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Bucky Barnes- MCU (Captain america and the winter soldier)

James era lì, davanti a lei, vivo ma vuoto.

Da quando era riuscita a scappare per raggiungere Steve e portargli quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo messaggio del suo migliore amico, aveva pensato mille volte a che fine avesse fatto Bucky che in teoria avrebbe dovuto essere ucciso dai suoi stessi "colleghi", anche loro sicari dell'Hydra, dopo la scoperta del loro rapporto.

Riconosceva quegli occhi vacui, i movimenti meccanici e il suono del braccio di vibranio perchè anche lei era stata nella stessa barca, con la memoria cancellata e un compagno di disavventure. Quando erano nelle celle delle basi segrete si ricordavano piano piano della loro amicizia negli anni '40 e di quando anche lei, una ragazza ribelle, si era arruolata nell'esercito americano diventando sergente quasi subito. Gli Howling Commandos però, erano stati la loro rovina, perchè da quel treno caddero due persone e furono disperse due braccia, sostituite poi da arti bionici in vibranio.

Si ricordava quando loro due erano figure speculari, uguali, coperti dalla testa ai piedi e con qualsiasi arma letale a loro disposizione; i loro movimenti erano coordinati, le loro menti anche, mentre l'inverno incombeva su di loro. Erano letteralmente la coppia che scoppia, che lasciava dietro di se solo distruzione. I due Soldati d'Inverno, stelle dell'Hydra.

Quello che era successo prima, la macchina, il salto dell'uomo e i solchi sull'asfalto, non erano altro che una leggera nebbia sugli occhi della donna. Davanti aveva il suo compagno di una vita che era sotto il controllo di un' organizzazione che si occupava solo di spazzare via tutto e tutti e doveva fare qualcosa per lui. Lui, che nonostante la stanchezza aveva passato le sue giornate ad imprimere di nuovo i suoi ricordi nel suo cuore e nel cuore della sua esatta metà; Lui, che non voleva urlare durante le torture per non farle sentire anche il proprio dolore sperando di alleggerirle il tutto. Lui che era un pezzo di lei ma che in quel momento non era in se, non era il James buchanan Barnes che aveva salvato il gracile ragazzo di Brooklyn in un vicolo.

-Bucky...-

Un proiettile le passò dietro ad una velocità spropositata, lasciandole un profondo solco nella pelle sopra la scapola destra. Il sangue le colava mentre aveva lo sguardo fisso negli occhi chiari del Soldato.

-T/n, questo non è il nostro Buck.-

Steve la trascinò via mentre James era distratto, proteggendo Natasha con lo scudo dato che era a conoscenza del fatto che lei non voleva sembrare debole.

Arrivati alla Stark Tower il capitano si sedette sul bracciolo della poltrona dove era comoda T/n, con gli occhi fissi sul pavimento.

-Stai bene?-

-Si.-

-Fatti disinfettare almeno.-

-No.-

-Ma...-

Lei si alzò e si tolse la maglia che si indossava, restando con i jeans e il reggiseno, rivelando un corpo martoriato agli occhi dei Vendicatori.

-Diventerà bianca e si confonderà con tutte le altre-

Sembrava un dipinto. Ce ne erano di ramificate e più scure, come quella all'attaccatura del braccio bionico; altre erano bianche e in rilievo, come quella che le solcava la spina dorsale, poi invece c'erano quelle piccole che sembravano formare una costellazione di dolore che cospargevano come petali tutto il suo corpo. C'era chi a quello spettacolo aveva gli occhi lucidi, chi sospirava e chi semplicemente pensava all'origine di tutto ciò, mentre lei restava in piedi, con tutte le sue debolezze a nudo mentre il suo respiro si riduceva ad un piccolo ed impercettibile spiffero originato da un groppo in gola che non le avrebbe in nessun modo lasciato spazio.

Dall'altra parte c'era un uomo ugualmente svestito seduto su una poltrona che conosceva fin troppo bene. Aveva anche lui varie cicatrici, ma non eguagliavano quelle della donna, che formavano ugualmente uno strano spettacolo sulla sua spalla sinistra mentre veniva attentamente osservato da dottori di ogni tipo, se dottori si potevano chiamare.

-Quella ragazza, sul ponte, ricordo di averla amata...-