Allora iniziai ad arrampicarmi. Ci salii appena e già sentivo l'impressione che la corda si sarebbe staccata. Allora continuai a salire fino a metà corda. Guardai Amber e già era arrivata alla fine della corda. Guardai in basso:Ero molto, molto...molto in alto. Guardai gli altri. Avevano gli occhi puntati su di me. Non ebbi il tempo di guardare le loro espressioni che subito chiusi gli occhi dal terrore, però mi sembravano piuttosto seri. Iniziavo a tremare e non riuscivo a muovermi.
Prof. A: Preskot! Tutto bene?
Ero così terrorizzata che non riuscivo neanche a parlare. Amber stava per finire. Intanto mi guardava incuriosita perchè aveva notato che non riuscivo più a continuare. Ad un tratto mi sentii la testa girare, iniziai a vedere sfocato. Mi staccai dalla corda, caddi e svenni. Ero caduta da non so quanti metri. Credo che ero mezza svenuta e mezza "viva". Sentivo solo delle voci.
???:Debby! Debby svegliati!
???:Cavolo! Non si risveglia!
???:Portatela in infermeria! Santo cielo!
???:Debby! Apri gli occhi! Ti prego!Riuscii a sentire solo quelle frasi. Non riuscivo a riconoscerle, però. Ad un tratto mi risvegliai sopra un lettino, di nuovo. Già mi successe un altro infortunio. Aprii gli occhi lentamente. Notai che nella stanza non c'era nessuno. Poi qualcuno aprì la porta. Chiusi subito gli occhi e feci finta di essere ancora svenuta. Socchiusi gli occhi appena un pò e vidi che entrò l'infermiera. Allora feci subito finta di essere svenuta.
Inf:Oh, ben tornata tra di noi, cara Debby!
Io:Ciao...volevo dire, salve!
Inf:Oh, ti prego diamoci del tu, ok?
Io:O...ok.
Inf:Vedo che sei di nuovo in infermeria.
Io:Eh già. Ma che cosa è successo?
Inf:Mi hanno detto che sei caduta da un bel pò di metri, meno male che sotto di te c'erano i materassi. Sei stata fortunata.Mentre parlava, l'infermiera aveva in mano 2 tazze di tè.
Inf:Tieni, bevi finchè è caldo.
Io:Grazie mille infermiera.
Inf:Oh, ti prego chiamani Maria.
Io:Oh ok. Allora grazie Maria.
Maria:Di niente cara.Iniziai a bere il tè e dopo ogni sorso, abbassavo la testa con uno sguardo triste e un pò preoccupato. Maria si accorse del mio morale a terra.
Maria:Debby...
Io:Si...
Maria:Che cos'è che ti turba? Ti vedo triste.
Io:Oh no non ti preoccupare!
Maria:Non mi convinciSi sedette vicino a me.
Maria:Allora? Sai che a me puoi dire tutto.
Io:Ok. Il fatto è che...
Maria:...allora?
Io:È che tutti ce l'hanno con me! Non capisco che cosa ho fatto di male! La mia famiglia esce all'improvviso senza avvisarmi, i miei migliori amici non mi sopportano, Andrew non vuole più parlarmi, Beth mi vuole rovibare la vita e tutta la scuola mi detesta!
Maria:Capisco...
Io:Ed io non so più che cosa fare! Non...non ce la faccio! Certe volte vorrei solo seppellirmi viva!Iniziai a piangere. Maria mi abbracciò e mi consolò.
Maria:Dai non fare così. Vedrai che piano piano le cose si risolveranno...
Io:Non è vero! La mia vita è rovinata!Io singhiozzavo mentre parlavo. Poi Maria si staccò, mi mise seduta dritta e mi prese la mani.
Maria:Non lo dire mai più.Mi asciugò le lacrime e mi accarezzò la guancia. Io ad un tratto smisi di piangere.
Maria:Vedrai che si risolverà tutto, sta tranquilla. Quello che devi fare è prendere la calma ed iniziare a ragionare su come sistemare le cose. Non arrenderti al primo tentativo se fallisci. Riprovaci e vedrai che la fortuna ti sorriderà.Io rimasi in silenzio mentre cercavo di smettere di piangere. Maria mi continuava a sorridere. Quel sorriso mi illuminava l'anima. Non mi stancerò mai di vederlo.
Io:Dici che ce la farò a sistemare le cose?
Maria:Ma certo! So che sei una ragazza forte e che te la sai cavare. Ora se ti senti meglio puoi andare.
Io:Grazie Maria!La abbracciai e lei fece altrettanto. Mi avvicinai alla porta. Prima di uscire mi fermai e mi girai verso di lei. Lei mi fece un sorriso enorme che mi diede abbastanza forze per andare e sistemare le cose. Mentre uscivo, iniziai a pensare che Maria era proprio uguale a mamma. Quel sorriso, quelle parole dolci, quegli abbracci che poche persone sanno fare. Quegli abbracci che vorresti ogni volta che sei triste. Quegli abbracci che ti danno forza per andare avanti. Maria è una persona a dir poco stupenda. Ecco, lei è la perfezione in persona.
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Diario di una sognatrice
Ficción GeneralQuesto libro parla di una ragazza di nome Deborah Flory Preskot, ma tutti la chiamano semplicemente Debby. Debby ha 14 anni e va in 3° media. Cambia scuole molte volte perchè suo padre cambia residenza per motivi di lavoro. Un giorno però Debby va i...