-Ti ricordi di quella volta...?-
("Quale volta?")
-Di quella volta in cui ci trovavamo tutti quanti insieme.-
("No... sai che non mi ricordo di quale momento ti riferisci?")
-Quel ragazzo, era giovane... non aveva nemmeno la maggiore età, a dirla tutta.-
("Beh, se la metti così più o meno tutti quelli che abbiamo conosciuto sono così giovani. Chi più, chi meno.")
-Eppure ti ricordi bene di loro, non è così? Gli ultimi tre ostacoli che ti separavano dal tuo obiettivo.-
("Sì... con rammarico. Non posso dire che fossero degni o pienamente in grado di arrestarmi, ma se le cose sono come sono adesso, significa che per certi versi ero io a sbagliarmi.")
-Mi riferivo al primo di loro tre.-
("Capisco... in tal caso la risposta è sì. Mi ricordo di lui, seppur non fosse così speciale.")
-Non ti smentisci proprio mai, vero? Non hai mai fatto i complimenti a nessuno... eppure quando ci eravamo incontrati tutti insieme non ti eri proprio risparmiato con le lusinghe.-
("Taci, tu. Faccio i complimenti a chi voglio e quando voglio.")
-Non stavo mettendo in dubbio questo. Quello che volevo dirti è che alla fine, volenti o nolenti, abbiamo imparato tutti qualcosa da loro tre.-
("Tsk! Eppure a me sembra che sia tu quello che si stia mettendo a lusingare un po' troppo.")
-E come faccio a ignorare le loro esistenze, se hanno cambiato definitivamente la mia vita? Due di loro sono perfino morti per me... per noi.-
("Non parlare al plurale, non c'entro io.")
-Già... quello che ha commesso una marea di errori sono io, qui.-
("Almeno lo ammetti?")
-Certo che sì. Non nego i miei sbagli, non ci troverei nulla di buono.-
("Il mio unico errore è stato quello di pretendere troppo da me stesso... guardami come sono ridotto adesso.")
-E io che pensavo ti piacesse condividere la coscienza con me!-
("Sta zitto! L'unico destino peggiore di questo sarebbe stato sparire per sempre, o peggio ancora dare tutto ciò che compone il mio essere proprio a te!")
-Non posso dire che non sembrasse già ovvio... due acerrimi nemici costretti a parlarsi per l'eternità.-
("Allora che cosa ci trovi di così divertente?")
-Proprio nulla. Nemmeno a me piace, sai? Quello che ci trovo in tutto ciò è solo un insegnamento... e un monito per il futuro di cui non mi potrò in alcun modo dimenticare.-
("Spiegati meglio... mi sembra di sentire quel vecchio di 'I'. Parlerebbe in continuazione come stai facendo tu adesso. Enigmatico e fastidiosamente nostalgico.")
-Intendo dire che adesso che siamo fusi non posso in alcun modo dimenticarmi di te. Questo mi insegna che nonostante tutti gli errori c'è sempre un rimedio. C'è sempre un modo per rimediarvi.-
("Puah! E questo lo chiami un insegnamento? Ci hai davvero messo tanto a impararlo.")
-Eppure mi ricordo benissimo che nemmeno tu sei mai stato onnisciente. Nessuno lo è. Per questo hai fallito, come tutti quanti che non lo sono.-
("Touché...")
-Visto? Tutti sbagliamo. Basta imparare dagli errori... e io so bene che cosa significa.-
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IL-LOGICA
Fantasy"A volte la vita vera supera di gran lunga i miti e le leggende... e vorrei tanto che non fosse mai stato così." Questo è quello che pensa 'X', una creatura antica e immortale... che ha sperimentato la morte un'infinità di volte, venendo trasportato...