Giulia. Non ho nessun nome d'arte, nessuna predisposizione o abilità particolare. Mi sono laureata in lingue qualche anno fa, parlo fluentemente l'inglese e il cinese. La mia carriera non ha spiccato il volo, come prevedevo. Anni e anni ad inseguire qualcosa che non sarei mai stata in grado di raggiungere. Per questo ho deciso, dopo qualche anno, di cimentarmi in qualcosa di completamente diverso: il mondo del make-up. Ho fatto un corso della durata di tre anni dove ho imparato tutti i trucchi del mestiere: pennelli, base, ombretti, e chi più ne ha, più ne metta. Era stata molto dura per me. I miei genitori mi hanno dato una mano, ma contemporaneamente sono stata costretta a fare un secondo lavoro, per non pesare su di loro, ero fiera di essere loro figlia, mi avrebbero supportato qualunque cosa io avessi voluto fare nella mia vita. Il secondo lavoro in cui mi imbattei fu proprio quello di baby-sitter, essendo amante dei bambini. Ero davvero brava, i bambini si innamoravano di me senza che io facessi niente, solo standogli vicino e leggendo qualche favola o giocando con i loro giocattoli preferiti. Era così bello poter osservare i loro sorrisi contenti, ogni singola volta. Non avevo idea di come io riuscissi a conciliare il tutto, era davvero difficile, ragion per cui fui anche costretta a chiudere la mia relazione, durata ben sei anni, a tratti tossica, con il ragazzo che credevo di amare. Non so esattamente cosa mi spinse ad arrivare fino a quel punto, a dover lavorare così strenuamente fino a tarda notte per raggiungere un obbiettivo che fino ad allora non avevo mai avuto, molto spesso tornavo a casa stremata, senza energie ma con una passione immensa che mi travolgeva giorno dopo giorno. Tanto per non farmi mancare nulla, avevo deciso di prendere parte anche ad un corso di fotografia che mi avrebbe rilasciato un attestato così che, se solo avessi voluto, avrei potuto farmi pagare per set fotografici singoli o per eventi. Avevo un bisogno disperato di soldi, soprattutto perché quel corso di specializzazione per diventare make-up artist era incredibilmente costoso e non potevo più essere la bambina dei miei genitori per sempre.
Adesso ho esattamente ventiquattro anni. Tanti attestati, tanti corsi fatti, tanta esperienza non sul campo, molte meno speranze per una carriera lavorativa affermata e florida. Vivendo in un piccolo quartiere di Roma sarebbe stato impossibile anche solo sperare di affermarsi e di raggiungere i massimi livelli. Quella professione non veniva vista di buon occhio dalla gente del posto. Per questo motivo avevo mandato il mio curriculum in giro per il mondo, nonostante sarebbe stata l'ennesima esperienza fatta totalmente ad occhi chiusi. Sola. Con l'appoggio dei miei genitori, le mie ali sempre presenti ricamate sulle spalle, che però non mi avrebbero di certo accompagnata così lontano. D'altronde, adesso ero un'adulta, che mi piacesse o meno.
Dopo circa due mesi fui contattata da una società di produzione in Turchia, precisamente nel cuore di Istanbul. Si occupava di serie tv turche, mondo a me totalmente sconosciuto. In Italia continuavano a trasmettere DayDreamer, una serie piuttosto famosa sulla bocca di tutti i miei amici, ma che non mi ha mai davvero affascinata, né per la trama, né per il cast. Ero più una donna da libri. Ho dovuto chiamare un mio amico di origine turca per tradurmi la mail, in quanto era stata scritta interamente in quella lingua:
"Gentile signorina, ci siamo imbattuti nel suo curriculum. Siamo rimasti impressionati dalla sua esperienza e dalle sue abilità, da tempo ricerchiamo una figura che non solo sappia ricoprire un ruolo di rilevanza all'interno della nostra compagnia, ma che sia anche gentile e affabile; Lei ha avuto esperienza con bambini, ha fatto diversi corsi di specializzazione, ha incrementato l'uso della lingua inglese ma anche l'abilità che possiede e che a noi al momento serve, quale quella di make-up artist e di fotografa. Il nostro staff è ricco, siamo circa una cinquantina, gli attori sono tanti e il lavoro si duplica di giorno in giorno. Non si preoccupi per la lingua, non è necessario che lei sappia parlare turco dato che parla molto bene l'inglese anche se sono sicura che riuscirà ad imparare qualcosa, d'altronde si impara più velocemente grazie all'esperienza sul campo. Ha un mese di tempo per decidere, le ho allegato le informazioni più importanti, anche se ne discuteremo sicuramente di persona, qualora accettasse. Non occorre che lei risponda alla mail, entro un mese la aspettiamo qui.
Cordiali saluti, MF YAPIM."
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Başa Sar
RomanceGiulia è una ragazza di ventiquattro anni, una laurea in lingue alle spalle, un corso di specializzazione come truccatrice e fotografa. Poche speranze per una carriera lavorativa prospera. Viene contattata da un'importante società di produzione turc...