Sweater Weather

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E' iniziata una nuova settimana e quel bacio non riesco più a dimenticarlo, anche se sono passate tre settimane. Mi sento male, molto, non ho più sentito Rick e non so il perché. Il problema forse è il mio terribile orgoglio, ma neanche lui scherza. Le notte le passo sveglia a pensare a lui mentre mi uccido i polmoni per le troppe sigarette. Ho bisogno di averlo vicino, ma ho paura. Sono le cinque di mattina e sto guardando l'alba, anche se con gli occhi che mi ritrovo non riesco a vedere molto. Questo periodo sto uscendo spesso con Jacopo e per dimenticarmi degli occhi penetranti di Rick fumo troppe canne, quindi immaginatevi i miei occhi: stanchi, rossi, con il trucco colato per il pianto e gli occhi lucidi. Sto peggiorando anche a scuola, ho smesso di studiare, io senza una ragione ben precisa non faccio nulla. Poco prima era Riccardo, ma ora? Nessuno.
L'alba è fantastica, decido di farle una foto e di mandarla al ragazzo che sto pensando costantemente in quest'ultimo periodo.

- Da Cassie -
Non ci parliamo più, non ti vedo più.
Non capisco il motivo, piango troppo spesso ultimamente e mi sto rovinando.
Ho un orgoglio di merda, ma intanto mi faccio forza e ti invio questa foto.
L'alba è meravigliosa con le sue diverse tonalità, ma i tuoi occhi sono più brillanti.

Invio o non invio? Che cambia tanto se glielo invio? Al massimo non mi risponde. Premo il tastino e solo ora noto il suo accesso. E' già online, oddio non può farmi questo. Ho l'ansia.

- Da Rick -
La sto guardando anch'io.
E' da giorni che non dormo, mi mancavi troppo per permette al sonno di avere la meglio sui pensieri che avevo di te.
Mi hanno raccontato tutto i ragazzi, ma io ho veramente paura di impegnarmi.

Inizio a piangere di più, le lacrime rigano il viso ormai irriconoscibile. Vado in cucina e prendo una birra, bevo e fumo, spero di morire. Torno in terrazza e noto un nuovo messaggio, è sempre lui.

- Da Rick -
Devo parlarti assolutamente, so che da giorni non vai a scuola.
Beh, non ci andremo neppure oggi signorina.
Alle 6 alla PAM.

Guardo l'orologio e sono le 5:40, perciò entro subito in camera per prepararmi. Ieri sera mi ero fatta una doccia, quindi stamattina sono pulita. Mi strucco, ho il mascara sparso un po' ovunque sul mio viso, per riprendermi mi lavo la faccia e poi i denti. Mi vesto con degli skinny jeans azzurro chiaro, una maglietta bianca con il taschino e le vans bianche. Mi streccio i capelli e poi mi faccio una treccia, mi metto un po' di profumo: Riccardo odia il fumo, quindi devo coprire la puzza il più possibile. Mi trucco con la BB cream, mascara e lucidalabbra; voglio essere il più "leggere possibile". Si sono fatte le 5:55 e corro fuori per non fare ritardo, sono sempre la solita lumaca.
Arrivo alle 6:10 e vedo Riccardo seduto sotto il murales dei Crookids, bello come sempre anche se ha anche lui il viso un po' rovinato. Mi vede, si alza, si avvicina ed entrambi non sappiamo esattamente come iniziare il tutto. Mi faccio coraggio, non sono più una bambina.

<< Mi manchi >> non inizio a piangere, è già tanto se lo faccio quando sono sola. Io davanti alle persone non posso piangere, soprattutto se la causa ce l'ho ad un metro.
<< Anche tu. >> è dolce anche quando è freddo.
<< Perché è successo tutto questo allora?>>
<< Una ragazza mi ha spezzato il cuore. Ho paura di impegnarmi dopo quella relazione, figuriamoci se riesco a sopravvivere con una ragazza ancora più stronza.>> ci rimango di sasso, non me lo aspettavo, non dico nulla e lo lascio continuare. << Non ti devi offendere, sappiamo tutti come sei realmente. Fai cose che a me non piacciono, ma mi piaci lo stesso>> accenno un sorriso.
<< Anche tu mi piaci. >> e sorride pure lui. Mi avvicino piano, Rick fa lo stesso: ci baciamo, di nuovo, ma ora siamo entrambi sicuri che non ci accadrà nulla di male.
<< E ora?>> dico speranzosamente
<< Sei la mia ragazza.>>
<< Sono la tua ragazza.>> dissi prima ri baciarlo ancora e ancora.

Passammo tutta la mattinata insieme, ridevamo e facevamo giri per la città. A pranzo andammo a casa mia dove trovammo tutto il gruppo.

<< Ma cosa è successo?>> dice subito Edoardo, il mio ficcanaso preferito.
<< Stiamo insieme>> rispondiamo sorridendo immediatamente
<< FINALMENTE! NON NE POTEVAVO PIU' DI SENTIRE LE VOSTRE LAGNE>>
<< Ohw, quanto siete teneri ragazzi. Scusate ma, lei chi è?>> dissi indicando una mora tinta di biondo. Voi penserete "oh una zoccola" e l'avrei fatto anche io, solo che mi ispirava troppa simpatia.
<< Ah lei è Greta, è una nostra amica>> disse Rick prima di salutarla con un bacio sulla guancia.
<< Allora piacere Greta>> disse sorridendole sinceramente
<< Piacere tutto mio Cassandra>> disse pure lei

La giornata la conclusi così: gruppo, cibo, tv, cibo, musica, cibo, video games, cibo, tante coccole, tanto cibo. Alle 10:30, come al solito, andarono tutti via e io mi preparai per andare a dormire.

<< Yuyu vieni qui per favore>> dissi urlando dalla mia camera per farmi sentire
<< Dimmi Cassie>> arrivò subito dal corridoio
<< Hai voglia di dormire con me stanotte?>> non se lo fece ripetere due volte che già si era buttato sopra la materasso pronto per la fiaba. Già, gli racconto le storie dei libri che ho letto, che bambino che è. Stasera gli ho raccontato la trama di "Novecento" di Alessandro Baricco e si è addormentato come un angioletto.

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SALVE A TUTTE
CI TENGO MOLTO A QUESTO CAPITOLO, NON SO PERCHE'
LAL
COME SEMPRE SCUSATE PER GLI ERRORI E SPERO ABBIATE PASSATO UNA BUONA GIORNATA
A DOMANI CON IL NUOVO CAPITOLO, BUONANOTTE

Insegnami a respirare. || MyDreams & Crookids.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora