Il clan di Anthony Landolina dunque ,ora comanda tutto il territorio della città di Atlantic City.
Obbiettivo raggiunto, grazie alla costanza ,fermezza,solidità,tenacia, dei tre ragazzi ,nonché componenti del clan ,Nando Vitale Goerge Restifo, e Albert Randazzo.
Sono loro gli artefici di tutto, oltre a Lorenzo Volpe, vero omicida di Joseph Morfeo.
Insomma, ora il dominio è destinato ad Anthony Landolina, che dunque ,a soli diciassette anni, si ritrova a dominare ben due territori importanti degli USA: Filadelfia, e Atlantic City.
I tre infiltrati, tornano dunque dal loro vero boss, quello "biologico".
Al ritorno a Filadelfia, in villa Landolina, però,non c'è il boss, ma lui ,Gennaro Landi, colui che voleva ma non ha potuto ,colui che ha le possibilità ,ma non le ha potute sfruttare, colui che è stato scelto e chiamato dal boss ,a stare con lui, vicino, con l'obbiettivo nel frattempo ,di guarire.
Ebbene Gennaro ,dopo un bel po di tempo dalla partenza dei colleghi, si è ripreso, completamente.
L'accoglienza di Gennaro ai tre ,non può quindi che essere benevola. George,Albert, e Nando,scendono quindi da una verde acqua Volkswagen Tipo 3 ,del 1965, probabilmente abbrancata ad Atlantic.
All'uscita dall'auto , in prossimità della villa, si intravede una presenza ,un ragazzo, che dalle movenze e dalla fisicità, sembrerebbe proprio Gennaro.
L'incognita si risolve con l'avvento del sole, che illumina Gennaro Landi, che con sorriso e positività contagiante, si dirige verso il grande cancello d'entrata.
Il cancello viene aperto. Gennaro e gli altri tre, ritornano insieme, un gruppo coeso, questa volta però,con Atlantic City in pugno.
Strette di mano ,sorrisi, e abbracci, si intrecciano collettivamente. ,tant'è ,che Landi decide subito di chiedere:-"Allora, com'è andata? Ce l'abbiamo o no sta cazzu ri paìsi??". La risposta quindi ,spetta a Nando:-"Certo che ce l'abbiamo, ora è nostra Gennà, ora è nostra!". La felicità ,conforme ormai all'entusiasmo, creano un'area veramente positiva, un'area che non si vedeva da molto tempo in casa Landolina.
Lo stesso padrone ,che però manca.
L'assenza si fa sentire, e soprattutto si nota. Per questo subito, istantaneamente, alla non vista di Anthony,è George a domandare:-"Ma Anthony dove sta?"
Gennaro ,anche qui ,tranquillamente ,risponde alla scontata domanda:-"È andato a fare un servizio ,adesso dovrebbe venire", e arriva.
Gennaro ancora una volta ,sembra come aver predetto il futuro. Il boss Anthony Landolina ,fa finalmente ritorno. Posto sui sedili posteriori ,in una Ferrari 330 GTC color nero,fuoriesce dal suo interno.
Ritorna dunque il boss Anthony Landolina ,che ,alla vista dei suoi più fidati affiliati, dice prontamente:-"E voi che ci fate qua ? Già avete fatto?" , una frase che può dire tutto, come può anche riversare nell'animo dei tre ,un senso di incompleto,di qualcosa che non hanno fatto, e che dovevano fare.
Ma poi ,il senso di insicurezza e di dubbio, vengono trascinati via ,dal senso di rispetto ,orgoglio, e orgogliosità ,da parte del boss, che ,complice anche la sua ancora paradossale e giovanissima età ,non riesce a trattenersi dalla inattesa sorpresa, dall'inattesa velocità con cui i tre sono riusciti a concludere la missione.
Insomma, tra sorrisi ,abbracci ,strette di mano, e pacche sul collo e sulla schiena, si è completato questo senso di felicità improvvisa ,di Anthony Landolina.
Il brindisi quindi,non può non essere svolto.
Ma oltre al brindisi ,Anthony Landolina, ha anche un'altra idea: organizzare una grande festa, in onore del nuovo territorio conquistato dal clan.
Anthony inoltre, ha intenzione, affinché sia una grande e importante festa, di chiamare i più importanti e potenti boss mafiosi degli Stati Uniti, sette uomini d'onore, che nel collettivo, formano l'organo principale della criminalità organizzata mondiale: "L'Associazione".
È quindi deciso, la cena si farà.
Arriva dunque Domenica ,il giorno atteso.
La grande tavola è pronta. Grandi arredamenti e modifiche importanti ed evidenti ,sono state apportate alla villa, al solo scopo di trasformare la grande proprietà ,almeno per questa sera, nel posto più pericoloso e allo stesso tempo sicuro ,al mondo. Auto lussuose, posto grandiosamente ,maestosamente illuminato dai fari delle auto, che non fanno altro che illuminare e ,con il contributo dei vari bracci destri, canonizzare, i boss malavitosi.
La strada viene tracciata e illuminata , lo sguardo ,è tutto su di loro. Gli ospiti ,i sette boss,invitati da Anthony Landolina, sono dunque:
Don Emilio Pusateri, boss di Miami, e a capo della famiglia Pusateri dal 1934. Originario di Monreale, è un uomo di sessant'anni, statura bassa, sempre ben vestito. Capelli scuri e corti,nascosti continuamente dal grande cappello rotondo sul capo.
Don Ciccio Griffei,boss di Seattle, e a capo ,dal 1912,della famiglia Griffei,che quindi, è la famiglia mafiosa più vecchia. Originario di Agrigento ,risulta essere l'uomo più anziano del gruppo, con i suoi settantatre anni .È un uomo che dimostra i segni dell'invecchiamento ,sia sul volto, con capelli bianchi tirati all'indietro ,e faccia che presenta le rughe di chi le vicissitudini della vita gli ha incrociati e compresi a pieno. Si porta sempre un bastone assieme, per poter camminare con successo.
Don Natale Lugaro, boss di New York, e a capo della più potente famiglia delle cinque di New York, appunto ,la famiglia Lugaro. Padrone dell'impero dal 1956,è originario della città di
Caltanisetta. Natale è giovane, trentadue anni per lui.
Uomo di statura media, stile abbastanza elegante con il cappello fisso posizionatosi sulla testa.
Don Francesco "Frank" Distefano, boss di Las Vegas.Ovviamente anche lui a capo della famiglia Distefano, dal 1964, sostituendo il defunto padre ex boss di Las Vegas ,Antonio Distefano.
Originario della città di Catania, è anch'essi un uomo giovane ,praticamente ragazzo: ventiquattro anni.
Ragazzo con uno stile elegante,capelli corti e castani, occhi color marrone, e i classici baffetti "alla siciliana" per identificare le sue radicali origini.
Don Thomas Bascio, boss della città di San Antonio, e capo assoluto della famiglia Bascio, dal 1962.
Originario di Ragusa,Thomas è un uomo di quarantasei anni. Prima di diventare boss, vigeva sotto il comando del padre ,Joe Bascio. Si stima abbia ucciso ,nel periodo da braccio destro del padre-boss, 334 persone, azione abbastanza solita svolta dalla sua persona,che ha un fisico possente e un corpo alto e robusto.
Si veste sempre,anche lui, elegante.
Don Luciano Carfi, boss di Austin, e della famiglia Carfi, che, dal 1934 ,comanda indisturbata la città.Originario della città siciliana di Licata,Luciano è il primo ,il fondatore, colui che ha creato il potere della famiglia Carfi ,nella città di Austin.
Luciano Carfi è un uomo di cinquantatre anni ,con un fisico abbastanza snello, altezza media, e baffetti,senza una grande quantità di capelli ,e occhi celesti.
Don George Leonforte, boss di Los Angeles, e capo della famiglia Leonforte sin dal 1917, e quindi sessantanove anni per lui. Originario di Trapani, è un uomo che ,nonostante il grande numero che porta la sua età, non dimostra l'omonima età, ma si dimostra molto più rigenerante e attivo ,rispetto ad un uomo dalla sua età.
Statura media, fisico abbastanza robusto, una cicatrice sul labbro inferiore, coppola sul capo ,occhi marroni con una poca vastità di capelli.
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Welcome To Little Italy
General FictionLa storia di un ragazzo che nonostante le difficoltà familiari ed economiche ,ha un obbiettivo: farsi un nome all'interno della criminalità organizzata italo americana,partendo dalla Little Italy di New York. La storia pur essendo incentrata sul pro...