-Scusate io ancora non ho capito, ma voi due siete sposati?- chiese James, indicando suo figlio e la figlia di suo fratello
-No ti pare, sto tradendo mio marito con tuo figlio- ridacchiò la ragazza -siamo sposati da più di un anno- aggiunse
vedendo la faccia confusa di suo padre.i due animagus si trasformarono e cominciarono a saltare per la stanza, la mora fece un sospiro stanco ma divertito
-allora avete finito, o devo schiantarvi- disse con poca calma -se non vi fermate immediatamente vi crucio- aggiunse con voce dura, come risultato ebbe la faccia sbalordita dei presenti e la ritrasformazione dei due.Sirius si avvicinò ad Harry e neanche il tempo di parlare che sentirono un pianto dal piano superiore, Elisabeth con molta calma salì le scale e qualche minuto dopo scese con in braccio delle coperte che racchiudevano suo figlio, vedendo le faccie scioccate girò il bambino verso gli altri,
-questo è nostro figlio James Sirius Potter- sorrise il prescelto,prendendo in braccio il bambino, questa notizia scioccò tutti, soprattutto Sirius e James che caddero a terra in un tonfo, Regulus non riuscì a trattenere le risate.Dopo qualche minuto i due si rialzarono da terra
-posso vederlo?- chiesero in coro Lily e Marlene
la mora annuì sorridendo, mentre le due donne con gli occhi lucidi presero in braccio il bambino.poco dopo aver "risvegliato" i due animagus si sentì un rumore nella cucina, dalla quale uscì Andromeda Black-Tonks, il suo sorriso si spense, nel vedere le figure di suo marito e sua figlia, quando vide anche i suoi cugini si ghiacciò al pavimento.
-zia, sono davvero loro- intervenne Elisabeth, accorgendosi che la donna stava per avere un mancamento
-è impossibile- disse con voce rigida, quasi spaventosa -almeno che qualcuno di voi non sia padrone della morte, e ciò non mi risulta- proseguì guardando negli occhi sua nipote;
-Andy sono davvero loro, io sono padrone della morte- aggiunse Harry, temendo la reazione della donna che non tardò ad arrivare,
calde lacrime caddero sul suo volto perlaceo, mentre suo marito si apprestava ad abbracciarla,
-sei...siete tornati- sussurrò quasi impercettibilmente stringendosi a lui.dopo dei momenti di abbracci, qualcuno suonò il campanello e come da routine il quadro di Walburga Black si mise ad urlare
-amore vai ad aprire, noi proviamo a far stare zitta quella megera- disse Elisabeth guardando suo marito, che annuì dirigendosi verso la porta, mentre i black, quasi al completo, andavano verso il quadro che rappresentava il loro peggior incubo.
-Walburga- disse Sirius guardandola con disprezzo
-Tu, vergogna della mia razza, come osi presenziare nella casa dei miei avi- urlò la donna
-ti prego, tutto ciò è patetico- esordì Andromeda, parlando con sua zia per la prima volta dopo quasi quarant'anni
-Andromeda, figlia ingrata, hai disonorato la famiglia e tuo padre, non meriti di essere qui- sputò velenosa la figura
-madre- disse Regulus quasi in un sussurro
-o Regulus figlio mio, cosa ci fai in compagnia di questi traditori, per non parlare di lei- disse guardando Elisabeth -si è sposata con colui che ha, quasi, ucciso l'oscuro signore- aggiunse
-mi dispiace deluderti ma Voldemort, è stato ucciso da Harry e Regulus è dalla nostra parte- disse la mora, punta sull'orgoglio.una volta essere riusciti a chiudere le tende che oscuravano il quadro, scesero al piano inferiore, dove Elisabeth si piegò in due, dopo una fitta all'addome
-ha scalciato- disse in un sussurro appena udibile, che però giunse alle orecchie di suo padre, che si affrettò ad inginocchiarsi e a poggiare l'orecchio sulla pancia di sua figlia, proprio in tempo per sentire il bambino scalciare ancora, gesto che fece sorridere la ragazza; in quel preciso momento qualcuno stava parlando dalla porta, qualcuno che tutti lì dentro conoscevano.-mocciosus- disse James all'ingresso -che vuoi?-
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𝐴𝐵𝑆𝐸𝑁𝑇𝐼𝐴
Fanfic꧁-------------------------------------------------------꧂ 𝑎𝑠𝑠𝑒̀𝑛𝑧𝑎 𝑠. 𝑓. [𝑑𝑎𝑙 𝑙𝑎𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑏𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎] 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑎 𝑙'𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎, 𝑠𝑎𝑛...