Capitolo 12- Rumore

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Non mi sarei mai aspettato che la ragazza dura fosse la figlia del collega di lavoro dei miei genitori, invece me la ritrovai seduta di fianco, nella macchina a 7 posti che utilizzammo per andare in montagna. Io e lei eravamo seduti in fondo, negli ultimi due posti, mentre le mie sorelline erano sedute insieme a nostra mamma sui tre sedili davanti a noi. Mio padre e il suo collega erano seduti davanti. Il viaggio durò circa un'ora, ma non mi annoiai molto dato che la ragazza dura parlava veramente tanto.

SABATO 29 DICEMBRE

PRIMO GIORNO

Stavamo per arrivare a destinazione, ma in quel momento mi ricordai di non essermi portato il mio telefono.

"Sembrerebbe che la tua stupidità abbia ancora preso il sopravvento Gabriel, penso che nessuno si possa dimenticare il telefono per andare in una gita di tre giorni, invece tu ce l'hai fatta Gabriel. Mizuki, cosa pensi di Gabriel in questo momento? Pensi che Gabriel sia stato uno stupido?" Disse la ragazza dura per deridermi.

"Mio fratello è molto stupido, questo è vero... nessuno si sarebbe mai dimenticato il proprio telefono per andare in vacanza." Disse Mizuki ridendo.

"Per favore, potete smetterla? Ero così impegnato a preparare tutto che ho dimenticato di prendere la cosa più importante... può capitare..." dissi alterato dalle loro parole.

"Vedrai Gabriel, passerai dei giorni migliori senza la distrazione del telefono." Disse mia madre con aria ottimista.

Peccato che avevo promesso a Yuriko che l'avrei chiamata durante questi giorni... pensai.

"Già, è vero... comunque sia... siamo quasi arrivati, ma non ho ancora capito come saremo disposti per le varie stanze..." dissi per cambiare argomento.

"Te lo spiego io: tu sarai in stanza con me e Mizuki, mentre Kiyomi e suo padre staranno in un'altra stanza da soli e i nostri genitori staranno nella stanza più lussuosa dell'hotel. Quindi noi tre potremmo dormire insieme come fratelli." Disse mia sorella Akane.

"Capisco, allora era come lo immaginavo..." dissi.

Più o meno... non avrei pensato che i nostri genitori, si fossero presi la stanza migliore... pensai collegandomi a ciò che dissi ad alta voce.

Finalmente arrivammo in hotel, entrammo nelle nostre stanze e svuotammo le valige.

"Io dormirò in questo letto, mi piace perché è in mezzo agli altri due." Disse Mizuki dopo aver scelto il letto.

"No, così non vale... voglio stare vicino al fratellone..." controbattè Akane.

"Mi dispiace, ma saresti dovuta arrivare prima..."

"Ora basta, non starete litigando per un letto? Facciamo che decido io..." dissi fermandole.

"Va bene..." risposero in coro.

"Perfetto, allora io prenderò il letto di mezzo, ma dato che Mizuki vuole il mio stesso letto perché le piace, facciamo in modo che ci sia solo un letto, così non esisterà più il letto di mezzo... per questo li uniremo tutti e tre, in modo che anche Akane sia felice."

L'idea piacque alle mie sorelline, così iniziammo a sistemare il tutto. Quando finimmo, andammo di sotto perché ci stavano aspettando per andare a pranzo.

GENJITSU- La realtà in cui sono cresciuto è una bugia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora