Capitolo 21

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-Ci serve un nuovo piano- dice Derek, mentre io e Scott entriamo nel suo loft.
-Ho capito. Non possiamo salvare Jackson- replica Scott abbattuto.
Invece si che possiamo farlo!
-Ma non possiamo nemmeno ucciderlo- aggiunge Derek, sorprendendo sia me che Scott.
Derek ci teneva così tanto ad ucciderlo e ora se ne esce con un'affermazione del genere?
-Come lo fermiamo allora?- domando, guardando il mio alfa.
-Non lo so- risponde con un sorriso disperato.
-Forse dovrebbero occuparsene gli Argent- proprone Scott. Sospir rumorosamente. Non l'ha detto veramente.
-Oh si, quelli che ti stavano per uccidere con del strozzalupo ieri sera. Che ti passa per la testa?- lo rimprovero immediatamente.
Victoria Argent non la passerà liscia per aver tentato di uccidere il ragazzo che mi piace.
-No. L'ho morso io, è colpa mia- dice Derek serio.
-Non è colpa tua. Tu non lo hai trasformato in Kanima, è successo per via del suo passato. La forma che assumi riflette la tua personalità, ricordi?- gli rammento. Non è giusto che si incolpi per qualcosa che non ha fatto. È buffo come si sia reso conto solo ora che mordere chiunque non è una buona idea. Queste sono le conseguenze.
-Quella è solo leggenda- taglia corto, ma non mi convince per niente. È più che leggenda, io lo so.
-Ma Derek...- tento di parlargli.
-Andate a casa. Preparatevi per la luna piena. E per come vanno le cose, ho la sensazione che non sarà come le altre- annuncia cupo.
Mi avvicino verso Scott e gli intimo di andare a casa. Non voglio lasciare Derek da solo con 3 beta alle prime armi.
-Sei sicura?- mi chiede il moro.
-Sì- rispondo. Lui annuisce e con un piccolo sorriso, mi dà un bacio delicato. Guarda il nostro alfa e poi esce dal loft.
-Perchè non sei andata con lui?- domanda Derek seccato.
-Non ti lascerò mai solo. Scordatelo- rispondo categoricamente.
-Quindi fai ancora parte del mio branco- dice con un sorriso malizioso.
-Non lo hai ancora capito? Farò sempre parte del tuo branco- replico più che seria.
-Anche se sono una persona cattiva?-
-Non sei cattivo, Derek. Hai solo degli obiettivi sbagliati-
È proprio in questo momento che il portone del loft sbatte rumorosamente. Isaac, Boyd ed Erica sono qui.
Io sistemo le sacche pieni di catene ai loro piedi, mentre Derek apre una scatola enorme con un triskelion inciso al centro.
-Che cos'è?- chiede Isaac curioso.
-È una triscele. Può assumere diversi significati: madre, padre, figlio. Presente, passato futuro. Oppure Alfa, beta e omega- spiego, ormai esperta. Tutti mi guardano sorpresi, soprattutto Derek. Questa è una delle poche cose che non mi ha insegnato.
-Che c'è? Ero curiosa di scoprire che significato aveva il tuo tatuaggio!- mi difendo. Non ho mai avuto occasione di chiederglielo, così mi sono arrangiata da sola.
Mentre Derek si occupa delle varie attrezzature, prendo il telefono per scrivere a Lydia che farò tardi alla sua festa. Mi ucciderà. È il suo compleanno e io sarò in ritardo. Sei una pessima amica, Lexy.
Eppure Lydia mi risponde subito e sembra capire completamente la situazione. Ora che sa di me e di cosa sono, mi sento molto più sollevata, anche se il senso di colpa mi corrode.
-Aiutami ad incatenarlo- mi intima Derek. Afferro una catena e lego Isaac ad uno dei pali di ferro nel loft.
-E se ci liberiamo?- chiede intimidito. Derek ha appena finito di legare Boyd e ora manca solo Erica.
-Proverete ad uscire in tutti i modi. Cercherete di uccidere me e Lexy- dice tranquillo. Io invece sono tutt'altro che tranquilla. Le mie prime lune piene non sono state una passeggiata.
Dopo aver legato anche Erica, non ci resta che aspettare. Non credo di aver aspettato più di 30 minuti per vedere i primi effetti della luna piena. Sento scorrere il sangue più velocemente nelle vene, i contorni delle unghie pulsare. Niente in confronto ai tre beta, i cui occhi si sono illuminati di giallo e sguainano delle zanne da far invidia agli squali.
A differenza loro, io non ho le zanne. Io e Derek lo abbiamo notato fin da subito. In nessuno modo sarei riuscita a mordere qualcuno.
-Derek, occupati di Boyd- gli ordino. Da sola non sarei mai riuscita a pensare ad uno come Boyd. E' il triplo più grande di me e la sua forza è moltiplicata stasera.
Mi avvicino ad Isaac e mi accerto che le sue catene siano ben strette, anche se il ragazzo sembra molto più calmo degli altri due beta.
-Come fai a non sentirlo?- mi chiede.
-Lo sento anche io, idiota- gli dico nervosa.
-E come lo controlli?- domanda, perdendo un po' di controllo.
-Trovando un'ancora, qualcosa che ti tenga umano- rispondo lui.
-E qual è la tua ancora? Scott?- domanda con un sorriso, come a dire che la risposta è più che scontata.
-Scott, Stiles, Derek, tu- dico seria.
Tiro fuori il telefono per vedere se qualcuno mi ha scritto.
2 chiamate da Stiles e 1 messaggio da Scott.
"Devi assolutamente venire. Credo che Lydia abbia messo qualcosa di strano nelle bevande di tutti".
-Derek, mi dispiace, ma devo...- mi giro verso il mio alfa. Erica e Boyd si stanno dimenando ed il mio alfa non riesce a tenerli sotto controllo. Erica è la prima che si libera e attacca Derek, graffiandolo sul petto. Corro verso di lei, la prendo per le spalle e le tiro un pugno sullo stomaco, ma sembra quasi che le stia facendo il solletico. Mi tira un pugno in faccia, facendomi arretrare. Derek si fionda sulla bionda e in qualche modo riesce a rilegarla. Ora manca Boyd, il che è un grande problema. Sta per attaccarmi, quando due mani lo afferrano e lo incatenano. Isaac è di fronte a me, con le mani serrate sulla gola di Boyd. Ci sta aiutando.
-Lo hai controllato!- urlo contenta. -Hai trovato un'ancora-.
-Sì, mio padre- dice sorridendo. Perché sta sorridendo?
-Tuo padre? La persona che ti ha rinchiuso in un freezer e ti ha maltrattato per tutta la tua vita?- chiedo incredula. Com'è possibile che sia questa la sua ancora?
-Non voleva- mormora sincero. È assurdo che Isaac lo pensi. Anche se fosse vero, il signor Lahey non aveva il diritto di trattarlo in quel modo. -Vai da Scott-.
Anche Derek annuisce e decide di accompagnarmi fino all'entrata. Entrambi giriamo la testa appena sentiamo dei passi avvicinarsi. Quello che mi sorprende di più, è vedere la mia migliore amica nel loft. Avanza come se fosse in un stato di transe e ho un brutto presentimento.
-Lydia?- la chiamo, ma continua a camminare diretta verso Derek. Non bada minimamente a me. Allunga una mano verso il mio alfa, ed apre il palmo. Sulla sua pelle c'è una polvere viola. Strozzalupo.
La soffia verso Derek, che preso alla sprovvista, la inspira.
-Derek, no!- urlo, ma ormai è troppo tardi. Tutto il suo corpo cade a terra con un sonoro tonfo.
-Che diavolo stai facendo, Lydia?- domando alla mia migliore amica. È solo ora che sembra ricordarsi della mia esistenza e mi fissa. Quelli non sono gli stessi occhi della mia amica. Sono troppo cupi e tempestosi. Non è rimasto niente del suo solito color verde.
Dalla tasca del suo vestito estrae altro strozzalupo e senza darmi il tempo di scappare, la polvere invade le mie narici ed i miei polmoni. Tossisco più volte, prima di cadere accanto a Derek. I suoi occhi sono chiusi e per un momento temo che sia morto, ma le mie orecchie sentono il suo battito di cuore.
-Lydia...perché lo stai facendo?- riesco a chiedere a fatica, ma non ricevo alcuna risposta e tutto intorno a me diventa buio.

                                         ***
-Stai bene?- mi chiede una voce maschile.
Riapro gli occhi lentamente e la prima cosa che vedo è Isaac. Di Lydia e Derek non c'è alcuna traccia.
-Hai visto dove è andata Lydia?- domando preoccupata, alzandomi sul posto.
-No- risponde, squadrandomi.
-No? Era letteralmente qui, Isaac!- urlo frustrata.
-Scusa se stavo cercando di svegliarti mentre lotto per l'autocontrollo- grida di rimando. Mi calmo, realizzando quello che ha appena detto. Non è colpa sua e non è giusto che io lo incolpa.
-Scusami, Isaac. Te la stai cavando davvero bene- gli dico.
Devo trovare Scott e aiutare Derek.
Inizio a correre verso la casa di Lydia. Tra la folla intravedo Scott, ma per passare devo spingere diverse persone. Ma dico, spostarsi fa troppo schifo?
Alcune persone si lanciano in piscina, mentre altre hanno dei comportamenti più che strani. Due ragazzi della squadra di lacrosse tengono Matt, che si dimena e urla di non saper nuotare. I due però non lo ascoltano e lo buttano all'interno della piscina. Ordino all'acqua di tenerlo in superficie, giusto per darmi il tempo di raggiungerlo. Ad aiutarlo però, è Jackson, che gli porge una mano e lo sostiene, mentre Matt si alza.
Matt non sa nuotare...
Ho percepito la sua paura mentre lo buttavano in acqua. Il suo terrore di sprofondare nell'acqua. Quasi come se avesse paura di morire.
-È lui- dico a Scott e Stiles, che continuano ad osservare la scena imperterriti. -Lui controlla il Kanima-.
Jackson non ha paura dell'acqua, no. Lui è il capitano della squadra di nuoto, ma Matt ce l'ha. La sua paura si riflette col Kanima.
-Dobbiamo seguirlo- esclama Scott, percorrendo i passi di Matt, eppure non troviamo né Jackson né Matt. In più non riesco a concentrarmi o pensare sapendo che Derek è in pericolo. Okay, Lydia non è così terridicante e non riuscirebbe ad uccidere nessuno. Ma è anche vero che quella che ho visto prima non era la mia Lydia.
-Non ci posso credere. No, non ci posso credere- ripete Stiles, andando avanti e indietro.
Prendo il telefono e tento di chiamare Derek, sperando che mi risponda. Dopo due squilli, risponde. Il mio cuore riprende a battere normalmente.
-Lexy?- domanda Deaton, sorprendendomi.
-Deaton?- chiedo a mia volta.
-Presumo che tu voglia sapere se stia bene-
-È così?-
-Starà bene, non ti preoccupare. Vuole che tu aiuta Scott- dice.
-Okay- ribatto per poi attaccare il telefono.
Ora mi rivolgo a Stiles e Scott.
-Bene. Qual è il piano?-

*note*
Mi scuso per averci messo così tanto pt.29191
Spero vi piaccia <3

Lost in Beacon Hills || tw ff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora