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L'uomo dai capelli brizzolati e le palpebre cadenti si alzò dalla sua poltrona rossa fuoco con un po' di difficoltà, mentre stringeva la fibbia della sua cintura in pelle che cingeva il suo bacino rimasto possente nonostante gli anni.
Si sgranchì la schiena e le ginocchia andando nella cucina dalle modeste dimensioni a prendere un bicchiere d'acqua per rinfrescarsi dopo un sonno durato parecchie ore.
Con aria malinconica spostò le tende bianche osservando attraverso il vetro della finestra dei bambini che allegramente stavano giocando nel giardino davanti alla sua grande villa buia e fredda.
Si girò sbattendo gli occhi diverse volte prima da arrivare davanti a uno dei tanti mobili beige di quella casa su cui era poggiata una rosa ben in vista.
Davanti ad essa c'era una foto, che probabilmente era l'oggetto a cui l'uomo era più legato tra tutte le cianfrusaglie costose e non della sua dimora.
Era una foto dai colori spenti quasi appannati contenuta in una cornice di legno lucida.
Questa ritraeva 2 ragazzi che si baciavano sorridenti sotto l'ombra di un albero di pesco mentre i petali rosa cadevano sui loro capelli spettinati.
I due ragazzi erano circondati dal verde più totale, felici e spensierati, ancora non a conoscenza della vita e del suo crudele destino.
Uno dei due ragazzi, Lee Felix, leggermente più basso dell'altro era morto, a differenza del secondo lui morì in tenera età , sotto agli occhi di Hwang Hyunjin, il più alto, nonché colui che stava osservando lo scatto.
Accarezzò la cornice con sconforto, era l'unico ricordo del suo amato ragazzo lentigginoso.
Aprì con cautela il vetro e prese la foto guardandola più da vicino, guardandone tutti i particolari.
Ciondolando si alzò e andò per la prima volta dopo tempo a guardare i loro ricordi insieme.
Essi erano tutti nel cassetto del comodino accanto al letto a quella che un tempo era la parte di Felix.
Trovò tante cose, tra anelli, cravatte di diverse cerimonie, fiori secchi e carta da regalo di cui l'uomo non ricordava minimamente per cosa fosse stata usata.
Si accorse però, dopo diverso tempo di una lettera in una busta bianca con scritto sopra con una calligrafia inconfondibile "1".
La aprì sorpreso e trovò una sola riga scritta su quel foglietto.
"Se la prima tappa vuoi trovare nel tuo cassetto devi cercare :)"
L'uomo così fece e nel cassetto del suo comodino tra tutti i fogli trovò una bustina rossa, con al suo interno dei cioccolatini a forma di cuore e un nuovo biglietto leggermente stropicciato
"Se la prossima tappa vuoi trovare nella libreria devi cercare :]"
Dopo diversi minuti di ricerca tra dei libri di filosofia dell'Università trovò una rosa, secca e ormai senza vita, così come il cuore dell'anziano signore.
Andò avanti così, con un sorriso stampato sul volto e con delle rughe d'espressione che si erano scavate sulla sua pelle candida con il tempo.
Trovò un libro, un disegno fatto a mano, probabilmente dal ragazzo lentigginoso che ritraeva Hyunjin quando era giovane, negli anni in cui splendeva di luce propria come una stella nel cielo.
Pupazzi, magliette personalizzate e altri 13 regali che sicuramente al ragazzo spensierato dei tempi sarebbero piaciuti davvero tanto.
Arrivò all'ultimo biglietto.
Non voleva finire quel sogno ad occhi aperti.
Tutto questo non sembrava vero e non voleva far finire tutto così bruscamente.
Ma si fece coraggio e aprì l'ultimo foglio giallo.
"E ora, il tuo ultimo regalo troverai quando nel nostro posto segreto andrai ♡"
Il loro posto segreto...il signore ricordava fin troppo bene quel luogo.
Era una semplice stanza di quella casa, che insieme i due ragazzi si erano creati a proprio gusto e piacimento, ma alla morte del più basso l'anziano aveva chiuso con chiavi e lucchetti, accecato dal troppo dolore.
Quella fu la prima volta dopo anni in cui riaprì la stanza.
Era tutto come lo avevano lasciato, dalla maglietta sporca di senape al vocabolario di coreano che utilizzavano per copiare i compiti.
Sembrava di essere tornati indietro nel tempo, senza però un componente del puzzle.
Ed ecco dentro ad un pacco incartato con della carta bianca e verde c'era il suo ultimo regalo.
Era una sciarpa color panna, probabilmente fatta a mano e sotto ad essa c'era una lettera.
"Ebbene si, sei arrivato alla fine di questa caccia! Lo so...il regalo non è proprio quello che ti saresti aspettato, ma ehy! L'ho fatto io a mano per te, in modo che non ti prenda più un raffreddore come la scorsa settimana, IDIOTA!
Spero che questo regalo ti piaccia, ti amo taaaaantissimo, tantissimi auguri dal tuo:
FELIX ♡"
Sul viso dell'uomo scivolarono tante lacrime amare, soppresse per tutto questo tempo sotto da un sottile strato di non curanza sotto gli occhi di tutti i suoi cari e non.
Eppure tutto questo gli aveva sbloccato così santi ricordi.
Il suo amato ragazzo morì lo stesso giorno del suo diciottesimo compleanno, con una morte ancora di causa sconosciuta durante il sonno.
La morte più rapida e indolore, starete pensando tutti, no?
Eppure quella morte non fu del tutto "indolore e rapida".
Il più basso preparò con amore quella caccia, nella speranza che il più alto, prima o poi l'avrebbe trovata.
Esatto, Lee Felix infatti, sapeva già di star per morire...eppure il suo animo buono continuava a pensare sempre prima agli altri.
Hyunjin si sdraiò a terra tra i singhiozzi, tenendo stretta a sè quella sciarpa un po' bucherellata tra le mani.
Sospirando disse
"È meravigliosa...grazie".
E così dopo quell'avvenimento l'uomo rimase sempre lo stesso, menefreghista e freddo, che però aveva nel cuore l'ardente passione d'amore che lo travolgeva.
Questa passione ormai poteva essere chiamata una vera e propria ossessione.
Esattamente.
Hwang Hyunjin era del tutto ossessionato dal suo primo e ultimo  amore della vita.
Lee Felix.

Fatemi sapere se vi è piaciuta
Adios :]

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11, 2021 ⏰

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