Capitolo 26

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Il Consiglio di Guerra si compone da: Lian, Ethan, Regan, Kirk, Kendall, Eridian, William e Gerard, appena rientrato da Shaken. Sono niente meno che i cavalieri più anziani e con più esperienza. Le questioni da trattare sono due: Massiccio e l'accampamento degli invasori tra Shaken e Osha. Sembra che il Re di Cremisi abbia già fatto la sua mossa. Si è sistemato oltre il nostro confine fuori dalla Foresta Buia e sopra il passo di Karam. Secondo i rapporti, non si è visto per diverso tempo, ma i suoi uomini attendevano sia le istruzioni che il nostro esercito. So che ha avuto contatti con Rugiada e con Francisco. Tra i messaggi arrivati con Wintai, abbiamo l'ordine di pensare prima a questa campagna, mentre Massiccio è una scelta quasi accessoria e irrilevante. Spostare i soldati verso Osha potrebbe essere una mossa ragionevole, ma accerchiare l'accampamento potrebbe risultare più semplice, aiutando entrambi gli eserciti. Rileggo l'inchiostro sulla carta ruvida con lo stemma "Il Nord deve essere stabilizzato. Massiccio è secondario". Poi sposto lo sguardo sul secondo foglietto, leggermente più piccolo ed il mio respiro si fa più irregolare. Mi accarezzo il collo mentre con l'altra mano do qualche pezzo di carne a Wintai, che si è accomodato su un cuscino morbido lì accanto. Il mio sguardo scruta l'orizzonte. I ragazzi parlano di come mettere le unità e di come spostare alcuni soldati di stanza a est verso la battaglia. Ad un tratto, non me ne rendo conto, ma sono con la mente altrove. Forse le parole che il re ha detto, sul fatto che non c'è alcun uomo che possa volermi, sono alquanto vere. Oltre ai cavalieri, non ho mai avuto amici maschi. Sono stata alle corti dei regni di Giada, Fiorito e Cherule e ho fatto la conoscenza di molti giovani soldati e nobili, ma non siamo in stretto rapporto o contatto. Nessuno mi è mai parso propenso ad immischiarsi nella fitta lotta verso il trono di Lux. La verità è che sono sola. E quell'uomo? Non so cosa pensi di me, perché eccetto per i nostri incontri sfuggenti avvenuti nel tempo e un po' tutti strani, non mi ha mai chiarito i suoi sentimenti o il suo volere. Sono solo una corona da conquistare? È questo che pensano tutti?

<<Mia signora>> una voce soffice mi accarezza il braccio, sussulto.

Lian mi sta osservando preoccupato.

Sposto lo sguardo verso il gruppo al tavolo con le mappe e pedine che mi rivolgono gli stessi occhi.

<<Scusate. Io stavo...ero sovrappensiero>> arrossisco.

<<Volete condividere le vostre preoccupazioni? Potrebbe aiutare>> suggerisce Kirk.

Gli sorrido <<Sono solo sciocchezze>> gracchio.

<<Si tratta di ciò che vi hanno detto, vero?>> mormora ancora il mio miglior amico.

<<Dovresti tornare dagli altri>> lo rimprovero.

<<So che nelle ultime settimane non ho fatto altro che farti soffrire. Mi hai affidato tu quella missione. Non ho mai avuto intenzione di tradirti>> ringhia a bassa voce.

<<Eppure lo hai fatto. Sorvegliarla e riferire, questo era il compito. Cosa hai fatto? Hai passato tutto il tempo con lei. Perché sei qui? Per riportarle i nostri movimenti o strategie? Sei una spia>> sogghigno adirata.

<<Non ti ho mai tradito e mi piange il cuore sapere che pensi che per quella ragazzina possa cambiare la mia lealtà>> scuote il capo.

Lo studio attentamente. Sembra sincero, allora perché mi sento ferita? <<Perché non mi hai detto che ti saresti comportato così?>>.

Mi accarezza la guancia <<Perché se tu lo avessi saputo, non saremmo riusciti a completare la missione. Loro ti sorvegliavano, doveva sembrare vero. Perdonami. Puoi punirmi con tutto ciò che vuoi, ma ti prego, sei l'unica a cui io abbia mai desiderato di stare accanto. Non ti ho tradito>> ripete fissandomi.

Mi scosto infastidita. Per la prima volta non voglio che mi abbracci o che mi accarezzi. Vengo assalita dalla consapevolezza che l'uomo che ho di fronte non è chi mi aspettavo.

<<Mantenere le distanze, Sir Lian, è ciò che vi chiedo. Tornate ai vostri compiti. Mi piace l'idea di rafforzare le linee, Sir Kirk, eseguite l'ordine. I soldati che abbondano e che ci possono essere d'aiuto ad est saranno spostati al fronte. Voglio che in due settimane i preparativi siano pronti>> affermo mentre i loro volti rimangono alquanto perplessi.

<<Due settimane? Mia signora, ci vuole almeno un mese>> ribatte Lian.

<<Ho detto DUE settimane>> ripeto.

Bussano ed entra Sir Dylan <<Mia signora, perdonate l'interruzione. Ci sono giunte notizie da Massiccio: Sir Trent e Sir Reginald sono caduti vittima di un'imboscata. Un soldato della pattuglia di Sir Julius ha consegnato un messaggio dichiarando che hanno tentato di recuperare i compagni>>.

<<Che vuol dire "recuperare"?>> è Ethan a domandare che dopo aver fissato in malo modo Lian, sposta l'attenzione sulla guardia.

<<Pare ci siano state delle complicazioni nella missione e che siano stati scoperti. Perdonatemi, Generale. Non sappiamo altro>> riprende il nuovo cavaliere.

Sto assimilando le informazioni quando spunta proprio Sir Julius ansimante <<Mia signora! Terribili notizie! I cavalieri Trent e Reginald sono stati arrestati dalle guardie di Massiccio ed ora li stanno trascinando qui, dinnanzi alla Corte e a vostro padre. Il Principe Damocle ha architettato tutto e come pretesto per averli arrestati, li accusa di aver infranto il trattato di pace tra i regni e aver aizzato una ribellione in un villaggio di confine>>.

<<Cosa!?>> urlo incamminandomi velocemente verso la sala di quelle serpi seguita da tutti i ragazzi. Non la passeranno liscia. Due settimane prima di partire per settentrione? Perfetto, vorrà dire che al posto di radere al suolo il regno di Massiccio, mi concentrerò sul suo centro di potere: il castello e la corona sulla testa del loro re. Pagheranno per il male che hanno procurato ai miei compagni, fratelli e amici. È una promessa.

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