Kamira Higurashi pov.
Osservo Rin cercare di avvicinare Sesshōmaru in tutti i modi possibili ed immaginabili. La sua tenerezza è a livelli universali e, ogni volta che la vedo, dentro di me si sviluppa un livello di protezione incontrollabile.
È come se davanti a me avessi Kagome e Sōta.
Mi ritrovo a pensare inclinando leggermente la testa di lato.
Rin si avvicina porgendogli dell'acqua assieme ad un pesce e dei funghi raccolti nelle vicinanze «Non perdere tempo con queste cose inutili, quante volte dovrò ripetertelo?» le dice Sesshōmaru senza guardarla in viso, ma Rin non demorde e glieli avvicina ulteriormente.
Kasumi sospira «Dovreste fermarla Divina Kamira, non è bene che impari ad avere familiarità con i demoni.» «Non preoccuparti Kasumi, Rin sa come stanno realmente le cose, già glielo ho spiegato.» le rispondo afferrando un sasso e mirando alla tempia del cane, il quale prende a ringhiarmi contro «Vuoi forse morire umana?» «No, ma se non vuoi che ti infili nel naso una garza imbrattata di disinfettante, vedi di trattare bene la piccola Rin, dopotutto sta soltanto cercando di essere gentile.» lo minaccio sapendo quanto dia fastidio al suo olfatto. Il cagnaccio mi ignora, però non dice più nulla di spiacevole alla piccola, la quale mi regala un sorriso determinato «Vieni Rin lascia stare quel rognoso con le pulci e andiamo a comprare un nuovo kimono come ti avevo promesso.» le dico porgendole la mano che lei prontamente afferra.
Camminiamo per il villaggio dirette verso il commerciante di kimono giunto da poco in cerca di fortuna «Salve Sacerdotessa, come le posso essere d'aiuto?» mi domanda l'uomo «Salve a lei buon uomo, sto cercando un kimono per la mia giovane amica. Ha qualcosa per la sua taglia?» gli domando «Ma certo! Ecco a lei, scelga pure quello che più le aggrada!» esclama passandomi sotto gli occhi vari tessuti «Scegline pure due Rin, non è assolutamente un problema.» la piccola si avvicina indicandomi uno rosso e uno arancione con i quadretti bianchi e una cinta verde «Perfetto, prendiamo questi qui. Quanto le devo?» domando e, una volta pagato, ci allontaniamo dirette verso la sua baracca così da potersi cambiare.
La vedo indossare quello rosso, molto simile al vecchio straccio che possedeva «Ti sta molto bene, sono felice che ti piaccia.» le dico scompigliandole i capelli e guardandomi attorno esaminando il posto con attenzione «Rin tu hai dei giocattoli?» le chiedo e lei scuote la testa negativamente indicandomi le immagini di un saccheggio dove tutto venne portato via «Capisco...» mormoro puntando gli occhi sul suo vecchio kimono e ripensando a mia nonna che amava molto cucire «Ti piacerebbe avere una bambola?» i suoi occhi si illuminano «Bene, ne faremo una come mi ha insegnato mia nonna! Prendi quegli stracci e torniamo al campo dove siamo accampati, così ci metteremo subito all'opera!» esclamo con entusiasmo sentendo il mio cuore fare uno strano rumore.
Ritaglio e appallottolo la stoffa facendoci passare un filo spesso di lana che funge da sostegno e da articolazione così che la bambola possa muoversi con facilità. Al posto degli occhi ci attacco, sempre con ago e filo, due bottoni e, al posto dei capelli inserisco una specie di cuffia.
Rin mi guarda estasiata, mentre io osservo non molto soddisfatta il risultato, dopotutto è risaputo che non sia una grande sarta come invece lo era la mia amata nonna «È orrenda.» sento dire a Sesshōmaru, ma Rin la stringe forte al suo petto per poi abbracciarmi come se davanti ai suoi occhi vi fosse la bambola più bella del mondo.
Si allontana di qualche passo per iniziare a giocarci, mentre io rimetto tutto in ordine «Se non ti piace e se sei convinto di far meglio di me, perché non mi fai vedere la tua grande bravura?» gli rispondo gonfiando le guance «Scordatelo, non esiste che il grande Sesshōmaru faccia cose simili, per di più per una stupida e insignificante cucciola d'uomo.» faccio schioccare la lingua contro il palato «Sei davvero asfissiante. Rin cerca solo di essere gentile, potresti darle un minimo di soddisfazione, sopratutto visto come la trattano al villaggio.» gli rispondo poggiandomi sulle ginocchia e osservando la ferita quasi del tutto guarita.
Sistemo la medicazione e lui, anche se di malavoglia, mi lascia fare «Hai bisogno di mangiare, questo lo sai anche tu, vero?» «Il cibo umano non è di mio gradimento, preferisco altro.» «Del tipo? Crocchette demoniache e un bel gatto alla griglia?! Smettila di lamentarti per una buona volta e adattati!» ringhio infilandogli un fungo in bocca che finisce per sembrare un ciuccio gigante.
Scoppio a ridere mentre lui cerca di afferrarmi con i suoi lunghi artigli «Non ridere di me o giuro che ti ammazzo!» mi minaccia «Dillo con un po' più di convinzione, allora lì ti crederò.» gli rispondo passandogli un secondo fungo che finisce per mangiare più schifato che mai. Rin lo guarda felice e lui borbotta «Si può sapere perché hai quell'espressione di gioia?» le domanda e lei si avvicina sorridendogli ancora di più «Perché è contenta che tu stia mangiando quello che lei ti ha preparato con tanto affetto, non è vero Rin?» lei annuisce con vigore ed io le accarezzo i capelli.
Sesshōmaru pov.
I sentimenti umani sono incomprensibili, più allontano queste due da me più loro rimangono ferme al mio fianco.
Sembra che non esista nulla che possa far cambiare loro idea, continuano a stare qui fornendomi cibo e cure come se le mie parole non fossero altro che vento silenzioso, piuttosto che acide come il veleno dei miei artigli.
Mai, mai nell'arco della mia vita mi è capitato di interfacciarmi a questo modo con gli umani. L'unica donna, se così posso definirla, che ha cercato in tutti i modi di restarmi vicina è Mirai, ma d'altronde si sa che i sentimenti di un demone sono alquanto diversi da quelli degli umani. I Yokai non mostrano molto affetto neanche alla propria famiglia, mentre queste due femmine umane sono alquanto strane, decisamente curiose da dover osservare...
Mi fermo ad osservare il sorriso di Kamira mentre gioca con la mocciosa trovatella e con quella bambola davvero disgustosa «Allora Rin fai attenzione, mi raccomando. Torna dritta a casa senza fare deviazioni e tieni la porta ben chiusa altrimenti ti ammalerai.» si raccomanda come se fosse sua madre «Inoltre, sei sicura di avere tutto l'occorrente per mangiare? Se vuoi possiamo andare a pescare assieme.» la nanetta nega con il capo e ci saluta con la mano saltellando via.
L'espressione della sacerdotessa si incupisce «Ti ci stai affezionando troppo, dovrai lasciarla andare un giorno.» le faccio presente «Non fare da guastafeste Sesshōmaru, quella bambina ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei.» «Tzk, fino ad ora è sopravvissuta senza il tuo intervento, continuerà a farlo anche dopo.» «Sei proprio un cane rognoso!» mi ringhia contro andandosi a sedere vicino al fuoco per riscaldarsi.
«Ti sto solo dicendo la verità, tu stessa hai detto di venire da un'altra epoca. A conti fatti quella bambina è già morta che sepolta.» rispondo facendola tremare e ben presto ciò che resta della mia corazza si distrugge in mille frammenti e un brivido mi percuote la spina dorsale «Sta zitto! Se dici un'altra parola brutta su Rin morirai qui all'istante! Chiaro?» mi minaccia guardandomi con uno sguardo folle «Fa un po' come ti pare.» borbotto chiudendo gli occhi per riposare.
Rin pov.
La sorellona Kamira è fantastica! Mi ha regalato due nuovi kimono e una bambola rendendomi molto felice.
Mi piace stare con il signor Sesshōmaru, la signora Kasumi e la sorellona, non vorrei separarmi mai e poi mai da loro.
Chissà se quando se ne andrà via mi porterà con lei...?
Mi domando saltellando su un piede solo fino alla mia baracca.
Quando arrivo però trovo uno strano signore al suo interno che sta bevendo e mangiando la mia cena «Sei tu che abiti in questa baracca?» mi domanda facendomi indietreggiare e stringere forte al petto la mia bambolina nuova «Non avere paura, non voglio farti alcun male.» mi rassicura, ma io mi tengo ugualmente a debita distanza ricordandomi perfettamente le parole della sorellona Kamira.
Mi muovo per scappare, ma lui mi afferra tappandomi la bocca «Shhh! Sta zitta! Altrimenti mi troveranno e mi uccideranno!» mi intima, ma quando poi degli ululati iniziano ad avvicinarsi accompagnati da urla di terrore, il demone mi lascia andare ed io mi metto a correre nella speranza di arrivare dalla sorellona il prima possibile.
Kamira Higurashi pov.
Sobbalzo quando i miei sensi captano un frammento della Sfera accompagnata da un'aura demoniaca «Puzza di lupo e sangue.» ringhia Sesshōmaru «Rin!» esclamo iniziando a correre verso il villaggio, ma quando arrivo a metà strada il mio cuore si ferma e le ginocchia cedono sbattendo a terra zozzandosi di terra e sangue, sangue della mia piccola Rin.
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Inuyasha: La Reincarnazione.
FanfictionI capitoli revisionati hanno questa spunta ✅ Kamira e Kagome sono sorelle legate dallo stesso destino. Un giorno si ritrovano catapultate in una nuova epoca, piena di insidie e pericoli dove scopriranno di possedere dei grandi poteri ereditati da du...