Capitolo 1 °La tipica ragazza che odia il mondo °

23 1 0
                                    

Ciao, sono Alex, e sono la tipica ragazza che odia tutto è tutti tranne il suo telefono che ha sempre tra le mani e si divide tra musica e tumblr.

Frequento la seconda F del liceo scientifico di Roma e oggi è il primo giorno di scuola. Sto andando a piedi. Tanto la strada è poca e poi incontrerò la mia migliore amica Mara e andremo insieme.

La lezione comincia e la prof. inizia a spiegare, come ogni inizio anno, le regole e il suo metodo di studio. Io apro il quaderno e, fingendo di prendere appunti, disegno ( è la mia passione ).

«Signorina Alex, vedo che quel maledetto quaderno è ancora nelle sue mani»

«Eh già prof. Non se ne libererà molto facilmente»

Suona l'intervallo e, come sempre, esco dall'aula e mi scontro con un nuovo alunno

«Sta attento a dove cammini!»

«Scusa! Non ti scaldare però. Io sono Kei»

«Si ciao.»

Tornai in classe più nervosa che mai: "Chi è questo, mo?" pensavo

Poi, tra un disegno e l'altro, finalmente suona la campanella ed io corro fuori e vado a casa con le cuffie nelle orecchie e, indovinate chi incontrò esattamente di fronte a casa mia?Kei!

«Hey. Non sapevo abitassi qui» disse«mi sono trasferito oggi è già conosco la mia nuova vicina»

«Scusa, hai detto qualcosa?» dissi io togliendomi una cuffia

«Hahaha, sei buffa»

Io buffa? Questo è fuori e non posso pensare che dovrò averlo di fronte.

Entro in casa «Sono tornata papà. Chiamami quando è pronto da mangiare»

Entrai in camera mia, buttai la cartella sul letto e accesi il computer e andai su Facebook. La prima cosa che notai fu una richiesta di amicizia: era Kai

Accettai e gli scrissi un messaggio

'Come hai fatto a sapere il mio nome?'

'Me l'ha detto Mara' rispose subito

'Cosa vuoi?' Chiesi

'conoscerti'

Non so cosa accadde ma il mio odio per il mondo stava leggermente diminuendo anche se poteva non sembrare

Non riuscii a dormire tutta la notte, non facevo altro che pensare a quel cretino e, per questo, la mattina dopo mi svegliai tardi ma arrivai a scuola in tempo.

Posai la cartella sulla sedia e la prof Bianco entrò in classe con un espressione radiosa sul volto

" Ragazzi, ottime notizie! " esclamò con gioia

" È riuscita a trovare qualcuno col coraggio di sposarla? " disse Marco, il pagliaccio di classe

" Ha Ha Ha, molto spiritoso. Comunque, tornando alle cose serie, abbiamo un nuovo alunno nella nostra scuola, traferitosi da poco da Venezia, e noi abbiamo il privilegio di ospitarlo nella nostra classe. Entra Kei! "

Quel nome... Quando lo sentii una rabbia cominciò a ribbollirmi nelle vene, non so nemmeno perché

" Kei, accomodati lì, vicino ad Alex " disse la prof riferendosi a Kei.

Quel ragazzo era una persecuzione. Per tutta la mattina non lo guardai in faccia. Poi, nell'intervallo, andai in bagno a sciacquarmi il viso, avevo bisogno di un pò di fresco.

In seguito corsi verso la seconda A per incontrare Alessandro, il mio migliore amico. Non lo vedevo dal 15 luglio, dato che andò in vacanza con i suoi. Appena lo vidi gli saltai al collo

" Aleeeee! " urlai " mi sei mancato tantissimo!! "

" Anche tu, Alex " rispose lui abbracciandomi forte. Amavo i suoi abbracci, erano come uno scudo protettivo. Non ne avevo mai abbastanza

Sfortunatamente, però, dopo poco la campanella suonò e l'abbraccio si interruppe

Tornai in classe a malincuore: lasciare quel bellissimo abbraccio per rivedere quell'idiota di Kei

Non riuscivo nemmeno a guardarlo, quindi presi il mio quaderno e iniziai a disegnare

Alla fine delle lezioni Alessandro mi aspettava fuori scuola e tornammo a casa insieme. Poi si fermò da me per studiare. Lui è sempre stato inteliggentissimo e studiare con lui era sempre più facile rispetto alla spiegazione della prof.

Poi, mentre studiavamo, ci scappava anche qualche battaglia di solletico o una lotta con i cuscini fino a quando mio padre non entrava in camera mia e ci trovava sfiniti stesi a terra e ci portava qualcosa da mangiare.

Erano circa le 18:30

" Wow, si è fatto proprio tardi " disse Alessandro " Devo andare ora, domani mattina ti vengo a prendere con il motorino Alex? "

" Si per me va bene "

" Allora a domani, Alex "

" Si, a domani "

Lui se ne andò e io tornai in camera mia, guardai il cellulare e vidi 2 chiamate perse e 10 messaggi tutti dalla stessa persona: Kei

Lo richiamai e gli chiesi cosa volesse. Lui rispose arrabbiatissimo, come se gli avessi fatto chissà cosa, e disse che la prossima volta mi sarebbe venuto a prendere fino a casa.

Io quel ragazzo non lo capisco proprio

" Senti, fra, prima cosa calmati, non sei mica mio padre! Poi si può sapere come hai fatto ad avere il mio numero!? " gli chiesi.

" Non è questo l'importante! " rispose lui " Comunque domani, dopo la scuola, passa da casa mia " disse poi

" Perché ? " chiesi io

" Uffa quante storie! Tu fallo e basta " replicò lui

" Ok, basta che stai zitto, non ti sopporto"

" Allora a domani "

" Si, ok"

Andai a dormire più perplessa che mai. Tirai un sospiro e cercai di addormentarmi

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

քօʀtaʍɨ ռɛʟ ċʊօʀɛDove le storie prendono vita. Scoprilo ora