Violetta è una ragazza come le altre. Ha diciassette anni e fa il liceo classico, una normale scuola dove si studiano materie come: matematica, italiano, storia, geografia e solite cose che siamo stanchi di sentire. Vi direi che è una ragazza normale nell' aspetto fisico, ma non voglio mentirvi perché ucciderebbe la vostra autostima e io so che è molto poca. Ha dei capelli sul castano dorato con delle sfumature bionde che arrivano alle spalle con delle onde che quando si muove la fanno sembrare una principessa. Un paio di occhi da cerbiatta, color nocciola che addolcirebbero chiunque. È magra e ama vestirsi con colori pastello che le fanno risaltare le forme. Ha un sorriso meraviglioso che solo pochi hanno conosciuto anzi se escludiamo suo padre, la zia e la madre posso dire che solo uno lo ha conosciuto veramente. Violetta è una grande guerriera ma si sa che anche le donne più forti dietro una corazza quando vengono colpite possono diventare sensibili e vulnerabili. Lei è stata colpita da una malattia, come la chiama lei, l'amore. Stavate pensando male vero? Beh spero di avervi fatto tirare su un sospiro di sollievo o quasi almeno. Solo un ragazzo può curare quel cuore rotto che lui stesso ha spezzato, ma andiamo per gradi. Vi racconterò la sua storia.3 mesi prima...
'Leon, sei strano che cos' hai?" chiesi preoccupata al mio ragazzo che se ne stava con le mani in tasca davanti a me perso nei suoi pensieri.
"Dobbiamo finirla qui Violetta", mi guardó con quei due occhi verdi che l'avevano fatta innamorare al primo sguardo cercai di aprire bocca, ma la gola era diventata secca, il cuore si era fermato e gli occhi avevano incomiciato ad inumidirsi. "Che cosa stai dicendo Leon? ", "Cio che è meglio per entrambi, questa cosa che abbiamo iniziato di nascosto non ha senso" ed e stato proprio in quel momento che scappai con un cuore spezzato con su inciso il nome di quel ragazzo che mi guardó scappare piangendo con una tale voglia di rincorrerla e baciarla fino a farsi male alle mani.Presente...
Ricacciai le lacrime che stavano cercando di uscire, tre mesi erano passati e soffrivo sempre di piu. Mi manca,mi manca da impazzire anche se mi aveva fatta stare male per tutta l'estate. "Viluuuuuu" grido euforica la mia migliore amica Francesca. Lei non sapeva nulla, anzi nessuno sapevo di quella storia, avevano deciso di tener lontano gli altri per paura che si intromettessero e rovinassero tutto. "Stai sognando ad occhi aperti". "No tranquilla sto bene" rispondo accennando un sorriso. Entriamo in classe e ci sediamo vicine come al solito. "Ti ricordi Federico?", "Si, quello con cui ti senti da questa estate", "esatto" grida euforica battendo le mani. Federico è la cotta storica di Francesca, gli va dietro dal secondo anno di superiori quando lui andava in terza e noi in seconda. Lui odia studiare quindi è molto diverso da lei,ma dicono che gli opposti si attraggono perciò lei non perde la speranza. Forse è per questo che tra me e Leon non ha funzionato, adoriamo le stesse cose e amiamo suonare la chitarra entrambi anzi lui la sa suonare a me insegnava soltanto anche se amavo guardarlo suonare. Basta, devo smetterla, il mio mondo non gira intorno a lui. "Possibile che non mi ascolti mai?", "scusami" rispondo abbassando il capo. "Va bene comunque c'è una novità" continua super euforica e io la guarda con aria interrogativa cercando di capire di cosa stia parlando. "Prego, un attimo di attenzione, vi presento i nostri due nuovi componenti della classe" annuncia la prof creando agitazione tra tutte le ochette della classe che aspettano solo qualcuno da divorare. Alzo gli occhi al cielo mentre vedo Francesca con un sorriso a 34 denti e subito vedo dove ha puntato il suo sguardo e quasi perdo l'uso del respiro vedendo Leon in tutta la sua bellezza accanto a Federico che squadrano la classe con le mani in tasca e uno sguardo di superiorità, il quale si ferma su di me ma non riesco a capire bene la sua reazione perché cambia subito direzione non guardandomi più. Da una gomitata a Fede che sembra incantato a guardare la mia migliore amica che tra l'altro è diventata tutta rossa. "Allora sedetevi pure ragazzi" dice il prof. "Vi potete mettere in quei due banchi in fondo dietro a quelle due ragazze"- e ci indica col capo- facendomi aumentare il battito cardiaco. I due seguono gli ordini e ci passano di fianco per poi sedersi dietro di noi. Sono inondata dal suo profumo, menta e tabacco. Non sopravviverò questo anno me lo sento. Ho il ragazzo del quale sono innamorata dietro e sapere che lui non mi guarda nemmeno mi ucciderà lentamente.Ciao Fran" sento la voce di Federico alle spalle mentre chiama la mia migliore amica, ma cerco di non girarmi per evitare di incontrare quei due occhi verdi. "Ciao Fede" la sento rispondere imbarazzata mentre si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Come stai?"-"B-bene tu?" sorrido sentendola balbettare. Sarà sempre la solita timida. "Bene grazie, ah e come si chiama la tua amica?" mi raddrizzo sulla sedia sentendomi chiamare e cercando di far finta di nulla, ma lei non me lo rende facile. "Lei è Violetta, la mia migliore amica" risponde lei allegra e io le sorrido girandoli educatamente verso di lui. A questo punto noto Leon con gli occhi fissi sotto al banco, sicuramente sul cellulare dato che non se ne stacca mai...
Sto cercando qualcosa da mettermi dato che sono appena uscita dalla doccia mentre Leon se ne sta seduto sul mio letto col telefono in mano, non sopporto che sta con quell'aggeggio quando io sono con lui. "Che due palle" dico in preda a un attacco di incazzatura. Lui non mi nota e continua con quel cazzo di cellulare quindi glielo strappo di mano così che mi guardi subito infuriato. "Ma che cazzo fai? Dammi quel cellulare" dice subito lui alzandosi e avvicinandosi a me. "Io? Sei tu che te ne stai al cellulare mentre stai con me anche sapendo che non lo sopporto"-"Sei una rompipalle quando fai così"-"Ma come sei dolce, grazie" metto su un sorriso falso come una banconota da tre euro e gli lancio il cellulare così che se lo riprenda. Si rimette sul mio letto e continua a fare ciò che faceva prima. I ragazzi normali guarderebbero la propria ragazza cambiarsi, ma lui no. Lui deve starsene al cellulare a scriversi con chissà chi. Aspetta un'attimo, con chi cavolo si deve scrivere quello?
Mi infilo velocemente un paio di pantaloncini e una canotta con la scritta love nera molto scollata sul davanti -così impara- e mi avvicino rubandogli di nuovo il cellulare. "Che hai ora?" mi chiede alzando gli occhi al cielo e mettendo il braccio dietro al capo guardandomi. Il mio sguardo si sofferma sui muscoli che si distendono quando lo tira e lo piega. Si, ho una fissazione per le sue braccia. E per le sue mani. E per i suoi capelli. E per il suo petto. Anzi ho una fissazione totale per lui quindi non sto ad elencare. "Con chi ti devi scrivere sempre tu?" appena sente la mia domanda mette su un sorrisetto e si siede prendendomi per i fianchi facendomi sedere sulla sua gamba. Metto su il broncio e lui continua a ridere. "Con chi pensi che io mi scriva?" mi chiede una volta che si riprende. Sbuffo e nascondo il viso sotto il suo collo. Odio mostrarmi gelosa davanti a lui, anche se lo sono e tanto, ma lo ammetto solo a me stessa. "Gelosona" mi dice lui accarezzandomi un braccio. "Mmh" rispondo chiudendo gli occhi. "Andiamo al mare?ah prima cambiati maglia grazie" dice lui facendomi alzare. "Gelosone" lo prendo in giro io così lui si gira e mi butta sul letto facendomi il solletico. Inizio a dimenarmi come una pazza e a ridere pregando pietà ma lui non mi ascolta.
"Ti prego basta" lui smette e mi guarda sorridendo e si butta al mio fianco facendomi accoccolare a lui. "Il mare può aspettare, 5 minuti e andiamo" mi sussurra in un orecchio -"ma dopo ti cambi la maglia seriamente" -scoppio a ridere sul suo collo e lì gli lascio un bacio affondandoci il viso così da ritrovarmi coperta dal suo profumo.
Menta e tabacco...Ed eccomi qui, un altra storia sempre scritta da me che a differenza dell'altra è ancora in fase di scrittura. Spero vi piaccia e che vi incuriosisca ❤️
@/6gennaio2014 su Twitter se mi volete ma sicuramente non importa a nessuno quindi vado
Ps. Nei primi capitoli ci saranno molti flashback
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Il destino li ha separati ora li riunirà?
FanfictionVioletta e Leon. Due nomi e due persone diverse. Due persone che si sono amate fin quando qualcosa in loro é cambiato. Una decisione che porta alla fine della loro storia d'amore, appena incominciata e poco vissuta. Lui, la lascia senza spiegazioni...