giappone. - a quella conferma Shouyou perde un battito - Oh! Io... è davvero un... on-onore con-con-noscerti... ora devo andare. Ciao! - dall'emozione chiude la chiamata e si perde a guardare un punto impreciso della casa.

Natsu lo chiama tante volte inutilmente, fino a quando non lo vede alzare lo sguardo - Ho parlato con il miglior alzatore del Giappone... quel maledetto non mi ha mai detto che suo padre è il FAMOSO KAGEYAMA TOBIO! HAAAAAA! - inizia a urlare tirandosi i capelli rossi - Lo uccido... sia lui che mio figlio! Ti rendi conto Nat! Haaaa! -.
- Ora calmati fratellone, capisco la tua felicità, ma io mi preoccuperei di come gli hai buttato giù il telefono. - a sentire quelle parole Shouyou sgrana gli occhi e spalanca la bocca così tanto da far ricordare a Natsu, il famoso quadro dell'urlo di Munch.
- E adesso? - chiede con voce spezzata il più grande.
- Non lo so. Sicuramente lo devi incontrare. - Natsu sorride, beandosi l'espressione completamente rossa dall'imbarazzo di Shouyou "Ora si fa davvero interessante la situazione" pensa con un sorriso beffardo.

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