Capitolo 19: Un incontro disastroso

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Scrittrice:Salve cari! Scusate volevo provare a fare l'aristocratica...Comunque mi volevo scusare di avervi disgustato nell'altro capitolo, ma volevo drammatizzare la situazione. Spero di non avervi delusi (sempre se il libro vi sta piacendo). Comunque spero che continuerete a leggere perchè la vita per Debby sta diventando poco a poco impossibile...

Tornai a casa. Come sempre non c'era nessuno. Iniziai ad avere fame, quindi presi qualcosa dalla mensola. Dopo mangiato guardai l'ora. "Il ladro"non aveva specificato a che ora, ma era di pomeriggio. Erano le 10 minuti alle 17:00 allora decisi di andare. Mi diressi a scuola e poi andai in cortile. Mi guardai in torno:non c'era nessuno. Aspettai mezz'ora. Allora iniziai a camminare per il cortile, visto che era abbastanza grande, poteva essere da altre parti. Ma poi sentì dei passi. "Il ladro"doveva essere una "ladra" visto che i passi erano simili al rumore dei tacchi. Era lontana e non riuscivo a focalizzarla, però notai che era seguita da altre 2 persone. Si avvicinava sempre più, poi si fermò. Si volse alle altre due ombre, ci parlò per un pò...sembrava abbastanza arrabbiata con le altre due e poi se ne andarono. Quei versi da maniaca mi ricordavano una persona a scuola...Comunque si avvicinò e finalmente vidi chi era...era Beth. Io rimasi impressionata, non avevo parole...
Beth:Novellina! Finalmente sole...

Aveva una faccia minacciosa e mi guardava attentamente.
Beth:Dobbiamo chiarire delle cose. Forse noi due abbiamo iniziato con il piede sbagliato...

Mentre parlava si avvicinava sempre di più a me mentre faceva girare del dito...la mia collana! Io non smettevo di guardarla. La guardavo come un cane guarda una coscia di pollo. Beth se ne accorse.
Beth:E quindi, ci tieni come la tua vita a questa collana, eh? Peccato che ora ce l'ho io...
Io:Perchè lo fai?! Che ti ho fatto di male?! È per la maglietta?
Beth:No!...ok un pò sì, ma è per lui...
Io:Per lui chi?!
Beth:Oooh, tu lo sai!

Feci una riflessione...e finalmente realizzai.
Io:Aaah, sei arrabbiata perchè io sro uscendo con Andrew!
Beth: Esatto! Ed ora mi vendicherò!

Dopo dette quelle parole, arrivarono le altre 2 con...nitro glicerina e degli occhiali?!
Beth:Sai, la professoressa Wood, quel giorno, mi fece venire un'idea...

Beth, mentre parlava si metteva gli occhiali protettivi. Io intuì le sue intenzioni, ma non volevo crederci...
Io:C-Che vuoi fare...?

Beth buttò la collana a terra e prese la bottiglietta di nitro glicerina.
Beth:Ohvoglio solo DISTRUGGERRE LA TUA VITA!
io:No!

Prima che versarse la nitro glicerina la spinsi facendola cadere a terra. La bottiglia scivolò dalla mano di Beth. Andò a terra vicino al pannello elettrico. Ad un certo punto arrivatono i professori.
Prof. G:Ragazze! Ma che cosa succede?!
Prof. W:C'è la nitro glicerina!  Esploderà vicino al pannello elettrico e la scuola...

Non finì di parlare che la nitro glicerina esose vicino al pannello elettrico causando un incendio. Io, Beth e i professori ci salvammo per miracolo, ma purtroppo no la mia collana. Fortunatamente il fuoco cessò subito e infiammò solo una parte di giardino. Il professore ci guardò malissimo.
Prof. G:Che cosa stavate facendo con la nitro glicerina?!

Nessuno di noi 2 ebbe il coraggio di rispondere.
Prof. G:Bene, se non rispondete non  mi resta che favi una sospensione!
Io:No per favore prof! La prego le dirò tutto...

Il professore mi guardò con uno sguardo severo e serio.
Prof. G : Ok Preskot, venga di qua.

Il professore ed io ci allontanammo da Beth che mi stava guardando malissimo. Il professore mi fermò ed io iniziai a parlare e a raccontare fin dall'inizio, e cioè dai biglietti. Il professore mi guardò fissa negli occhi.
Prof. G:Ok Preskot, non ti farò la sospensione perchè sei stata obbligata e minacciata, ma la cosa giusta che dovevi fare era parlarne con un adulto, anche con me. Ti avrei ascoltata...
Io:Lo so e la ringrazio professore...
Prof. G:Comunque prenderò provvedimenti per la signorina Jennet.
Io:Ok grazie mille professore.

Poi arrivarono i rinforzi che risistemarono la scuola e dopo 2 ore,la scuola ritornò disponibile. Dopo risistemata la suola, i rinforzi trovarono una parte della mia collana. Era la foto di mamma ridotta in cenere. Disperata della foto rovinata, ritornai a casa. Ovviamente non c'era nessuno. Andai in camera mia, mi stesi sul letto e fissai i frammenti della foto fino a tarda notte pensando che ora, per colpa di Beth, non ero più al sicuro, perchè quella collana era l'unico oggetto che mi legava a mamma. Ma ora non lo avrebbe più fatto.

Diario di una sognatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora