❝ dream ❞

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c'è chi si innamora del ragazzo dei propri sogni, e chi invece si innamora del ragazzo nei suoi sogni.

e un'altra notte passò, ormai erano due anni che continuavo a sognare quel bellissimo ragazzo dai capelli color turchese, quel ragazzo divertente, dolce ma a volte anche stronzo e testardo.

mi alzai per andarmi a vestire.

scelsi i primi vestiti che trovai, o meglio, la solita felpa grigia e dei jeans strappati sulle ginocchia, neri.

feci colazione, salutai i miei e andai come sempre a scuola. i bulli non mancavano mai: frocetto, gay di merda... e insulti del genere.

ormai imparato a lasciarli perdere, o anzi, fottermene, con i termini delicati di alex.

le sei ore passarono velocemente, strano.

dopo essere tornato a casa, cominciai a fare i compiti e ad anticiparmi qualche pagina che avevo da studiare per la prossima settimana.

dopo qualche oretta guardai il telefono per controllare l'orario; 18 febbraio 2020

in questo periodo non stavo nemmeno registrando più i video con lyon quindi avevo tutta la giornata libera

la passai comunque giocando ai videogiochi, così da stancare un bel pò gli occhi e dormire subito.

dopo cena lessi un libro per rilassarmi di più, infatti dopo un quarto d'ora mi addormentai. non era interessante quel romanzo poi.

aprii gli occhi e mi ritrovai in una camera, o meglio, nel letto in cui ogni volta mi risvegliavo quando andavo a trovare alex. 

ovviamente non serve nemmeno dire che ero felicissimo come sempre.

strofinai gli occhi mentre sbadigliavo. ero ancora stanco ma volevo alzarmi.

cercai di non fare rumore alzandomi, sgattaiolai pian piano vero la luminosa cucina.

ormai dopo due anni penso di esserne certo, quella probabilmente è la casa di alex.

non era molto grande, ma nemmeno troppo piccola, era... giusta. era molto luminosa, non ho mai visto piovere in due anni in questo eterno sogno, o forse si, due volte.

ma torniamo al presente.

sporsi la testa leggermente fuori dalla porta per vedere se alex ci fosse; e infatti era lì.

stava cucinando qualcosa, guardai l'orologio ed era mattina, sicuramente stava preparando l colazione. molto probabile le uova con del bacon.

mi avvicinai e mi fiondai su di lui abbracciandolo da dietro, stando attento a non toccare la padella che stava sul fuoco.

lui si girò d'improvviso e sospirò ricambiando l'abbraccio.

< gesù, sei te giorgio, pensavo ci fosse un ladro > 

mi scappò una risatina, alzai lo sguardo e lo guardai sorridendo.

< ma se ci siamo solo noi qui scemo >

cominciò a ridere anche a lui, mentre mi passava una mano nei miei capelli mossi. sapeva che io amo quando fa così, è troppo rilassante.

tesi le mani in alto per poi chiuderle e riaprirle, come quando un bambino cerca di salutare.

volevo che si abbassasse, la differenza di altezza c'era, e anche troppa, ma a me andava bene così, alex mi continuava a dire che ero carino così, come un tappetto ahah.

si abbassò un pochino, sapeva cosa volessi fare, così, in punta di piedi, gli lasciai un bacio sulle sue soffici labbra. aspettavo questo momento da tutta la giornata.

stavo per staccarmi ma alex mi riportò a se approfondendo il bacio che durò diversi secondi, finché ci staccammo per riprendere fiato. vorrei che quel momento continuasse in eterno.

dopo il bacio lo guardai, mi sorrise e io portai le mani sulla faccia, coprendomi il viso; stavo andando letteralmente a fuoco.

< sei così carino giorgio quando arrossisci. >

e così mi tolse le mani dalla faccia per poi lasciarmi un caldo bacio sulla guancia.


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continua :)

spero vi stia piacendo, ah e scusate se ci sono degli errori grammaticali, faccio schifo con i verbi lool.

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