𝑫𝒊𝒄𝒊𝒂𝒔𝒆𝒕𝒕𝒆

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SLEEPING FOR THE FIRST TIME

«Ora tu mi dirai la verità, e ti assicuro che se capirò che mi stai dicendo una cazzata ti farò soffrire lentamente fino a quando tu non perderai i sensi dal dolore e poi ricominciare il tutto come un cerchio infinito chiaro?»  gli sto davanti
guardandolo dal basso

«Mai» mi sputa in un occhio

senza dare nessun cenno di stupore o schifo mi pulisco il viso con la mano e poi gli sorrido

senza parlare ancora prendo una pinza dal tavolino e ritorno da lui

«Io volevo essere buona con te ma a quanto pare non funziona» prendo di nuovo il suo viso con una mano e gli spalanco la bocca

lui urla a causa del dolore inferto dei tagli hai lati della sua bocca

«Tieni la voce per dopo» gli consiglio per poi infilargli la pinza in bocca e strappargli un dente

«Questo lo terrò come ricordo» sventolo il dente davanti al suo viso addolorato

«Tu sei completamente pazza!» urla con il sangue che cola lungo tutta la sua bocca

«Grazie» batto le mani dopo aver posato il dente dentro una vaschetta di ferro

«Ora hai voglia di parlare?» sorrido con le mani dietro la schiena

«Vaffanculo» insiste cercando di farsi vedere sicuro

«Meglio per me» so che in questo momento sul viso ho stampato un sorriso da psicopatica che farebbe paura a chiunque

ma questa sono io e a me piace

«Prendiamo il mio giocattolo preferito» sussurro tirando fuori una bombola di fiamma ossidrica da sotto il tavolo

Finn spalanca gli occhi e comincia ad agitarsi facendo tintinnare le catene e oscillare il suo corpo

«Nono ti prego» ripete come un mantra mentre io comico ad accenderla facendo uscire delle lingue di fuoco

«Allora parla!» esclamo avvicinando sempre di più la fiamma al suo petto

«Non posso, ma ti prego non farmi del male» mi implora scuotendo energicamente la testa

«Non posso» rido per poi avvicinare la fiamma e bruciare tutto il suo petto secondo dopo secondo

le sue urla diventano musica per le mie orecchie e il mio corpo si rilassa

«Basta, parlerò lo giuro!!» parla dopo alcuni secondi in cui il suo petto si brucia lasciano andare nell'aria puzza di carne bruciata

la spengo e la poso al mio fianco

«Dimmi perché ti sei messo contro di me se sapevi che ti avrei trovato e ucciso» prendo una sedia a la poso davanti a lui per poi sedermi

«Me lo hanno ordinato» risponde soltanto non soddisfando la mia voglia di sapere

«Chi?» chiedo fredda

«Non lo so lo giuro, mi hanno contattato tramite messaggio e mi hanno detto che se non avessi rapito quei bambini avrebbero ucciso mia figlia» piange disperato

non sono tanto convinta di quello che dice, ma io so che sua figlia è l'unica cosa che gli rimane quindi su questo so che non direbbe mai una cazzata del genere

«Perché hanno scelto te e non qualcun altro?» dopo questa domanda chiudo gli occhi e mi metto ad ascoltare il suo battito cardiaco che grazie al silenzio assordante che alleggia in queste mura mi dà la possibilità di ascoltare

𝐁𝐎𝐒𝐒 𝐖𝐎𝐌𝐄𝐍  {𝑺𝒕𝒆𝒑𝒉𝒆𝒏 𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora