Le mie dita non riuscivano e a mettere insieme parole per formare una frase di senso compiuto. Ero totalmente bloccato. Mai mi era successo, nemmeno quelle rare volte che litigavo con Liam. Che gli dovevo scrivere? Che non doveva preoccuparsi? No, troppo banale. Dovevo lasciarmi andare, sitemare il caos nella mia testa e scrivere tutto. Iniziai così: eii Niall, non mi sarei mai aspettato queste scuse a tarda notte. Ti avevo già perdonato, non c'era davvero bisogno che facessi così. Anzi sono io in dovere di scusarmi, forse i miei atteggiamenti ti hanno fatto pensare a chissà che cosa, ma non era mia intenzione, non sentirti uno stupido ad aver fatto quello che hai fatto. Quando te ne sei andato ho iniziato a ripulire e ho acceso la musica per distrarmi da quello che era successo con te,ma pensavo comunque a quanto ero stato sciocco, non dovevo allontanarmi, volevo provare pur io, ma qualcosa mi ha bloccato, alcune volte capita che si abbia qualcosa dentro che non ti faccia lasciare andare completamente. Quindi scusa te lo chiedo io, lo stupido sono io, perché mi sono lasciato sfuggire un ragazzo che non ha fatto niente di male, così dolce e, da quanto ho potuto capire dal messaggio, molto sensibile. Propongo una cosa: fare come se non fosse successo niente e ricominciare, anzi non proprio riprendere da 0, cancelliamo solo la serata. Ci stai? Io ho le migliori intenzioni. Mi sento uno schifo perché so che ci sei rimasto male. Di solito non sto mai male per nessuno, apparte per Liam. Io ti ho compreso, ora tocca a te capire me.
Baci, Zayn.
Ok, ce l'avevo quasi fatta, dovevo solo premere "invio". La cosa più difficile. Era come se le mie mani non fossero collegate al mio cervello e non eseguissero i comandi. Di solito mandavo e basta, senza preoccuparmi di niente, ero menefreghiasta, dov'è ora quella parte di me?
Avevo ancora il cellulare tra le mani, il messaggio ancora da inviare, presi un respiro, in quei giorni avevo scoperto che funzionava bene questa tecnica. Inviai. Lanciai il telefono il più lontano possibile, avevo paura di quello che avrebbe potuto pensare delle mie parole. Ma tanto era inutile che mi facevo questi problemi, non ero sicuro che mi avrebbe risposto. Più tempo passava senza che lui rispondesse, più la mia ansia aumentava, questo nuovo Zayn non mi piaceva, voglio ritornare come prima, senza aver paura del giudizio degli altri. La mia mente vuole una pausa, troppo incasinata in questo periodo, vuole tornare ad essere spensierata.Mi svegliai con il rumore dei clacson delle macchine, mi ero addormentato aspettando un segnale di vita da parte di Niall,ma niente. Erano le nove e mezza, dormiva ancora? Può essere. Il messaggio me l'aveva mandato molto tardi, forse aveva avuto sonno e ora continuava a dormire, me lo immagino mentre dorme beatamente o forse turbato dai miei stessi pensieri. Mi alzai dal letto, mi lavai e mi misi un pantalone e una maglietta, era da un pó che non curavo il mio aspetto e questo non andava bene. Feci una colazione semplice, non avevo molta voglia di mangiare, avevo lo stomaco chiuso. Verso le undici ancora non mi aveva risposto, presi le cuffie e decisi di uscire per una passeggiata, era domenica e non dovevo andare a lavoro. Pensai che mi poteva fare bene respirare un pó d'aria fresca, stranamente non pioveva. Dovevo anche comprare delle cose, quindi mi incamminai.
Era stata un'ottima idea la passeggiata, mi sentivo più rilassato rispetto a prima, quasi quasi non volevo più tornare a casa ma dovevo. Ancora Niall non si era fatto sentire. Non avevo voglia di cucinare, andai da Bob, il re dei panini imbottiti e ne comprai uno. Tornai a casa e mangiai. Era quasi l'una e ancora niente. Iniziai a preoccuparmi, volevo chiamarlo, ma non avevo la forza di comporre il numero. Superai questa paura, presi il telefono e nella rubrica scorsi tra i nomi e trovai: Niall.
Chiamai.
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You are my skin ||Ziall
Fanfiction'Tu sei il mio tutto, tutto quello che mi rende felice'