Aspettavo con ansia il momento in cui Draco avrebbe ripreso a parlare... quell'attesa mi consumava ogni secondo, sembrava essere eterna. Insomma, di cosa mai avrebbe voluto parlarmi?
Aspetta, e se volesse dirmi qualcosa riguardo lo sguardo di prima? Cosa avrei dovuto rispondere? Come avrei potuto spiegare?
Domande su domande mi occuparono la mente, ormai in tempesta; i miei stessi pensieri mi rendevano sempre più nervosa.Continuai a farmi paranoie su paranoie fino a quando, finalmente, Draco pose fine a quell'attesa infinita.
Avevo il cuore a mille.
«Vorrei chiarirti alcune cose, da subito»... non mi sarei mai aspettata quel tono.
«Ok, allora dimmi» risposi quasi delusa.
«Sappi che ti aiuterò semplicemente perché me l'ha chiesto il professor Piton e perché così facendo assegneranno dei punti alla mia casa» continuò.Cercavo di non dare a vedere quello che stava accadendo dentro di me; lo conoscevo appena e nonostante ciò, in così poco tempo, mi aveva ferita. Quello sguardo mi aveva davvero catturata, quello che era successo era reale, non l'avevo immaginato...era troppo forte, non avrei mai potuto solo immaginarlo.
Per quanto io mi sforzassi, le mie emozioni erano facilmente visibili.
«Bene» non sapevo davvero cosa rispondergli.
Ci fu un attimo di silenzio, poi Draco riprese a parlare.
«Che c'è tassorosso, pensavi che fossi interessato a farti recuperare?!» assunse un'espressione quasi intenerita per prendermi in giro, mi stava provocando; nonostante i suoi occhi fossero così fottutamente travolgenti, quel tono pungente mi infastidiva notevolmente.Avrei davvero voluto rispondere, avrei voluto reagire, ma c'era qualcosa che mi frenava, che mi rendeva vulnerabile.
Rimasi in silenzio, distogliendo lo sguardo, il più lontano possibile da lui, dove non avrebbe potuto raggiungermi. Sul mio viso, era così evidente la delusione che stavo provando in quel preciso istante, una delusione così grande...non l'avevo mai provata prima.
«Fai in modo di imparare in fretta così il professore potrà mettere fine a questo spreco di tempo e ognuno potrà riprendere la propria strada» concluse.
Uno spreco di tempo, ero questo per lui.
Feci finta di niente; so che avrei dovuto farmi rispettare, ma c'era qualcosa in lui che ancora una volta mi teneva ferma, mi impediva di rispondergli.
«Ok bene» furono le uniche parole che riuscii a dire, odiavo sentirmi così debole.
«Ora andiamo in classe, prima che ci mettano l'assenza» così facendo si girò e cominciò a camminare.Dio...Cedric aveva ragione; eppure, nel momento in cui i nostri occhi si erano incontrati, nell'istante in cui le nostre anime si sono incrociate, non avrei mai potuto immaginare quanto quel ragazzo fosse antipatico. Continuavo a seguirlo per raggiungere la nostra classe e nel frattempo nella mia mente c'era qualcosa che mi tormentava; cosa gli procurava tutta quella frustrazione, perché era così scontroso? Non gli avevo fatto assolutamente nulla, neanche ci conoscevamo, quale motivo aveva di trattarmi in quel modo?
Non riuscivo davvero a spiegarmelo.
Durante tutto il tragitto restammo totalmente muti: non un fiato, non un filo di voce, solo il silenzio. Giungemmo finalmente nella nostra sezione ed entrambi ci scusammo per il ritardo, spiegando che il professore dell'ora precedente ci aveva trattenuti a causa di questioni scolastiche.
La professoressa che avrebbe tenuto la nostra lezione in quest'ora comprese, così ci dirigemmo verso i nostri compagni per prendere posto.
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Se solo potessi viverti- Draco Malfoy
RomanceDopo una strana luce e un silenzio assordante, Emma si ritrova ad Hogwarts, non riuscendosi a spiegare il motivo. Durante il viaggio e poi a Hogwarts, incontra tantissime persone e inizia a stringere amicizia con alcune di esse. Tra le mille person...