Il sangue inizia a scorrere sul collo della iena.
L'altro lupo si allontana dai due ragazzi e raggiunge Ralph, indeciso sulle nuove priorità da seguire in una situazione simile. Guarda il suo capo poi osserva me e di nuovo lui, in attesa di ordini e il paragone con un cane ben addestrato mi salta in mente senza volerlo."Allora, cosa avete deciso?" Sottolineo il concetto premendo ancora di più la spada sulla gola. La iena trattiene il respiro cercando di allontanarsi dalla lama, con scarso successo.
Ralph prende parola e rivolgendosi all'altro lupo dice: "Ben, prendi quell'inutile mago e mettilo sul suo cavallo. Andiamocene da qui. Come dice lei, non vale la pena morire per la miseria che ci danno."
Ben annuisce, felice di sapere cosa fare e scatta in avanti raggiungendo il mago. Senza fatica lo solleva, lo mette sulla sella a pancia in giù e lo orienta nella direzione da cui sono venuti. Poi monta sul suo di cavallo, prende le redini del compagno svenuto e si volta ad aspettare i suoi due compagni.
Faccio segno con la testa verso Ralph: "Sali anche tu sul cavallo e allontanati. Tra qualche minuto il vostro compagno vi raggiungerà. Hai la mia parola che non gli farò nulla, se non farà niente di stupido."
Ralph annuisce poco convinto, monta anche lui con eleganza e leggerezza, poi si avvia al trotto svelto, senza guardarsi indietro. Superato l'isolato, allontano la spada e dico alla iena di sbrigarsi ad andarsene.
Senza nemmeno proferire verbo, scatta in groppa al suo castrato e al galoppo se ne va.In quel momento mi raggiunge Erald con un sorriso divertito stampato sul viso. Evidentemente assistere al teatrino appena concluso lo ha messo di buon umore.
Un tiepido sole inizia a far capolino tra le nuvole scure, ma l'aria è ancora molto fredda.
Io metto via la spada e mi avvicino ai due giovani che cominciano a muoversi di nuovo. L'incantesimo sta mano a mano svanendo.
Il mio volto torna serio e preoccupato mentre li osservo: "Ehi, come state? Ce la fate a camminare?"I due sono ancora terrorizzati e diffidenti, lo capisco dai loro sguardi spalancati più del normale.
Alzo le mani: "Non vi farò del male. Vi voglio aiutare. Dobbiamo però allontanarci da qui prima che quelli cambino idea o chiamino rinforzi." Con il pollice indico nella direzione in cui sono spariti.
Mi inchino e controllo il ragazzo che è stato colpito, toccandogli delicatamente l'addome.
Lui fa un verso soffocato: "Ti fa male, vero? Riesci a respirare? Avete un guaritore da cui vi posso accompagnare?"Lui annuisce, ma non so bene a quale delle tre domande.
L'altro ragazzo intanto si alza, ormai libero dall'incantesimo del mago. Poi si inchina verso l'amico, preoccupato: "Alex, ce la fai ad alzarti? Dobbiamo andare via subito." Sussurra come se qualcuno ci potesse sentire.Io prendo Alex per un braccio portandolo in posizione seduta: "Ti aiuto io, forza."
Con un verso di dolore si alza in piedi e dice uno strozzato grazie.
Rimane un po' piegato in avanti e penso che abbia almeno una costola rotta.Insisto fiduciosa: "Permetteteci di aiutarvi. Anche noi abbiamo la necessità di rimanere nascosti per raggiungere una zona più a nord senza farci vedere da nessuno."
I due ragazzi annuiscono e si guardano. Sembrano parlare un loro linguaggio segreto e si capiscono al volo grazie alla profonda conoscenza che hanno l'uno dell'altro.
Il giovane più alto e con i capelli biondi, ora che lo osservo meglio, finalmente si decide a parlare: "Presto, seguitemi. Dobbiamo tornare sottoterra. Lì potremo spostarci senza essere visti e raggiungere gli altri."Detto questo torna al tombino da cui sono usciti, lo solleva e scende all'interno. Io aiuto il ragazzo ferito a calarsi dentro, poi entro anche io, seguita a ruota da Erald che richiude il tombino facendoci precipitare nel buio.
Con le mani e i piedi continuiamo a scendere la scala a pioli, senza sapere dove stiamo andando a finire. Gli scalini sono scivolosi e mantenere la presa non è così facile senza vedere cosa stai facendo.Ad un tratto tocco il terreno. Non vedo ancora nulla e sento solo un gocciolio costante d'acqua. L'aria è talmente umida e appiccicosa che sembra spessa. Anche l'odore non è dei migliori, ma pensavo peggio.
Poco dopo finalmente una luce illumina la galleria di fognature in cui siamo scesi. Il ragazzo che non so ancora come si chiami, ha in mano una vecchia lanterna ad olio che diffonde la luce in modo tenue e diffuso. Quasi mi viene da ridere perché sembra una scena d'altri tempi.Perché diamine non usano una bella torcia?
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The Bounty Hunter - Hunted (Vol. 4)
FantasyIl mondo è cambiato da tempo: sono ormai più di 60 anni che gli esseri umani non rappresentano la specie dominante e le Autorità hanno dovuto creare delle leggi specifiche per evitarne la completa estinzione. Makhaira è un'eccezionale bounty hunter...