1𝚡1 - 𝙻'𝚒𝚗𝚒𝚣𝚒𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚏𝚒𝚗𝚎-

2.1K 47 7
                                    

1919, Birmingham

La stazione del treno pullula di persone che fanno avanti e indietro dai treni.
Il mio occhio scrutò un uomo dallo sguardo freddo come il ghiaccio. Vestito di tutto punto. Era affiancato a degli uomini, anch'essi vestiti di tutti punto. L'uomo guardò il suo orologio da taschino e rivolse la parola ad uno dei sui seguaci.

Si guardò in giro e per due secondi incrociò i miei occhi. Una scossa elettrica mi attraversò il corpo. Dentro i suoi occhi erano ricoperti di tenebre, freddezza, vuoto più totale. Mi accennò un sorriso. Lo salutai a mia volta con un abbassamento di testa.
Venne però richiamato dal compare che guardò nella mia direzione e disse qualcosa all'uomo di ghiacciò sghignazzando.

Decido ti prendere un taxi che mi portò nella mia nuova dimora.
L'appartamento era fin troppo spazioso per le poche cose che avevo con me.
Domani andrò a trovare un lavoro. Vorrei intrattenermi mentre sono qui.

Dalla mia mentre non riesco a togliermi il volto di quell'uomo è dei suoi occhi. Si era persino accorto di me. Tra tutta le persone di passaggio, ha incrociato il mio sguardo.
Con quei pensieri mi addormentai nel mio nuovo letto.
Domani sarà una giornata dura.

*il giorno dopo*
Appena mi svegliai decisi di riordinare la mia nuova casa partendo dagli scatoloni.
Tra qualche giorno verrà a trovarmi mio fratello maggiore Liam. Spero non mi faccia scoprire. Non voglio che mi trattino bene solo a causa del mio cognome.

Feci un bagno rilassante e mi vestii.
Presi la borsetta e infilai cose di importanza e uscì di casa. Ma prima che potessi uscire, una donna chiamò la mia attenzione.

«Scusate, è la prima volta che vi vedo. Siete nuova a Small Heath?» chiese la donna sorridente. Non era anziana. All'incirca una cinquantina di anni. Aveva un po' i capelli bianchi e gli occhi di un smeraldo incantevole. Le feci il sorriso e gli risposi con voce pacata e calma.

«Si, sono arrivata ieri sera. Piacere, mi chiamo Josephine Walker. Voi?»

«Chlorine Good. Benvenuta a Small Heath. Ma faccia attenzione. Qui ci sono delle persone che non sono tanto amichevoli. Sono dei Gangster. Si fanno chiamare i Peaky Blinders. Qui comandano loro.» mi avvertì Chlorine.
«Lo terrò a mente. Grazie.» uscì dalla casina e mi incamminai verso qualcosa da bere.

Arrivai davanti ad un Pub con un insegna carina "Il Garrison". Vi entrai e venni subito notata. Era pieno di uomini. Chi era ubriaco e chi invece aveva intenzione di diventarlo.

Notai subito una cameriera bionda, davvero bella. Mi sedetti al bancone e il cameriere venne verso di me.

«Questo non è un posto adatto ad una giovane donna non accompagnata.» mi sorrise l'uomo.

«Nessun posto è adatto ad una giovane donna. Con o senza accompagnatore.» dissi con un sorriso beffardo.

Rimase a bocca aperta. La cameriera se la rideva sotto i baffi.

«Harry dai alla signorina quello che desidera.» una voce femminile alle mie spalle si era intromessa.

Mi girai per guardarla. Capelli mori e gli occhi chiari. Vestita bene. Fin troppe per un posto come questo. La squadrai da testa a piedi e poi si sedette accanto a me. Interessante.

«Sì signorina Shelby.»

«Cosa desiderate signorina?» chiese rivolgendosi a me.

«Whisky irlandese con ghiaccio. Grazie.»
«Fanne due.» disse la ragazza accanto a me. Lui annui e mi porse la bevanda subito dopo.

«Ada Shelby. Non ti ho mai visto da queste parti. Vieni per una visita?» chiese porgendomi la mano, che strinsi subito.

«Oh ehm... in realtà sono qui per restare. Sono arrivata ieri. Volevo andare via dai miei genitori. Josephine Walker comunque. Ma Josie va più che bene.» dissi.

In Love With A Gangster // Peaky Blinders  {SOSPESA!!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora