Capitolo 22

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Zayn è seduto sul divano di casa sua mentre io sono in piedi davanti aspettando spiegazioni.

-"Ti ascolto." dico tenendo le braccia incrociata.

-"Michelle, non sto ben capendo cosa sta succedendo e sono ancora convinto che tu sia una mia allucinazione, ma in caso non lo fossi volevo dirti che mi manchi."

Lo guardo roteando gli occhi.

-"Non guardarmi così, ti ero mancato anche io." si alza avvicinandosi a me.

Sbuffo perché dopotutto è vero.
Mi era mancato da morire.

Mi attira a se baciandomi con foga, mi prende in braccio spingendomi contro il muro e sussurrando:"Voglio scoparti. Ora."

Rimango un attimo inespressiva quando lo sento dire questo.
Non che io non voglia, ma diciamo che il sesso non è la prima cosa che mi è passata in mente quando l'ho visto per la prima volta dopo un mese intero.

Ma posso giustificarlo per certi versi, la droga gli ha dato al cervello.
Tanto non sarei riuscita a parlare con lui a prescindere in queste condizioni.

-"Tua mamma potrebbe entrare da un momento all'altro." dico.

-"Me ne sbatto il cazzo di mia madre, sinceramente." mi sfila la maglietta baciandomi mentre io continuo ad essere un attimo stranita dal suo comportamento.

Pochi minuti dopo entra in me con una spinta decisa che mi fa gemere e lo vedo subito tapparmi la bocca con la mano

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Pochi minuti dopo entra in me con una spinta decisa che mi fa gemere e lo vedo subito tapparmi la bocca con la mano.

***

Il giorno dopo mi sveglio accanto a lui che ancora dorme.

Gli accarezzo il viso guardandolo mentre per la testa continuano a girarmi diversi scenari su quello che potrebbe essergli successo.

Indosso la sua maglietta e vado in cucina per bere dell'acqua dove vedo sua madre cucinare.

-"Buongiorno, tesoro." mi sorride:"Com'è andata?"

-"Non come speravo. Non sono riuscita nemmeno a parlare con lui ieri. Era fin troppo fatto." sospiro.

-"Ti capisco. È così da settimane. Non mi sono detta mezza parola con lui nelle ultime settimane."

-"Davvero non hai idea di cosa lo abbia portato a queste condizioni?" chiedo.

Mi guarda per qualche secondo piena di indecisione ma poi scuote la testa:"No, non lo so."

Si, che lo sa.

-"Trisha, se sai qualcosa devi dirmelo. Non posso aiutare Zayn se non mi dici cosa gli è successo."

-"Io..io non posso. Deve essere lui a dirtelo, mi dispiace."

La guardo allibita.

Io non posso crederci.
Ma sono impazziti tutti?
Suo figlio è diventato un cazzo di tossico dipendente e lei non vuole dirmi il motivo aspettandosi che io faccia un miracolo.

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