Quando Can entrò nella sala vi trovò solo Sanem.
"Come mai non c'è nessuno?? I bambini?.." domandò perplesso.
"Oggi ho terminato prima le lezioni, volevo che fossimo soli... Desidero parlarti" fu la risposta.
"Come mai qui?" la voce di Can lasciava trasparire una nota di preoccupazione che Sanem, però, non colse.
"Beh, qui, in un certo senso, è dove tutto ha avuto inizio e quindi mi è sembrato il luogo più adatto dove dirti quello che ho in mente già da un po'..."
Can sentì un brivido freddo percorrergli la schiena. Non gli piaceva proprio la piega che stava prendendo quella conversazione. Voleva lasciarlo?? L'impressione che si stesse allontanando da lui, allora, era vera??. No, non poteva accadere di nuovo, si disse.
"Ascolta Sanem, so ho fatto qualcosa, qualunque cosa, che ti ha infastidita, non l'ho fatta intenzionalmente...devi credermi...tu sei la cosa più importante della mia vita.." Non riuscì a continuare perché il panico stava per avere il sopravvento.
"Anche per me è così Can. Tu sei la cosa più bella e straordinaria che mi sia mai capitata....ma voglio di più.. Io voglio il sogno completo..."
Can si sforzava di capire quelle parole, ma per quanto ci provasse non riusciva ad afferrarne il senso e rimase lì imbambolato a guardarla, senza emettere alcun suono ,finché fu lei a rompere quel silenzio imbarazzante che si era venuto a creare.
"Can" disse "vuoi sposarmi?"
Lui non riusciva a credere alle proprie orecchie e ci mise, forse, un attimo di troppo ad elaborare quella bizzarra situazione.
"Cosa???" chiese sbalordito.
Sanem cominciò a pensare di aver fatto un passo falso e si allontanò da lui per non fargli vedere che la sua risposta l'aveva ferita e che lacrime di delusione le avevano riempito gli occhi.
"Scusa, fa finta che non ti abbia chiesto niente" disse brusca oltrepassandolo, con l'intenzione di uscire da lì, ma Can la bloccò afferrandole un braccio e riportandola davanti a sé.
"Sì" rispose "Sì ti voglio sposare, domani, adesso ... prima è meglio è! Ancora una volta Sanem Aydin mi hai lasciato di sasso. In genere queste domande spettano a noi uomini. Non ho ancora imparato che da te posso aspettarmi di tutto...Perdonami..."concluse baciandola dolcemente.
"Però anch'io ho una cosa da dirti..."proseguì.
"Ti ascolto.."
" Ho ricevuto una proposta di lavoro qui ad Istanbul..."
"Davvero???? E di cosa si tratta???""Ferit Yilmaz ha deciso di lasciare la Green Cosmetics. Al suo posto subentrerà la Turkey Cosmetics e mi è stato offerto il posto di amm.re delegato... Ma prima di accettare volevo parlarne con te..."
" Can quello che importa è quello che desideri tu.."
"Io desidero solo stare accanto a te Sanem e questo non è possibile se rimango a Londra e non ti chiederei mai di rinunciare a questa scuola per seguirmi, ma la Green Cosmetics è legata al tuo passato, quel passato che hai fatto tanta fatica a superare,perciò..."
"Hai detto bene" lo interruppe Sanem " la Green Cosmetics, ormai, è acqua passata. Io non ci penso più, non è un problema, per me, se tu lavori per loro. Io voglio solo averti sempre al mio fianco, il resto non conta..."
Un enorme sorriso comparve sul volto di Can: "D' accordo, allora è deciso, ma permettimi di fare una cosa.."
"Cosa??"
"Questa sera voglio portarti a cena in un posto romantico. Tu farai finta di non sapere nulla e sarai elettrizzata. Io ti chiederò di sposarmi. Tu farai finta di essere commossa e mi risponderai di sì...almeno questo me lo devi....""Va bene, amore, ma non farò finta di essere elettrizzata e commossa. Lo sarò sicuramente perché con te ogni volta è come se fosse la prima volta. " e poi con sguardo furbo aggiunse " Ti dimentichi un piccolo particolare, però..."
Can si sforzò di indovinare ma non gli venne in mente nulla così chiese "Quale?"
"Dovrai chiedere la mia mano a mio padre...In Turchia si fa così..."
"Allah...Hai ragione e pensi che acconsentirà?"
"Beh questo dipenderà da te, Can Divit. Me se sei riuscito a conquistare me, non credo che sarà un problema!"
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LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONE
RomanceOgnuno di noi ha qualcosa che lo rende unico. Spesso questo qualcosa è invisibile agli occhi e sfugge a un primo sguardo, abituato a cercare la perfezione e dove non la trova non si sofferma, passa oltre perdendo così, il più delle volte, la vera be...