CAPITOLO 20 ~ Destino🫀

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<Devo dirvi una cosa ragazzi... mi dispiace così tanto, di non poter rimediare... dalle analisi che mi hanno fatto negli scorsi giorni è risultato che ho un tumore al seno, ma ormai è troppo tardi. Non c'è molto da fare, e non è molto il tempo che mi resta>
Ally, con le lacrime agli occhi, cercava di non far pesare troppo le sue parole. Ma quando si conosce una persona da così tanto tempo, il peso non si riesce a gestire.
<Avrei così tanto da dire prima di...
Ma il tempo non è infinito e non concede neanche pregando un secondo in più.
Il tempo è stronzo.
Ma non voglio passare il tempo che mi rimane ad essere arrabbiata. Vorrei parlarvi. In privato.>
Marcus e Ethan si guardarono e accennarono un leggero movimento della testa in segno di concordanza.
Il primo decise di lasciare parlare la coppia in privato, così uscì dalla camera e andò nella piccola sala d'attesa lì vicino.

Ethan prese e accarezzò le mani della ragazza e il suo cuore cercò di trattenere il fatto che fosse rotto, fermando le lacrime. Non la riusciva a guardare negli occhi, perché si sentiva in colpa di non averle detto la verità.
Molte volte, però, la verità viene capita e accettata prima dagli altri che da sé stessi.
<Ethan... tu ci sei sempre stato per me, e apprezzo veramente tanto questa cosa. Però io, non riuscirò ad esserci per te per sempre. Per questo, prima che tu soffra per niente, ti volevo dire che tu per me sei come un fratello. Mi hai sempre sostenuta, anche nei momenti peggiori.
Però ti dico anche che voglio che mio fratello sia felice, e probabilmente come hai già fatto tu, ho notato che la tua felicità è Marcus. Io ti ho sempre amato Ethy, ma con un amore fraterno.
Perciò se deciderai di lasciare il tuo cuore nella mani di Marcus, non pensare mai e poi mai che sia un tradimento e che io ci stia male... Io voglio che tu sia felice perché ti amo, quindi
Rincorri ciò che ti rende felice>

Ethan arrivò in sala d'attesa con le lacrime che gli cascavano dagli occhi e cercò di tranquillizzarsi con un abbraccio. Con respiro affannato disse
< Tocca a te >
E si sedette.

Era il turno di Marcus, che aveva paura di che cosa potesse dirgli.
Lei vide che stava per scoppiare nuovamente a piangere, così gli prese le mani portandole vicino al cuore, e lui si sentì immediatamente meglio.
<Forse quella che soffrirà di meno sono io.
Allora> disse con voce soave <Ethan mi ha detto di questo concorso a scuola. Avrei veramente voluto partecipare, però lo ho saputo troppo tardi, e le iscrizioni erano già chiuse. Mi ha anche detto che tu partecipi. Hai già qualche argomento in mente?>
<Non capisco perché dobbiamo parlare di questo in un momento così importante. Comunque, ho già preparato una scaletta:
DISUGUAGLIANZA DI SESSO
MARI DI PLASTICA
MENTI CHIUSE
SCUOLA
E me ne manca una> dissi fermo.
<Vorrei chiederti di farmi un favore. Avrei voluto veramente, con tutto il mio cuore, partecipare a quello concorso. Ma solo per portare un argomento, del quale nessuno parla, ma ci sarebbe così tanto da dire. Il tema è: LA SEPARAZIONI DEI GENITORI.
Sai già la mia storia, vorrei che la usassi come esempio.>
Per un attimo Marcus rimase sorpreso dalla sua richiesta. Sapeva molto bene la storia di Allison e aveva ragione, c'erano molte cose da dire.

UN LABIRINTO SENZA USCITA
Questa è la storia di una ragazza che si era persa in un labirinto. Un labirinto di continui bivi. Mamma o papà?
Questa è la storia di una bambina che a soli 8 anni sentiva la mamma dire alle sue amiche che papà la aveva tradita.
Questa è la storia di una bambina che a 10 anni ha visto suo padre andare via, negli Stati Uniti, e crearsi una nuova famiglia.
Questa è la storia di una bambina che a 12 anni, si trovava in ospedale in seguito ad un attacco di appendicite e doveva decidere se andare a casa di sua mamma o suo papà. Lei scelse suo papà, e la mamma chiamò la polizia.
Questa è la storia di una bambina che a 14 anni ha dovuto scegliere se vivere con sua mamma o suo papà.
Questa è la storia di una bambina che a 16 anni vive con la madre, e che dopo la scelta non ha mai più rivisto suo papà.
Questa è la storia di una ragazza che non riesce a chiamare più suo padre "papà".

Questa ragazza avrebbe così tanto da dire, e vorrebbe così tanto sfogarsi con qualcuno.
Vorrebbe suonare il piano e scrivere testi dal suo stesso dolore.
Vorrebbe non dover piangere ogni notte, continuando a chiedersi se le scelte che ha fatto erano giuste o meno.
Vorrebbe scappare in un altro angolo del mondo, e riiniziare la sua vita da zero, perché lei pensa che così il dolore causato dalla separazione dei suoi genitori svanirà.
Delle semplici parole scritte su un pezzo di carta, non renderanno giustizia alla sua forza e al suo coraggio.
Lei si era persa nel labirinto, e l'unico modo per lei di uscire è stato arrampicarsi sulle siepi e di non giocare al gioco.

Not Only Two Souls (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora