19 dicembre 2019.
Un giorno come tanti,direte voi.
<< Tini, la gente sta iniziando adesso ad entrare in teatro.>> mi avvisa mio padre.
Tra qualche ora farò il primo dei nove Luna Park e sono agitata.
Ho le farfalle nello stomaco da quando ho aperto gli occhi stamattina, non sarà un semplice concerto. Già lo so.
Le prove sono andate alla grande, gli abiti sono perfetti, è tutto come vorrei o quasi.
Forse manca proprio il pezzo che dovrebbe completare il tutto, ma ormai sono abituata a convivere con questa mancanza, con questo pensiero che mi assilla e non mi dà tregua e che posso sfogare solo nei testi delle mie canzoni.
Stasera non sarà facile trattenere le lacrime, già lo so.<< Tini, in sala trucco appena puoi.>> urla Cami tra i camerini e raggiungo le mie make up artist di fiducia.
Un trucco semplice, poi corro a mettere il body nero con gli inserti argento e gli stivali, quelli alti.
Intanto è arrivato anche Sebastian per cantare insieme come i nostri manager si sono accordati. Devo ammetterlo, fingere di stare con qualcuno non mi piace, ma dal momento che comunque porta benefici ad entrambi e non ho alternative...va bene così.Mi riguardo un attimo allo specchio.
'spaccherai.' mi ripeto cercando di darmi da sola la carica che mi serve.
Inizio a sentire le urla delle fan che scalpitano per l'inizio del concerto. Ancora un'ora e si va in scena. Ne approfitto per pubblicare qualcosa su Instagram. È incredibile come dopo qualche secondo dalla pubblicazione, il mio telefono inizi ad esplodere di commenti, like, tweet, storie.
Detto fatto.Poi il suo messaggio.
- sono appena arrivato in teatro.🤍
Subito mi agito. Lo sapevo benissimo che sarebbe venuto, ma saperlo qui e pensare a ciò che farò stasera mi mette lo stomaco sottosopra e non riesco più a restare calma.
- bene🤍
- tra poco ti raggiungo 🤍
Martina calma, respira. Non è mica la prima volta che lui assiste ad un concerto.<< Tini, mi aiuti a sistemare la giacca?>> entra Cami nel mio camerino. Stasera canteremo Si tu te vas insieme.
<< sei meravigliosa amica mia.>>
<< grazie ancora per questa opportunità. Non immagini quanto sono nervosa.>>
<< andrà alla grande Cami, puoi starne certa.>>
<< come fai a stare così calma tu?>> mi chiede.
<< veramente sto morendo anche io.>> ammetto e scoppiamo a ridere tutte e due.<< si può?>> bussano alla porta e giuro che riconoscerei quella voce anche tra sette miliardi.
<< si, certo.>> vedo Cami un attimo confusa.
Ed eccolo che entra e l'aria in questo camerino sembra essere sempre di meno. La giacca di pelle nera, il ciuffo portato in alto, quel sorriso e quei due occhi così dannatamente verdi. Erano mesi che non ci vedevamo ed è inutile... l'effetto che mi fa è sempre lo stesso.<< ehm ciao...>> si scompiglia i capelli con la mano. È in imbarazzo, lo so. Non si aspettava di trovare Cami.
<< Jorge...>> mi sembra di non avere nemmeno fiato a sufficienza per dire il suo nome.
<< lei è Cami, la mia amica e... Cami, lui è Jorge Blanco.>> li presento.
<< ah finalmente ti conosco, Martina mi ha parlato tantissimo di te.>> dice lui. Martina. È uno dei pochi che ancora mi chiama così. Ha usato il mio nome completo fin dal primo giorno che ci siamo conosciuto e devo ammetterlo che detto da lui fa un certo effetto.
<< io invece ti ho sempre e solo visto in Tv. Sempre stata team Leonetta!>> dice la mia amica facendoci ridere e noi due d'istinto ci guardiamo. I nostri sguardi si incastrano perfettamente, come un qualcosa di complementare.
C'è una certa tensione e si nota.
<< beh io vado a finire di prepararmi.>> dice Cami e va via capendo che eravamo parecchio in imbarazzo.