Capitolo 44

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"No non lo voglio fare!"
"Giuseppe ragiona per favore!"
"Non ti conviene farmi ragionare perché è il momento buono che mollo tutto"

Esce dalla stanza sbattendo la porta... povero io un po' Rocco lo capisco, tocca a lui farmi sbollire tutto il nervoso che ho addosso e ormai è più pieno di me.
Mi sa che tra i due quello che mollerà prima sarà lui

"Hey" - butta dentro la testa ma sembra un po' timorosa pure lei - "Posso entrare?"
"Hey... sì certo vieni"

C'è troppo via vai stamattina, si siede sulla sedia di fronte alla mia scrivania... ma io ora vorrei tanto che mi accarezzasse i capelli come solo lei sa fare

"Ho visto Rocco un po' agitato"
"Lo so..." - sospiro - "E so anche che ha ragione ma sono stufo di stare dietro a quelli lì"
"Che altro hanno combinato?"
"Oggi dal loro sacchetto magico hanno tirato fuori ancora il Mes... io non ce la faccio più"
"Non capisco però perché è così arrabbiato"
"Vuole farmi mettere un post sui social dove dico che sono aperto ad un rimpasto"
"E tu non lo vuoi fare..."
"Lo farei solo per fare fuori quelle due spine nel fianco che mi ritrovo nel consiglio"

Sento la rabbia crescermi dentro sempre di più... ma la cosa brutta è che sto giro nemmeno avere lei vicino mi sta aiutando a farla sbollire

"Ali?" - glielo dico perché non voglio causare un altro casino come l'ultima volta - "Preparati a qualche mia risposta idiota e acida e pure a qualche comportamento strano perché sto giro è impossibile da ingoiare il rospo"
"Mi stai dicendo che comincerai a trattarmi male?"
"Può essere sì" - abbasso lo sguardo - "Quando sono al limite non riesco a controllarmi"
"Tranquillo... se mi tratti male io ti prendo a schiaffi così ti riprendi"

Mi sfodera un sorriso che un po' mi placa l'agitazione interna...

"Mi sa che per questi giorni tornerò a dormire qui di sopra... non voglio farti ancora del male come l'altra volta"
"Ma non fare l'idiota!"

Si alza e mi raggiunge dietro la sedia, iniziando a massaggiarmi il collo e le spalle, fregandosene della gente fuori

"Non ti lascio da solo in questo momento" - mi attira un po' indietro e mi ritrovo la testa appoggiata al suo seno che mai come in questo momento mi sembra un porto sicuro - "Ma non ti preoccupare per me... ti faccio raddrizzare io nel caso"

Alzo lo sguardo verso di lei e mi piazza un bacio sulla fronte, sfoderando un bel sorriso

"Non sono per niente tranquillo... ti chiedo scusa in anticipo così mi porto avanti"
"Ma la pianti?"
"No... mi conosco e so che potrebbe uscire una versione di me che mi fa schifo al solo pensiero" - le faccio una carezza - "Se poi non succede nulla allora sarai in debito di una scusa"

E ora mi bacia le labbra prima di sorridermi... non vedo l'ora di risolvere quel problema dei biglietti così finalmente potrò gridare al mondo quanto io ami questa donna

"Senti... che ne dici se ora richiami Rocco e a mente lucida decidete cosa fare?"
"Va bene... ma solo perché affondare la testa nelle tue tette mi ha fatto rincoglionire totalmente"
"Giuseppeeee!!!"

Esce dalla stanza e io non posso fare altro che seguirla con lo sguardo e con un sorriso stampato sulle labbra. Speriamo che vada tutto bene, non voglio farla soffrire.
Chiamo Casalino... mi sa che dovrà farle un regalo prima o poi visto che senza di lei sarei già diventato l'orco cattivo.
Certo è un bel modo di passare l'epifania questo eh... il sacco di carbone glielo farei lanciare da un aereo direttamente su quella testa marcia.
Il telefono che squilla mi distoglie la mente da questa bella immagine di lui spiattellato a terra con il cranio fracassato... almeno l'immaginazione posso non frenarla no?

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