L'ultima prima notte

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«Io voglio il letto vicino alla finestra»

«Ma Scarlett, lo prendi sempre tu!»

«Se voi siete così poco combattive, Mary, non è colpa mia»

«Ti faremo pentire di essertelo accaparrata anche stavolta»

«Alice, tu ci starai poco e niente qui dentro, quindi per te sarebbe decisamente inutile»

Guardando l'espressione offesa stampata sul volto della ragazza, tutte scoppiarono a ridere.

Si accucciò sul suo letto, le guance rosse come pomodori e le braccia incrociate, guardandole con gli occhi colmi di risentimento.

«È inutile che facciate tanto le santarelline, voi» ribatté, con il tono più tagliente che riuscì a trovare.

«Che cosa vorresti insinuare?» rispose Scarlett, e lei assunse l'aria di chi la sa lunga.

«Dico solo che neanche voi dormirete ogni giorno su questi letti»

A quelle parole, tutte trattennero rumorosamente il fiato, indignate.

«Vedremo, Alice Prewett» minacciò Emmeline, scostandosi dietro la spalla i lunghissimi capelli biondi «Vedremo»

Lei sollevò il mento in un'espressione altezzosa per poi rivolgerle una breve linguaccia.

«E comunque» proseguì infine, «dopo queste accuse infamanti i miei biscotti potete anche scordarveli»

Le ragazze si guardarono a turno.

«Quali biscotti?» domandarono in coro, sospettose.

Lei estrasse con fare teatrale un grosso pacco di biscotti al cioccolato dal baule, mostrandoli alle compagne ma tenendoli stretti a sé.

«Questi biscotti» rispose con perfidia.

Lily, Scarlett, Mary e Emmeline si scambiarono una rapida occhiata complice e annuirono.

«PRENDIAMOLI!» urlarono all'unisono, avventandosi contro la povera ragazza indifesa.

Lei, vedendo quell'orda di corpi venirle addosso, decise di desistere prima di essere sopraffatta fatalmente.

«OK! Ok, sono vostri!» esclamò, agitando le braccia per evitare il peggio.

Tutte scoppiarono a ridere e Mary si assicurò il bottino, strappando dalle mani di Alice il grosso pacco di biscotti.

«Allora» disse poi, un sorriso smagliante sul volto «Pigiama party a base di biscotti di Alice e gossip?»

Senza indugio alcuno, le compagne risposero con un fragoroso «SI'!»

Si cambiarono, indossando i pigiami più ridicoli che avessero nel baule: Lily ne indossò uno con un drago ricamato sulla maglietta, che sputava fiamme di mille colori; Scarlett ne aveva messo uno rosso fuoco tappezzato di Boccini svollazzanti; Mary, invece, ne aveva preferito uno della sua band preferita, le Sorelle Stravagarie, ricoperto di arcobaleni, unicorni e ananas, ma con il logo del gruppo piazzato al centro della morbida felpa sformata; Alice era la più sgargiante, con la sua tuta giallo sole che spiccava e faceva male agli occhi; Emmeline, al contrario di tutte, aveva una camicia da notte bianco ottico, con gli orli ornati di pizzo.

«Alice, mettiti sotto le coperte, guardarti mi fa male agli occhi» disse Lily, ridendo.

«Vi siete accanite contro di me, stasera?» rispose lei, imbronciata.

«Dai, parliamo di roba seria» intervenne invece Scarlett, sorridendo sghemba «Che ne pensate del signor Russell Dixon?»

«Mmm» commentò Mary, mordicchiandosi una guancia «Non mi dispiace per niente, direi»

The Final Chance /a Marauders's story/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora