Capitolo 39

56 5 0
                                    

In quell'istante noto che un tombino, cento metri più giù lungo la strada, si sta sollevando. Prima un paio d'occhi e poi altri due, escono cercando di fare il meno rumore possibile. Abbasso le mie barriere e capisco che sono umani, due giovani ragazzi, quasi ridotti pelle e ossa. Erald li ha visti e presto li scorgeranno anche gli Hunter.
Uno dei due lupi infatti, fa un leggero fischio e gli altri tre si allargano sui suoi lati a ventaglio.
A quel punto i due ragazzini realizzano di essere usciti nel momento sbagliato e iniziano a correre. Al mago compare in faccia un sorriso sadico e, con brevi parole gutturali, scaglia un incantesimo che fa crollare al suolo le due prede, bloccate da fili invisibili.

Il cuore mi manca un battito. Non so cosa sta succedendo, se quei ragazzi sono dei criminali, se gli Hunter hanno tutto il diritto di catturarli, ma sono umani e non hanno alcuna chance contro questi quattro. Mi irrigidisco e capisco che Erald è consapevole che non starò mai lì ferma a guardare mentre fanno loro del male. Mi tiro su il cappuccio perché non voglio che mi riconoscano e corro fuori dal mio riparo.
Senza pensare, agisco e basta.
Realizzo di non aver chiesto o interpellato Erald ma ormai mi conosce bene e infatti lo sento che sprinta poco dopo di me.

Intanto i due lupi sono scesi da cavallo e si avvicinano minacciosi ai due ragazzi.
Il più alto, quello che sembra il capo dello squadrone, appena li raggiunge dice: "Ah, ma cosa abbiamo qui? Due piccoli schifosi umani sopravvissuti? Lo sapete che non potete andare in giro a quest'ora, soprattutto per rubare cibo che non vi appartiene." Poi fa partire un calcio che colpisce alle costole la figura nera immobile ai suoi piedi.
Un urlo strozzato di dolore raggiunge le mie orecchie e un flebile: "Per favore, vi prego, no..."

Ho già visto abbastanza. Tiro fuori la mia spada e con voce decisa mi fermo dietro al mago e piazzo la punta della spada alla base della sua colonna vertebrale, dicendo: "Cosa succede qui?"
Erald rimane nascosto e non sottovento. Ragazzo intelligente, sì non farti vedere per aggiungere un ulteriore elemento di sorpresa: lasciamo che credino che io sia sola. Facile preda.
Il mago con voce tranquilla, quasi canzonatoria e boriosa, avverte i suoi compagni: "Ehi, abbiamo compagnia!"

Uno dei due lupi, quello più basso, si inchina e trascina verso di noi e i cavalli, i due corpi inermi. Si posiziona proprio sotto uno dei pochi lampioni funzionanti. I due ragazzi hanno gli occhi terrorizzati, avranno circa sedici, diciassette anni al massimo. Sono vestiti di stracci e davvero magri e sottopeso per la loro età. I morsi della fame rendono i loro volti spigolosi e scavati facendoli sembrare più vecchi di quello che sono. Sono sporchi e non coperti abbastanza, vista l'aria fredda.
Il capo e la iena invece, proseguono e si portano proprio di fronte al cavallo del mago, a circa due metri di distanza da dove sono io.

Il lupo alto ride e mi guarda: "E tu chi diavolo sei? Non mi dire che sei una di quei ribelli pro umani vero? Perché non fai una cosa saggia e te ne vai? Farò finta che non sia successo niente e non avrai conseguenze per questo atto sconsiderato..." Annusa l'aria nella mia direzione e la sua strana faccia mi dice che non riesce a capire cosa io sia e questo lo preoccupa. Non sapere con chi hai a che fare e cosa ti puoi aspettare per noi Hunter è davvero pericoloso. Conoscere i propri nemici spesso fa la differenza fra la vita e la morte.

Io sorrido anche se lui non può vedermi nell'ombra del mio cappuccio: "Ho una controproposta, perché tu e i tuoi amici non ve ne andate e mi lasciate i due umani? Prometto che non ci sarà nessuna conseguenza per voi e ve ne andrete sulle vostre gambe."

Il lupo scoppia a ridere e poi ringhia, ma vedo un velo di incertezza nei suoi occhi perché sono sola contro quattro e non do segni di paura. Il mio battito cardiaco, a loro ben udibile, è calmo e regolare. Non solo, faccio pure minacce quindi le opzioni sono due: o sono una pazza oppure so di potermela cavare senza problemi.
In quel momento mi torna in mente il nome del lupo capo, Ralph, ma non lo dico. Di certo non voglio fargli capire che un tempo ci conoscevamo.
Però posso stuzzicare e alimentare le sue paure: "Ehi tu, sì proprio tu, il lupo alto che sembra a capo di questa squadra, ti consiglio vivamente di prendere il tuo altro lupo, la iena e il mago umano e andarvene da qui. Non vale la pena perdere la vita per due miseri ragazzini, no? Non vi pagano abbastanza."

Il sorriso scompare del tutto dal volto di Ralph dato che pochi esseri riescono a capire la specie esatta di un mutaforma solo guardandolo.
Apro del tutto i miei canali e vedo che stanno accumulando energia, pronti ad attaccare. Il secondo lupo invece, si tiene in disparte per tenere sottocchio le due prede. Anche il mago si sta dando da fare perché con movimenti minimi delle mani, sta impostando un incantesimo d'attacco di discreta potenza.
Il mago è inoffensivo per me, mentre i tre mutaforma sono la minaccia più imminente.
In quell'istante il mago scaglia il suo incantesimo, proprio mentre sto scattando in avanti con la spada protesa. Allora specchio il suo attacco, ma senza esagerare perché non voglio comunque ucciderlo, almeno non per ora.
Il mago viene scagliato come un fantoccio rotto sul marciapiede ed è stato preso talmente di sorpresa, che non fa nemmeno in tempo a urlare. Si accartoccia a terra privo di sensi.
Contemporaneamente ho già fatto i primi passi mentre il lupo e la iena scattano insieme. Schivo i loro colpi con rapidità e con una facilità quasi disarmante. Ferisco Ralph tagliandogli la mano destra, che tanto ricrescerà, e azzoppo l'altro spezzandogli il ginocchio con un calcio. Il crack dell'osso si sente netto e quasi assordante nel silenzio della mattina. Poco dopo l'ululato di Ralph irrompe prepotente, mentre guarda sconvolto la sua mano al suolo. Il suo socio, invece, crolla a terra dolorante. Prima che si possa muovere mi metto dietro di lui e gli piazzo la spada vicino alla gola.
Tutto è durato solo una manciata di secondi.

La luce è aumentata perché tra non molto sarà l'alba. Il lampione si spegne all'improvviso.

Con voce piatta, senza nemmeno il fiatone, dico: "Perché non ve ne andate subito? Prendete il mago, i vostri vari pezzi... e andatevene finché siete ancora in tempo. Giuro che vi lascerò andare senza uccidervi."

Ralph mi guarda con odio, ma il dolore è impegnativo e tiene il moncherino con l'altra mano, un po' verso l'alto per ridurre il flusso di sangue che esce a fiotti. Il suo lupo è molto in superficie infatti gli occhi sono ormai del tutto gialli e la voce è ringhiante: "Chi diavolo sei tu? Che stregoneria è mai questa?"

Scuoto la testa e contemporaneamente aumento la pressione della spada fino a far uscire del sangue dalla gola della iena: "Chi sia io non ha alcuna importanza. Ti stai facendo le domande sbagliate. Quello che dovresti chiedere a te stesso è se davvero vale la pena perdere la vita così."

The Bounty Hunter - Hunted (Vol. 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora