Lettera a una storia quasi finita

10 2 0
                                    

Mi piacevi, mi piacevi da morire.
Hai iniziato ad entrare nella mia vita così forte, come un tornado e non riuscivo nemmeno a mangiare, sentivo qualcosa in gola che bloccava il cibo, un sorriso eterno che mi partiva dal cuore.
Hai iniziato a farmi venire i brividi con poco, parole dolci, parole che bruciavano e mi facevano sentire delicatamente coccolata ed accompagnata a letto ogni notte, come fa una madre ma tu adesso sei più matrigna che altro.
Sei riuscita a trasfortarmi in una cosa che non volevo, hai usato lui per iniziare a nascere e a manipolare le nostre vite.
Hai deciso di nascere in una sera come tante, cazzate tra amici, cielo stellato, sorrisi veri, doppi sensi e una cosa tira l'altra. Hai deciso che dovevamo avere fretta e non impegnarci più di tanto, rendere il tutto più spontaneo possibile per non destare sospetti e smettere di esistere. Ma cazzo, quanto era bello.
Quanto era bello essere una vittima e svegliarsi col buongiorno di un'altra vittima. Quanto era bello sentirsi protetti dopo una vita di prese in giro:"sei grassa, chi ti vuole?, tu non conti, rossa di capelli" ed hai trasformato tutto in un;"sei bellissima, ti amo, voglio sapere che ne pensi, amo il tuo essere così". Quanto cazzo era bello avere le sue mani addosso, non in modo perverso, sempre delicate e che mi accarezzavano il viso, quanto cazzo mi piaceva, quanto cazzo era bello. Stare su un letto in due come una sola persona, mai stare stretti e giocare a rincorrersi in una piazza e mezzo di posto felice.
E poi hai deciso di spegnerti, non del tutto, di restare lì a farmi soffrire senza nessun motivo, mi hai cambiata e resa perversa, una persona inutile che adesso odio, una persona inutile che adesso ha bisogno di lui per essere qualcuno.
Sto iniziando ad odiarti, sei cambiata, mi fai piangere e far pensieri suicidi, mi stai logorando. Nonostante ciò, ho ancora quel sorriso nell'anima ma pian piano si sta trasformando in una dolorosa indigestione d'amore, era forse troppo? Non avremmo dovuto ascoltarti, saremmo dovuti andare piano.
Meno gelosia, meno possessione e restare i ragazzi di quella notte stellata, ma quanto cazzo erano belle quelle stelle? Chissà se lui se le ricorda.
E adesso sei lì, eri presente e adesso sei storia, seduta ai piedi del mio letto come se fossi la morte. Ho ancora le farfalle nello stomaco, penso ancora a quella notte, penso ancora a lui, colui che ha una parte di me che gli hai dato tu e che non mi ritornerà mai indietro; ma nonostante ciò stai scomparendo, o quasi.
Stai finendo, o quasi.
Mi stai facendo odiare, o quasi.
Mi stai facendo impazzire, si.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 26, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Αγάπη Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora