Eʀᴇɴ ᴇ̀ ᴛᴏʀɴᴀᴛᴏ.

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"Siamo arrivati. Bene ragazzi, attenetevi al piano." Vidi lo sguardo di Levi cadere su di me. "Mi raccomando mi fido di voi."

Non volevo deluderlo, ma avevo paura che potesse già essere successo qualcosa di brutto e pregavo che la smettesse di parlare ed entrassimo in quella maledettissima cappella.

"Non sappiamo quanti siano i nemici. Sono gli stessi che ci hanno attaccato a Trost, sapete con chi avete a che fare."
Al pensiero di quel momento mi tornarono alla mente le immagini di ció che era successo.
Stavolta peró non potevo permettermi di indugiare, dovevo fare quello che avevo già fatto quel giorno.
Entrando nella cappella avevamo trovato un'entrata segreta che portava a una caverna sotterranea dove doveva esserci Eren.

"Ricordatevi, i loro fucili possono sparare solo verso dove loro mirano con il gancio del dispositivo di manovra, quindi se li coglierete da dietro non potranno difendersi. È tutto chiaro?"

Armin:"Sì capitano! Siamo pronti."
Jean si avvicinó a me, sussurandomi ancora delle scuse e promettendomi che stavolta non ci avrebbe pensato su, appoggiandomi una mano sulla spalla.

"Jean sta tranquillo. Andrà tutto bene." Purtroppo però dal mio tono di voce si poteva chiaramente percepire la mia preoccupazione.

"Stai cercando di convincere me o te stessa?"
Sospirai, in fondo ci aveva preso in pieno.

"Un po' tutte e due."
Jean:"Mi raccomando sta attenta."

Lo vidi poi togliere immediatamente la mano e spostarsi, probabilmente Levi gli aveva lanciato un'occhiataccia.


"T/n. Guai a te se combini cazzate. E soprattutto ti prego, stai attenta. Non farti ammazzare." Levi mi aveva affiancata e sembrava quasi preoccupato, anche se era difficile capire cosa gli passasse per la testa vista la sua solita espressione.
Sorrisi, ripensando che mi aveva già detto tutte e due quelle frasi in passato.

"Non farti ammazzare nemmeno tu."
"Tch."
Approfittó del attimo esatto in cui Armin e Hanji lanciarono l'esplosivo per rubarmi un veloce bacio a stampo.
Era tutto quello di cui avevo più bisogno.

"Adesso!"
L'urlo di Hanji era il segnale che aspettavamo.
La battaglia era iniziata.

"Attento! A destra!"
Connie si giró appena in tempo dopo il mio urlo e riuscì a uccidere l'uomo prima che potesse colpirlo.
"Grazie t/n!"
Gli sorrisi e mi lanciai subito verso un punto più alto per cercare di capire come stavano andando le cose.
Affiancai Sasha, che con l'arco era davvero brava, non aveva mancato nemmeno uno di quelli che le erano capitati a tiro.

Hanji era ferita, Moblit e Armin furono incaricati da Levi di portarla al sicuro fuori da lì.
Erano rimasti davvero in pochi gli uomini di Rod Reiss.
Stavamo vincendo noi.
"T/n ce l'abbiamo quasi fatta!" Urló Sasha entusiasta di fianco a me.

A volte la invidiavo , vorrei avere io la sua allegria anche in momenti come questi.
Prima che potessi risponderle peró, un enorme boato fece tremare le pareti della caverna.
Qualcuno si era appena trasformato.

"Capitano! Quel passaggio si è aperto! Potremmo provare a.. T/n! FERMATI!"
Jean si era accorto prima di noi che durante il crollo il passaggio che avevamo intravisto sul soffitto, chiuso da delle sbarre, ora era aperto.
Non aspettavo altro.
So che avevo promesso a Levi di non disobbedire ma non c'era tempo da perdere.

"Mio dio Eren! Historia presto dammi le chiavi!"
La scena che mi era comparsa davanti agli occhi sembrava surreale.
Eren era a petto nudo, con del sangue in faccia, legato mani e piedi e davanti a lui, il gigante che a quanto pare doveva essere Rod Reiss si stava ancora trasformando, non avevamo mai visto nulla di simile prima d'ora.

Quel gigante era più grosso del Colossale.

Eren non aveva aperto bocca, se non per ripetere il mio nome almeno una decina di volte e dirmi di andarmene e lasciarlo lì.
Historia mi stava aiutando con le chiavi quando sentii una voce conosciuta dietro di me.
"Historia fai fare a noi."

Era Levi.

A giudicare dalla sua faccia in quel momento era furioso, ma capivo che stava mettendo i suoi sentimenti da parte e dava come priorità il salvare Eren. Di questo gli ero grata.


"Eren smettila di piangerti addosso! Siamo venuti a salvarti e non avremmo mai potuto lasciarti qui! Lo capisci o no? Ora sta a te decidere cosa fare ma non ti permetto di stare a compatirti!"

Ero furiosa, quell'idiota stava blaterando cose sul fatto che fosse inutile, che non avrebbe mai potuto salvare l'umanità e altre cazzate simili.
Avevamo rischiato la nostra vita per salvarlo, e l'avremmo rifatto se fosse stato necessario, ma doveva mettersi in testa che non era la nullità che credeva di essere.

Incrociai il suo sguardo e mi resi conto di quanto fossi davvero stata in pensiero quando l'avevano portato via.
Non provavo nessun sentimento peró, sapevo solo di volergli un bene immenso e nessuno avrebbe più dovuto separarci.

In quel esatto momento, capii di aver fatto la scelta giusta.

Nella mia testa era tutto più chiaro, speravo solo di non morire in quella caverna.




"Non posso arrendermi questa volta!"
Dette queste parole, Eren si lanció nel vuoto dopo aver preso una boccetta lasciata a terra dal signor Reiss.
Stava cercando di usare il potere dell'indurimento dei giganti per proteggerci.
Levi:"Tutti sotto Eren presto! Cosa aspettate?"
Seguimmo gli ordini, e sentii Levi tirarmi un braccio e stringermi forte a lui.
Forse non era poi così arrabbiato.


"Siamo salvi! Ce l'abbiamo fatta sul serio! Eren ho pensato di volerti picchiare prima , ma grazie di averci salvati!"
Sasha stava saltellando in giro seguita da Connie, sembravano i più contenti in quel momento.
"Ragazzi.. quel gigante si sta sicuramente dirigendo verso le mura." Sussurrai, capendo subito che la battaglia non era finita ma appena iniziata.

Rod Reiss era diventato un gigante enorme, che nemmeno riusciva a camminare in piedi per le sue dimensioni, e stava strisciando per terra facendo prendere fuoco a tutto ciò che aveva intorno.


Gli uomini di Erwin ci raggiunsero prima del previsto.
Spiegata tutta la situazione, ci dirigemmo verso il distretto di Orvud, dove secondo Erwin era diretto il gigante.
Sarebbe dovuto arrivare alle prime luci dell'alba e noi avremmo dovuto combatterlo sulle mura.

"Mi sei mancato." Sussurai a Eren, che era sdraiato sul carro di fianco a me.
"Anche tu. Che è successo in mia assenza? State tutto bene? Niente casini?"

"Shh, riposati ora. Si è andato tutto bene, appena sistemeremo questa situazione ti racconterò tutto te lo prometto. Sono felice di riavere il mio migliore amico."

Sottolineai la parola migliore amico sperando di togliermi lo sguardo omicida di Levi da dosso, ma niente, era a cavallo di fianco a noi e nemmeno guardava la strada davanti a lui.
Gli feci un sorriso, ormai avevo capito che non potevo farci nulla era fatto così.

"T/n, ti prometto che non mi faró mai più rapire. Sono io a dover proteggere voi, non il contrario."
A volte era veramente testardo quel ragazzo, ma non so come avrei fatto senza di lui.

"Adesso chiudi gli occhi un po' Eren, fai il bravo. Ci aspetta un'altra battaglia tra poco."

"Va bene, tu non andartene da qui peró. Svegliami quando siamo arrivati a Orvud."

"Sta tranquillo." Gli sorrisi.

"Tch."

"Levi! Smettila."
Di tutta risposta mi guardó male, facendomi scappare un risolino.
Quando era arrabbiato era ancora più carino.

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora