𝗦𝗘𝗥𝗔𝗧𝗔 𝗧𝗥𝗔𝗡𝗤𝗨𝗜𝗟𝗟𝗔

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-che vuoi- rispondo fredda.
-neanche giri quel tuo bel faccino? Andiamo, so che muori dalla voglia di vedermi.
-cosa vuoi- continuo fissando un punto inesistente davanti a me.
-voglio te, ok? Voglio fottutamente te.
-Non mi avrai- continuo senza cambiare espressione.
-potrei prenderti ora... Portarti a casa mia... Poi ci divertiamo lì, no? Sei proprio sicura di non voler venire?- mi provoca con voce tenera e falsamente tenera.
-Zayn, io-oh Dio. Mi hai fatta innamorare di te, ma tanto non ti piaccio. E' inutile che vengo a letto con te se tanto non ci sarà mai un noi.
-e questo chi lo dice?
-tu, l'hai detto tu stamattina, Zayn.
-potrei aver cambiato idea, chi te lo garantisce? Allora, vieni?- mi porge la mano.
Io la afferro indecisa.
-dove mi porti?- chiedo.
-te l'ho detto, a casa mia.
-tu non hai una tua casa, abiti in quella dei tuoi genitori, con Chata.
-è come se fosse casa mia, loro stanno più in viaggio che a casa.
Non rispondo, lascio che le sue parole vengano trasportate via dal fresco vento di quella sera.
Ci teniamo mano nella mano, sembriamo due semplici ragazzi innamorati, ma purtroppo non funziona così.
Tra noi due possiamo dire che c'è una relazione di sesso, manette, possesso, tossicità, e queste cose qui.
Niente coccole o baci. Ci siamo baciati una volta, non penso ce ne sarà una seconda.
-perché sei così tossico?- gli chiedo d'un tratto.
-e perché tu non stai un po zitta?- ribatte.
-Zayn, per favore, era solo una stupida domanda, non devi arrabbiarti.
-tu non mi conosci.
-seriamente dici questo? Abbiamo passato una notte intera insieme, nello stesso letto, mi hai pure baciata.
-okay, vediamo se mi conosci veramente come dici tu, dimmi il mio colore preferito.
Non rispondo, mi limito ad abbassare la testa, scuotendola in segno di negazione.
Lui tira un sospiro.
-la verità è che non lo so nemmeno io- ammette.
-e perché me l'hai chiesto?
-sono come un libro aperto, la gente conosce alcune cose di me prima che le conosca io stesso. Odio questo mio lato. Dimmi, secondo te, qual è il mio colore preferito.
-ma se non lo sai.
-tu prova.
-beh, a giudicare da come ti vesti, direi nero.
-sai, forse hai ragione, ma ho una grande attrazione per il rosso. Rosso e nero... Ispirano cattiveria, tossicità...
-forse da un lato anche amore e passione.
-forse, ma solo forse- ripete lui.
-già... Vieni, siamo arrivati- mi cinge la spalla con il braccio e mi avvicina a lui.
Attraversiamo la strada ed arriviamo ad una villa con garage.
Estrae le chiavi dalla tasca e apre casa.
Entriamo, e ci accomodiamo in salotto.
-vuoi scopare?- mi chiede.
Muovo la testa in segno di negazione, e lui dice -neanch'io.
-okay, che facciamo?- domando.
-TV, cibo... Birra?
-no grazie, non posso permettermela, se torno a casa sbronza sono cazzi.
-come ti pare.
Si dirige in cucina dove prende delle patatine, per poi ritornare seduto sul divano, dove afferra il telecomando e accende la TV, cercando qualche film interessante.
Mi appoggio alla sua spalla, raggomitolata su me stessa, e lui mi avvolge con il braccio.
Si fanno le 00:10 circa quando decido di tornare a casa.
-hey, un'ultima cosa- mi ferma prima di lasciarmi andare.
-cosa?
-ehm... Se vuoi puoi venire, quando ti pare insomma- fa un sorriso forzato.
-okay, verrò- gli sorrido io rassicurante.
-va bene... Allora buonanotte...- mormora.
-si, buonanotte- gli dico io prima di rigirarmi ed andare via.

𝗦𝗧𝗥𝗢𝗡𝗭𝗢 & 𝐒𝐄𝐗𝐘 [ᴢ.ᴍ.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora