"Can, ho il filmato, quando vuoi puoi passare a prenderlo" gli disse Osman al telefono poche ore dopo.
"Arrivo!" fu la risposta di Can.
Aveva atteso impaziente quella telefonata, assalito da mille dubbi: aveva fatto bene? Si era spinto troppo oltre? E se non avesse funzionato? Ma una voce dentro di lui gli diceva che il gioco valeva la candela ed ora era curioso di scoprire se aveva avuto ragione.
"Non so se sia merito tuo Can, ma era da anni che non vedevo l'anima di Sanem...complimenti, avevi ragione" dichiarò convinto Osman quando, incontrandolo, gli diede la chiavetta dove aveva caricato il video "adesso tocca a te, buona fortuna!" aggiunse.
Can prese il file e tornò subito a casa.
Voleva guardarlo da solo. Andò nello studio di suo padre, accese il computer ed inserì la chiavetta.
Le telecamere avevano ripreso anche l'ingresso di Sanem in sala e Can si accorse all'istante della sua espressione addolorata. Doveva essere successo qualcosa. Il video continuava con gli esercizi preparatori e poi, finalmente, fu la volta del passo a due. Can sentì gli occhi inumidirsi di lacrime. Non riusciva a distogliere lo sguardo da quelle immagini che scorrevano sullo schermo e che gli facevano vedere una Sanem libera da ogni inibizione, abbandonata completamente alla musica, che sembrava scorrerle nelle vene e che guidava il suo corpo. Focalizzò la sua attenzione sul suo viso, bloccando il filmato ed ingrandendo l'immagine e gli parve che stesse piangendo. Cosa diavolo era accaduto?
Provò a chiamarla più volte ma il telefono risultava sempre spento. Pensò di andare a casa sua ma poi guardò l'ora: era quasi l'una di notte e desistette. Seppur a malincuore avrebbe dovuto aspettare fino al mattino.
La prima cosa che fece quando arrivò alla Green Cosmetics fu dirigersi verso la reception, dove lei, solitamente, lavorava ma non la trovò. Le dissero che era già uscita per delle commissioni.
Arrabbiato, si recò nell'ufficio di Deren: "Buongiorno, non le avevo chiesto espressamente di lasciar libera Sanem questa mattina perché avevo bisogno di lei?"
"Infatti" gli rispose la donna, allibita per il tono che lui aveva usato.
"Beh sembra che sia uscita per delle commissioni" insistette Can
"Mi dispiace non ne so nulla..." fu la risposta.
Can sentì che il panico si stava impossessando di lui. Non capiva cosa stesse succedendo, ma, purtroppo, non aveva il tempo di indagare oltre perché lo stavano aspettando per la registrazione dello spot. Visibilmente contrariato provò a richiamarla, ma sempre senza alcun risultato. Contattò anche Osman ma anche lui non la vedeva, né la sentiva, dalla sera precedente. Sembrava si fosse volatilizzata! La sua unica speranza era che lo avesse preceduto sul set, ma quando arrivò non la trovò neppure lì. Cercò di mettere da parte l'agitazione che lo stava divorando e si dedicò al lavoro. Melis, come al solito fu impeccabile e sembrava che il rifiuto di Can non l'avesse ferita per nulla, anzi fece la civettuola con Cemal suscitando lo stupore di Guliz e Leyla.
Al termine delle riprese, Can attese che tutti se ne fossero andati prima di rivolgersi al tecnico addetto al montaggio e chiedergli un favore: " Accanto al video che abbiamo girato ho bisogno che tu me ne realizzi un altro estrapolando alcuni frammenti da questo" gli disse, porgendogli la chiavetta contenente il passo a due di Sanem.
"Va bene, non c'è problema, se viene di là con me possiamo sbrigare insieme la cosa...così mi spiega esattamente quali parte del filmato devo prendere."
"Grazie era proprio quello che speravo..."
La realizzazione del nuovo spot richiese più tempo di quanto avresse pensato, ma alla fine il risultato rese soddisfatti entrambi. Il filmato si apriva con Sanem e Serkan che ballavano in primo piano, per poi lasciare la scena a Melis che avanzava dal fondo con il profumo in mano e lo slogan che recitava " Perfection: armonia e sensualità uniti insieme come due corpi nella danza! Quella nota in più che ti renderà indimenticabile!"
Con il file del nuovo spot, salvato su un'altra chiavetta, Can tornò alla Green Cosmetics, sperando di incontrare, finalmente, Sanem, ma quando arrivò gli uffici erano stranamente silenziosi.
Stava diventando pazzo!
Si diresse verso il reparto produttivo quando si imbatté in Cemal: "Come mai non c'è più nessuno ?" gli chiese.
"Ho pensato di dare il resto del pomeriggio libero, dal momento che abbiamo ultimato la campagna pubblicitaria" rispose "e questa sera siamo tutti invitati da Melis al Sortie per un cocktail....Ah... dimenticavo, per entrare è necessario essere accompagnati da una ragazza e la signorina Demir è già impegnata con me!" concluse con l'evidente intento di provocarlo, ma fallendo miseramente.
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LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONE
RomanceOgnuno di noi ha qualcosa che lo rende unico. Spesso questo qualcosa è invisibile agli occhi e sfugge a un primo sguardo, abituato a cercare la perfezione e dove non la trova non si sofferma, passa oltre perdendo così, il più delle volte, la vera be...