Un Cinque Maggio Fa...

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Per il compleanno di Katsuki non avevo nessuna idea per uno speciale da scrivere, quindi recupero oggi con uno sul Koinobori o festa dei bambini in Giappone. Chi la conosce sa che per tradizione si appendono carpe di diverso colore fuori dalle case in cui vivono bambini, (negli ultimi tempi anche in Giappone le si appende ovunque lo stesso.) parlerò anche di una zona che ho visitato quando sono stata lì nel 2019. Troverete maggiori dettagli in fondo alla pagina.

Era passato molto da quando io e deku avevamo ricostruito un rapporto definibile con... Amicizia se così possiamo dire. Mi aveva confessato i suoi sentimenti ed io non sapevo come reagire. Provavo anch'io qualcosa di diverso per lui, lo sapevo ma non capivo cosa fosse, o forse, dopo tutto quello che gli avevo fatto passare temevo di commettere nuovamente uno sbaglio facendolo poi soffrire. Quando lui mi disse quel primo "ti amo" la mia mente andò nella più totale confusione.

"Aspetterò" mi disse. "non c'è bisogno che tu mi dia risposta adesso, mi accontento di sapere che non mi odi più come un tempo."

Io non ti avevo mai odiato deku. Avevo rancore verso me stesso per i miei modi di fare. Tu eri gentile e solare, non avevi un quirk ma aspiravi a diventare un grande ed io... Io tutta quella tua forza la invidiavo. Mi hanno ripetuto sempre che ero perfetto per fare l'hero, che ero troppo in gamba per abbassarmi al livello degli altri, CAZZATE!
Erano solo delle grandi cazzate. Una persona da sola non può nulla, neanche tu.

"kacchan, torniamo a Shirakawa-go insieme" mi diceva, "voglio visitare nuovamente quella città con te" continuava dopo. Io rimandavo, continuavo ad esitare. Non perché volessi farlo soffrire, ma sapevo quanto un viaggio insieme sarebbe stato duro. Ancora non gli avevo dato risposta. Non riuscivo abbastanza a guardare dentro di me per capire che anch'io, in fondo, ricambiavo quel suo sentimento che lui aveva verso me.

A Shirakawa-go vi eravamo stati da piccoli, durante il 5 maggio festa dei bambini. Lui aveva adorato quel posto, ed anche io. Ci eravamo ricorsi per tutto il piccolo villaggio, rimasto come era secoli prima. Una vera attrazione turistica, gli abitanti avevano ancora il modo di vivere del passato. Salendo una stradina vi si poteva giungere all'Osservatorio del luogo. Quel giorno di tanti anni fa, tutta la radura dove vi era l'area piana per osservare il panorama, era addobbata a festa. I proprietari del negozio e del ristorante su quel piano avevano creato dei tunnel nella zona di prato che si avvicinava alla sponda da cui osservare il villaggio. Archi di bambù a cui avevano appeso le tradizionali carpe di stoffa, aquiloni che ogni 5 maggio addobbavano i tetti delle case giapponesi ed i loro giardini, festeggiando i bambini che abitavano all'interno. Corremmo a per di fiato sotto quei pesci che volavano nel vento ed al tramonto fummo sorpresi dal panorama di un villaggio antico ed i suoi riflessi.

"kacchan, ci torneremo ancora insieme?"

"solo se riuscirai a sorprendermi nerd!"

Sorprendermi. Lo aveva già fatto un centinaio di volte da allora. Era entrato alla UA, aveva un'unicità, il quirk di all might, il One For All, un grandissimo peso su quelle spalle che neanche erano larghe come le mie. Aveva ideato il piano per salvarmi quando i villain mi avevano rapito, aveva cercato in ogni modo di aiutarmi e mi aveva perdonato di tutto ciò che gli avevo fatto passare ed in cambio mi chiedeva solo una cosa, essere sincero con me stesso per poterlo essere anche con lui. E neanche un mese fa, era riuscito nell'impresa che tutti i successori del suo potere avevano aspirato di realizzare. Aveva sconfitto All For One una volta per tutte ed aveva fatto in modo di rinchiudere il suo allievo e tutti i membri della league dietro le sbarre. Era diventato a tutti gli effetti un Hero. Ma a quale prezzo.

"kacchan, guarda non è bellissimo?"

"si deku, lo è" abbozzavo un mezzo sorriso ma si capiva che non c'era neanche il desiderio di mostrarne uno. Lui continuava a sorridermi invece, sincero come sempre, felice. Alzava la mano sinistra ed accarezzava le carpe che fluttuavano nell'aria, da bambini non arrivavamo a sfiorarle nemmeno. Lui voleva acchiapparne una quella volta e così lo feci salire sulle mie spalle ma quando ne prese la coda si sbilanciò facendoci cadere a terra. Un ricordo buffo e felice di quei giorni in cui ancora non ero del tutto preda del mio orgoglio, di quando ancora lui contava molto per me, lo aveva sempre fatto.

Ricordo Di Koinobori - bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora